Euforbia: tutto sui metodi di coltivazione, le cure e le varie tipologie di questa pianta, ideale per abbellire i nostri giardini.
Euforbia o Euphorbia è il nome di un genere di piante molto vasto, che comprende al suo interno diverse specie. Se ne contano circa 1700.
La famiglia a cui appartengono è quella delle Euphotbiaceae e in essa vi ritroviamo piante grasse, arbusti, alberi, piante erbacee e rampicanti. Da queste piante si ricavano il caucciù, la gomma, la tapioca e l’olio di ricino.
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Questa è una pianta tipica delle zone tropicali dell’Africa e dell’America, ma negli ultimi anni si è diffusa anche in Europa.
Una delle caratteristiche tipiche è la presenza di un fiore femminile circondato da un insieme di fiori maschili. Si tratta quindi di fiori unisessuali.
Altro elemento distintivo è la sostanza velenosa che fuoriesce quando le piante vengono incise lungo il fusto. Al contatto con la pelle, il lattice procura un intenso prurito.
In linea di massima questa tipologia di piante può amare i terreni aridi ed asciutti o, al contrario, quelli ricchi di umidità. Dipende dal genere.
D’inverno andrebbe protetta, perchè il gelo e il troppo freddo potrebbero causarne la morte. Allo stesso modo, durante l’estate, per alcune specie bisogna prestare attenzione a ripararle dai raggi diretti del sole, almeno nelle ore più calde.
La messa a dimora delle piantine va fatta in autunno, di modo che durante l’inverno le radici avranno il tempo di crescere. Prima di avventurarvi con le operazioni ricordate di utilizzare dei guanti, dal momento che potreste entrare in contatto con il lattice irritante.
Bisogna preparare delle buche che siano leggermente più grandi del panetto di terra. Tra una piantina e l’altra va lasciata la distanza pari a metà della larghezza definitiva.
Se scegliete di procedere con la coltivazione in vaso, preparate uno strato di ghiaia da sistemare sul fondo. In questo modo assicurerete il giusto drenaggio alla pianta. Mescolate al terriccio universale anche della sabbia.
Generalmente non è necessario procedere con la potatura. Si possono però accorciare dei rami per evitare che la pianta si estenda troppo. Questa operazione è consigliata durante il periodo autunnale.
Nel caso di piante sempreverdi è invece consigliata la potatura subito dopo la fioritura. In questo modo ci si assicurerà una nuova crescita rigogliosa nell’anno venturo.
Veniamo ora alle tecniche di moltiplicazione che consentono di ricavare nuove piantine con cui abbellire i nostri giardini e terrazzi.
Vediamo ora alcune delle specie più diffuse.
L’euforbia arborea è tipica del bacino Mediterraneo, in particolare delle zone marittime. Vive nei terreni calcarei, spingendosi fino a 700 metri di altezza.
Somiglia ad un cespuglio di forma sferica, la sua colorazione è verde scuro. Durante l’estate le foglie diventano rosse e poi cadono, lasciando l’arbusto nudo. Produce dei fiori gialli nel periodo tra aprile e giugno, mentre i frutti hanno dei semi piatti di colore grigio.
L’euforbia obesa si presenta con un corpo panciuto e simpatico. Si tratta in realtà dei fusti globosi che si trasformano in questi cilindri dal colore grigio-verde. I fiori appaiono proprio sull’apice. Non fatevi tradire dall’apparenza, perchè nonostante il suo aspetto possente, questa pianta necessita di cure e non tollera il ristagno idrico.
Il nome significa testa di Medusa e difatti ripropone a pieno il personaggio mitologico. Questa pianta grassa si presenta con un aspetto davvero suggestivo. Somiglia ad un cactus e vive per lo più nel sud Africa. Il fusto contiene numerose ramificazioni del tipo strisciante. D’estate produce dei fiori di colore giallo.
Questo è un altro genere particolarmente amato, il cui nome scientifico è in realtà Euforbia milii. Si tratta di una pianta succulenta da appartamento. Necessita di un’irrigazione costante su un terriccio ben drenato, anche se si tratta di una pianta grassa. Teme la siccità.
L’Euphorbia eritrea o della Maga Circe è una pianta succulenta originaria dell’Africa orientale, nota anche come “cactus di Natale africano” a causa della sua somiglianza con il celebre cactus di Natale.
Abbiamo visto alcune delle varietà più note, ma ve ne sono altre altrettanto caratteristiche. Ve ne riportiamo le principali:
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