Piante e fiori

Tutto sul mandorlo, l’albero dagli incantevoli fiori bianchi

Caratteristiche e consigli utili per la cura e la coltivazione

Il mandorlo è indubbiamente uno degli alberi da frutto più belli. Molto rinomata è infatti la sua fioritura, caratterizzata da incantevoli fiori bianchi, lievemente screziati di rosa chiaro, e gradevolmente profumati. Si tratta di una pianta molto antica e molto diffusa nel bacino del Mediterraneo. Il mandorlo può essere coltivato sia in giardino, in piena terra, che in vaso: in questa guida pratica vedremo come prendercene cura al meglio.

Tutto sul mandorlo, l’albero dagli incantevoli fiori bianchi

Che pianta è il mandorlo

Originario dell’Asia sud-occidentale, il mandorlo appartiene alla famiglia delle Rosaceae, specie Prunus dulcis. Si tratta di una pianta molto antica, le cui origini risalgono a circa 5.000 anni fa.

In seguito, si diffuse nell’antica Grecia e nell’Impero Romano, fino a a raggiungere nel VII secolo l’area del bacino del Mediterraneo, grazie alle invasioni arabe.

Caratteristiche del mandorlo

L’albero del mandorlo è molto scenografico, specie durante il periodo della fioritura, quando si rimpei di meravigliosi fiori rosa. Ha un’altezza media di 5 metri. In casi particolari può addirittura crescere fino a 10 metri. Ma vediamo più nel dettaglio le sue caratteristiche.

  • Radici: a fittone
  • Fusto: grigio e diritto nella prima parte, poi si fa più scuro e più contorto
  • Foglie: di forma lanceolata, possono raggiungere i 12 cm

Varietà di mandorlo

Esistono più varietà di mandorlo:

  • Fragilis, dal seme dolce e l’endocarpo sottile
  • Sativa, con seme dolce ma endocarpo duro e legnoso
  • Amara, dai semi amari e tossici

Altezza del mandorlo

L’altezza media è di 5 metri, ma può raggiungere anche i 7 – 8 metri. Il diametro del fusto è di circa 5-6 metri. In ogni caso, si tratta di una pianta dalla crescita piuttosto lenta.

Quanto ci mette un mandorlo a crescere

È un albero che cresce lentamente. Di solito entra in produzione dal quinto anno, momento in cui è possibile cominciare a raccogliere le mandorle.

Quanto vive un albero di mandorlo

Tra i vari alberi da frutto, il mandorlo si distingue per la sua longevità. Può durare anche 50 anni e alcuni esemplari posso addirittura diventare plurisecolari.

albero di mandorlo
Lo spettacolo di un mandorlo in fioritura in lontananza.

Come e dove piantare il mandorlo

Il mandorlo può essere piantato in giardino, vicino all’orto, così come anche in un vaso.

La pianta venduta a radice nuda va piantata nel periodo compreso fra ottobre ed aprile.

Se si vuole coltivare il mandorlo come pianta da frutto, è fondamentale preparare il terreno, arandolo in profondità. Qualora invece si volesse coltivare questa pianta per la bellezza dei suoi fiori, allora si consiglia di utilizzare un compost di torba e sabbia, sia per le piante messe a dimora in giardino che per quelle in vaso.

Gli esemplari piantati in piena terra vanno interrati ad una profondità di 70-80 cm; per quelli in vaso, invece, considerare una profondità di 30-40 cm. Piantando più esemplari, mantenere almeno 6 metri di distanza tra una pianta e l’altra.

Se invece si opta per la messa a dimora da seme, una volta germinata in un contenitore piccolo, la piantina va trapiantata dopo 2-3 settimane in una buca profonda 20 cm circa e larga 40-50 cm.

Indicativamente, il mandorlo ama il caldo e sopporta bene le alte temperature. Per questo va coltivato in un’area soleggiata.

Che terreno predilige il mandorlo

Il mandorlo vive cresce bene in vari tipi di terreno. Ad ogni modo, il terreno ideale è fertile, mai troppo umido e con buon drenaggio. Per quanto poi riguarda il livello di acidità del terreno stesso, il pH deve essere compreso fra 7.0 e 8.4.

Che clima vuole il mandorlo

Pianta molto diffusa nell’area mediterranea, il mandorlo ama il clima mite, tendente al caldo. Riesce anche a sopportare lunghi periodi di siccità. Di contro, invece, non sopporta le zone umide e i terreni argillosi.

