Piante e fiori

Il muschio: prezioso micro-ecosistema da salvaguardare

Il muschio principalmente nelle zone boschive, in tutte le zone umide e ombrose, sul suolo, sulle rocce e sui tronchi. Scopriamo un po’ di più su questa piantina tipica del sottobosco che viene usata  storicamente sotto Natale per adornare il Presepe.

Il muschio: prezioso micro-ecosistema da salvaguardare

Caratteristiche del muschio

Si tratta di una classe di piante appartenente alla classe Musci della divisione Bryophyta, costituita da piccole piante erbacee, per lo più perenni, che crescono in abbondanza su tutti i tipi  di terreni, su pietre, sulla corteccia e sulle rocce.

Conta 15mila specie diffuse in tutto il mondo ed ha la particolarità di non possedere radici e non contenere clorofilla. Può però  accumulare nei suoi tessuti grandi quantità di liquidi per osmosi ed è capace di fotosintesi.

L’assorbimento dell’acqua e dei sali minerali avviene a livello della parte aerea della pianta. Capace di rivivescenza (la proprietà di andare in una sorta di ibernazione o morte apparente per poi riprendere la vita se si creano le condizioni giusti), può sopportare un lungo periodo di disidratazione.

Come in tutte le briofite, le pianticine dei muschi sono formate da piccoli fusti e da foglie microscopiche, ma sono prive di tessuti vascolari e mancano di vere radici. La funzione di ancoraggio al terreno è svolta da strutture filamentose sotterranee, detta rizoide.

Non si riproducono per seme, ma per spore, come avviene nella maggior parte delle crittogame.

I muschi possono colonizzare diversi ambienti a tutte le temperature e latitudini, e sono considerate delle piante pioniere, che cioè sono tra le prime ad insediarsi. Contribuiscono a creare un terreno fertile dove altre piante potranno poi crescere.

Tipi di muschio e utilizzi 

Oggi i muschi sono divisi in tre sottoclassi: Bryidae, Sphagnidae e Andraeidae. La prima è di gran lunga la più ricca e comprende più di 15.000 specie.

A prima vista sembrano tutti uguali, in realtà le differenze sono molto lievi nell’aspetto, ma ci sono.

Sono tutte piante estremamente piccole, a volte anche appena visibili. Il loro studio (prima chiamato muschiologia e oggi più correttamente, briologia) è una branca scientifica decisamente difficoltosa.

Le specie più grandi di questa famiglia sono lunghe solo 30 cm circa. La Fontinalis antipyretica, ad esempio, misura quasi 50 cm, ed è la specie più grande nei climi temperati.

Il Polytrichum comune viene usato per fare scope e spazzole, mentre lo sfagno di palude può essere utilizzato per riempire i materassi.

La varietà di Rhytidiadelphus triquetrus serve per gli imballi dei piatti di porcellana, mentre alcune specie di Hypnum cupressiforme erano utilizzate per chiudere le fessure delle pareti delle case.

Anche in natura i muschi fanno la loro parte: i loro detriti formano l’humus e, in certe condizioni, la torba.

Infine, ricopre il tronco degli alberi, le rocce, il fondo del bosco con un caldo e morbido ‘cuscino’ che offre agli animali rifugio contro il freddo.

Le caratteristiche del muschio

Questa pianticella ha parecchie caratteristiche. In particolare:

Salvaguardia dell’ecosistema

Assimila grandi quantità di CO2, ed è in grado di resistere anche a grandi periodi di siccità.

Nelle dinamiche della catena alimentare, quasi tutte le 15mila tipologie abbattono la concorrenza con le altre piante, garantendo una serie di processi volti alla salvaguardia dell’ecosistema.

Alcune specie controllano e riciclano grandi quantità di azoto e di fosfato e sono capaci di regolarizzare la temperatura e l’umidità del suolo.

muschio

Assorbe e dona acqua

In tutti quei luoghi dove si alternano periodi umidi a periodi secchi o dove scarseggiano i sostentamenti primari, il muschio è considerato un elemento essenziale per la sopravvivenza perché, strizzandolo, si può ottenere acqua da bere.

La sua composizione compatta e spugnosa, gli permette di assorbire e trattenere grandi quantità di acqua che rilascia poi in maniera graduale e lenta attraverso il suolo, procedendo ad irrigarlo spontaneamente.

Refrigerante naturale

Nelle regioni montane e polari, viene lasciato crescere spontaneamente perché protegge il terreno dagli sbalzi di temperatura e consente il proliferarsi del ghiaccio che gli permette, nel successivo periodo del disgelo, di assorbire l’acqua, conservandola.

Nel contempo, assorbendo la temperatura trasmessa dal ghiaccio, si trasforma anche in un refrigeratore naturale che, fino al disgelo, si mantiene da solo. Si asciuga velocemente e può essere utilizzato per accendere il fuoco perché si infiamma facilmente.

Isolante 

Ha inoltre la caratteristica opposta, quella di isolare una superficie dalle temperature esterne più basse. Per questo è usato per coprire i tetti negli antichi edifici rurali del Nord Europa.

