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L’Europa dichiara guerra allo spreco alimentare

Il 2014 sarà l’Anno Europeo Contro lo Spreco Alimentare ed il Vecchio Continente dichiarerà guerra ad una delle peggiori piaghe dell’epoca moderna. I numeri evidenziati dalle recenti stime della FAO, d’altronde, parlano chiaro e mostrano che un terzo del cibo prodotto nel mondo viene sprecato: questo vuol dire che ogni anno 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti finiscono nell’immondizia, portandosi dietro anche l’acqua e l’energia necessarie a produrli.

La scandalosità del dato è ancora più evidente se rapportato alla media europea che vede 179 kg di cibo buttati da ogni cittadino. Un vero e proprio paradosso, che rappresenta non solo un’indecenza etica nei confronti delle popolazioni che soffrono la fame ma anche uno scacco ad ogni logica di mercato soprattutto in tempi di crisi come questi. Senza contare l’impatto ambientale devastante in termini di gas serra prodotti.

Ma come vanno le cose in Italia? Non molto bene, secondo Last Minute Market, che ha stimato una perdita derivante dallo spreco alimentare sui 1.700 euro annui per famiglia. Quello che finisce più facilmente nel pattume sono gli alimenti deperibili come latticini (32%), carne (30%), uova (29%), pasta e pane (28%).

C’è da dire che la crisi, se non altro, è riuscita a cambiare in parte queste cattive abitudini, facendo registrare una sensibile diminuzione degli sprechi visto che ultimante gli italiani si dimostrano più attenti e oculati nel fare la spesa (fonte: Coldiretti).

Crisi o no, il cibo è una risorsa che non deve essere sciupata. Mai.

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Published by
Erika Facciolla

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