Di fatto, quindi, cresce bene nelle zone con clima secco e arido. La temperatura ottimale è compresa fra 25 e 30ºC. Quando il termometro scende sotto i 15°C o supera i 35°C, la pianta subisce una forte riduzione della produzione. Oltre i 40 ºC, la situazione si fa critica in quanto la pianta può andare incontro a disidratazione, caduta delle foglie, ustione del legno e danni ai frutti.

Durante il periodo di pausa vegetativa invernale, resiste bene anche a temperature al di sotto dei -15 ºC.

La parte più delicata e sensibile al freddo sono i fiori. Attorno ai 0ºC, i fiori risultano danneggiati.

Dove si coltiva il mandorlo in Italia

In Italia, la coltivazione del mandorlo copre 37 mila ettari. Il 55% di queste piantagioni si trova in Sicilia e il 39% in Puglia. Di fatto, però, nel nostro paese, il mandorlo potrebbe essere benissimo coltivato a qualsiasi latitudine.

Anche al Nord, infatti, è possibile coltivare questo albero da frutto, eccetto che nelle zone alpine, dove gli inverno sono molto lunghi e il clima molto rigido.

Mandorlo in vaso

Come già detto, il mandorlo lo si può coltivare anche in vaso, a partire dalle mandorle stesse. Vediamo come procedere.

  • Aprire le mandorle con uno schiaccianoci ed inserirle in un contenitore di vetro rivestito con una pezza inumidita
  • Chiudere il contenitore e sistemarlo in una zona luminosa, ma al riparo dai raggi diretti del sole
  • Dopo un paio di settimane circa, aprire il barattolo. Le mandorle dovrebbero aver cominciato a germinare
  • A questo punto, prendere un vaso e riempirlo con torba, sabbia, pietra lavica e argilla espansa
  • Inserire nel terriccio i semi con la radice rivolta verso il basso e coprirli con 0,5 cm di terriccio
  • Bagnare utilizzando un vaporizzatore
  • Trascorso 7-8 giorni, la piantina comincerà a svilupparsi, e dopo una decina di ulteriori giorni, la pianta dovrebbe essere cresciuta di circa 6 cm
  • Nel momento in cui la pianta sarà grande abbastanza, procedere con il trapianto in un vaso più grande e curarla irrigandola e concimandola con regolarità

Come si cura una pianta di mandorlo

Dopo aver visto come e dove coltivare il mandorlo, passiamo ora ad alcune indicazioni sulla cura e la manutenzione di questa pianta.

Il terreno va mantenuto sempre umido. Nei periodi più caldi è bene annaffiare la pianta anche più volte al giorno. In inverno, invece, le irrigazioni vanno diradate, e a volte possono essere sufficienti le piogge.

Perché la pianta cresca forte e sana, è importante aiutarla con i giusti nutrienti. In autunno, è bene dare alla pianta le sostanze nutrienti utili per superare il freddo inverno.

A febbraio, poi, occorre somministrare alla pianta gli elementi atti a favorire la ripresa vegetativa. Dopo il letargo invernale, somministrare quindi del concime a lenta cessione, e poi concimare ancora un paio di volte durante la primavera.

Il nutriente di cui il mandorlo ha più bisogno è l’azoto, che va aggiunto soprattutto nei terreni sabbiosi, ricchi di sali minerali. Altri elementi necessari con cui nutrire la pianta sono il fosforo, il magnesio e il potassio. In quantità minori, calcio, zinco, ferro e boro.

mandorlo
Primo piano di un fiore di mandorlo da poco schiuso.

Quanta acqua vuole il mandorlo

Il mandorlo è una pianta robusta che riesce a resistere anche a lunghi periodi di siccità. Tuttavia, l’irrigazione è fondamentale affinché la pianta cresca bene e produca fiori e frutti in abbondanza. Il terreno va mantenuto sempre umido. Specie quando fa molto caldo, l’ideale sarebbe irrigare il terreno tutti i giorni e, se necessario, anche più volte al giorno.

In inverno è possibile diradare le annaffiature. A volte può bastare l’acqua piovana.

Come si propaga il mandorlo

Il mandorlo si propaga per gemmazione su piantine o cloni di età di 1-2 anni. In genere, il germogliamento può essere eseguito da inizio primavera fino in autunno. In genere, però, gran parte dei coltivatori, opera in piena estate.

Come portainnesti vengono utilizzati il pesco, il mandorlo e varie piantine ibride. Il mandorlo con portainnesto di pesco cresce rapidamente, fruttifica prima del solito e, in genere, è anche più produttivo nei primi vent’anni rispetto all’albero medio ottenuto con portainnesto di mandorlo.

Come si effettua la potatura del mandorlo

A inizio primavera è bene provvedere alla potatura del mandorlo, accorciando i rami troppo lunghi ed eliminando quelli secchi e danneggiati. Inoltre, è buona cosa anche provvedere allo sfoltimento della chioma e alla eliminazione dei succhioni.

In ogni caso, i tagli devono essere minimi.

Qualora il mandorlo venisse colpito dal coleottero buprestide che scava gallerie nel legno del tronco, provvedere ad eliminare tali parti danneggiate sempre attraverso le operazioni di potatura.

Tecniche di potatura

per potare il mandorlo ci sono 3 principali tecniche da poter utilizzare.

  • Forma a vaso: per un anno, si fa crescere la pianta liberamente, e poi, col sopraggiungere della primavera, scegliere 4-5 rami fra i più rigogliosi e spuntare i rami troppo vigorosi e che spuntano troppo verso l’esterno
  • Crescita libera: tecnica usata prevalentemente da chi coltiva il mandorlo a livello amatoriale. In pratica, si lascia la pianta alla sua forma naturale. Tuttavia, è bene ricordare che sopra il taglio vanno mantenuti 4 o 5 rami robusti da potare a 40 cm di lunghezza
  • Forma a palmetta: si utilizza un bastone a 80 cm dal suolo e vanno selezionate le branche principali. Dopodiché, tutti gli altri rami, vanno potati e sfoltiti. Dopo un anno, anche la branca verticale deve essere accorciata e vanno altresì selezionate altre due branche laterali in modo tale da creare un secondo livello di ramificazione

Quali sono i rami fruttiferi del mandorlo

Il mandorlo ha 3 rami:

  • ramo misto
  • brindillo
  • dardo

Di questi 3, il brindillo è un ramo fruttifero. Lungo dai 10 ai 25 cm, è molto sottile e sulla sommità presenta gemme miste che producono foglie e frutti.

Come sono i fiori del mandorlo

Noti per la loro bellezza, i fiori del mandorlo sono ermafroditi.

Di colore bianco candido, al massimo leggermente sfumati di rosa chiaro, hanno un diametro di circa 5 cm e sono costituiti da 5 petali e altrettanti sepali. Al centro vi sono 40 stami e un pistillo con ovario.
I fiori del mandorlo sono delicatamente profumati.

Quando fiorisce il mandorlo

Tra tutti gli alberi da frutto, il mandorlo è uno dei più precoci, nel senso che fiorisce piuttosto presto. Nel nord Italia, i suoi fiori cominciano a sbocciare durante i primi 10 giorni di marzo; ma al sud, dove il clima è ben più mite, la fioritura comincia già tra fine gennaio e inizio febbraio.

I fiori del mandorlo sono così belli che molti lo coltivano per abbellire un angolo del giardino, indipendentemente dai frutti.

Quanto dura la fioritura del mandorlo

La fioritura è precoce è dura un paio di settimane circa. I fiori del mandorlo, seppur possano apparire molto delicati, sono in grado di resistere anche alle basse temperature.

Perché il mandorlo non fa frutti

Può capitare che una pianta di mandorlo non produca frutti. In presenza di questo problema, provare a piantare un altro mandorlo nelle immediate vicinanze in modo tale da permettere una corretta impollinazione.

Quando cadono le foglie del mandorlo

La caduta delle foglie avviene da novembre a gennaio. Questo, infatti, corrisponde al periodo in cui i mandorli entrano in riposo vegetativo.

Perché cadono le foglie del mandorle

Se doveste notare che le foglie cominciano ad ingiallire, e poi ad afflosciarsi fino a cadere, è segno che si sta irrigando troppo la pianta. Adeguare le irrigazioni di conseguenza.

Parassiti e malattie

I parassiti principali nemici del mandorlo sono le cocciniglie, i ragni, gli afidi, i bruchi e le formiche.
La pianta può inoltre essere colpita anche da malattie fungine per via di alti tassi di umidità e/o eccessiva irrigazione.

Quante mandorle produce un albero di mandorlo

Anzitutto è bene precisare che il mandorlo comincia a produrre frutti a partire dal quinto/sesto anno di età. Di media, da una pianta sana si possono ottenere circa 15-18 kg di mandorle per ogni singola pianta.

Cosa rappresenta l’albero di mandorlo

Poiché è uno degli alberi da frutto che fiorisce per primo, il mandorlo è simbolo di speranza e di rinascita.
Le stesse mandorle, nella mitologia greca, sono considerate divine perché protettrici della verità: il loro guscio duro custodisce il seme-verità, che si può conoscere solamente se si è in grado di spaccare la scorza esterna.

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Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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