Una risorsa naturale da sorvegliare

Rappresenta una risorsa naturale fondamentale per la conservazione del suolo: mantiene l’umidità, previene l’erosione, aiuta a catturare l’acqua ed è essenziale per la germinazione dei semi.
Insomma è un micro-ecosistema, cioè contiene più specie di piante e insetti.

È essenziale per la cattura dell’acqua nelle foreste. Cede acqua agli alberi, che poi lo filtrano nel sottosuolo fino a raggiungere le falde acquifere.

Si tratta di ‘un sorvegliato speciale’ proprio perché contribuisce attivamente all’equilibrio della biodiversità, al ciclo vitale e al sostentamento dell’uomo.

Per le decorazioni è quindi consigliato quello coltivato e non quello che cresce libero negli alberi.

muschio

Come coltivare il muschio

Per coltivarlo occorre avere un sottovaso di terracotta, della ghiaia fine, della spugna, del terriccio, delle garze e del muschio già preso dal bosco, poiché la sua coltivazione avviene per propagazione, a mezzo di spore.

Ecco come fare:

  • Forate con un trapano il sottovaso con alcuni fori, che andranno riempiti con del materiale drenante, come la spugna artificiale per piante.
  • Riempite il sottovaso con la ghiaia e stendetevi sopra due fogli di garza, che poi verrà utilizzata per trasferire il muschio già formato.
  • Distribuite uno strato di terreno argilloso su cui sistemerete le piantine, che dovranno essere verdi e non secche.
  • Nebulizzate ogni giorno con acqua distillata. Quando sarà cresciuto, potrà essere spostato sollevando la garza.

Tanti utilizzi per il muschio

Muschio da fiorista

Chi non ha mai visto del muschio dal fioraio? È perfetto in diverse composizioni floreali, ed è apprezzato per il suo caratteristica ‘tappezzante’, che nasconde la terra e rende la composizione più attraente.

Una delle tipologie più utilizzate dai fioristi è la varietà a sfera (Leucobryum glaucum glaucum), che ha una bellissima forma a cuscino e un colore verde chiaro.

Muschio per i bonsai

I bonsai da esposizione necessitano di una copertura della base del vaso con questa morbida piantina, per poter essere presentati nel modo più accurato possibile e nascondere eventuali radici che possono fuoriuscire dal terreno.

Per questo è opportuno raccogliere alcuni pezzi di muschio da luoghi soleggiati, magari di diverse specie, e lasciarli poi asciugare al sole.

A questo punto, dovrete sminuzzarli in piccole parti, che andranno sparse sulla terra del bonsai, tenendo sempre tutto umidificato, con nebulizzazioni quotidiane. Basteranno poche settimane perché cominci a crescere e moltiplicarsi.

Muschio per gli acquari

Arricchisce l’habitat degli acquari: per questo utilizzo si sceglie il muschio di Giava che è una pianta che si adatta bene a qualsiasi condizione di luce e temperatura, e raggiunge un’altezza di 5 centimetri in acqua.

Viene coltivata in box di plastica chiusi ermeticamente e sterili. Si tratta di una pianta fatta a ciuffi, che si ancorano e si sistemano tra i sassi dell’acquario.

Muschio per il prato

Si può utilizzare per realizzare un prato particolarmente verde e brillante, oltre che morbidissimo, che riesce a crescere anche all’ombra, laddove gli steli d’erba non si svilupperebbero al meglio.

Rappresenta una soluzione facile e sicura: la continua irrigazione del prato in erba può creare problemi alle radici degli alberi, spingendole verso la superficie mentre quello in muschio, una volta radicato, non ha bisogno di essere annaffiato, in quanto trattiene naturalmente l’umidità.

Muschio per arredare: muschio stabilizzato

Lo stabilized moss o muschio stabilizzato è una vera pianta in cui la linfa naturale è sostituita con un conservante. Questa sostanza, simile allo zucchero, è biodegradabile al 100%.

Grazie a questa tecnica di conservazione naturale, le piante conservano la loro flessibilità e la loro freschezza. Non richiedono però di essere annaffiate, non è necessaria dell’ illuminazione o trattamenti speciali. Rimangono verdi e belle 365 giorni all’anno, senza manutenzione, sono anallergiche, non emettono CO2 e contribuiscono all’isolamento acustico.

Questo trattamento è consigliato per creare decorazioni, complementi di arredo e pareti verdi. Di facile manutenzione, deve però stare lontano dalla luce solare e da fonti di calore dirette.

Consigliato in ambienti umidi come il bagno, mantiene la sua morbidezza e lucentezza originari.

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Muschio come isolante naturale

Già dal 1700, nelle piccole abitazioni in legno in Alaska e nei paesi artici veniva utilizzato come isolante e sigillante.

La costruzione veniva edificata al di sopra di uno strato di questo materiale vegetale che, proliferando velocemente e spontaneamente, arrivava a coprire interamente le costruzioni, isolandole dal gelo: tetti e pareti verdi, oltre a proteggere, funzionavano da impianto idrico per l’abitazione che ricoprivano.

Quando non era possibile costruire su un tappeto di questa piantina, si cercava di addossare le abitazioni ad arbusti che ne fossero ricoperti.

Oggi si utilizza per realizzare roof garden e giardini verticali e muri verdi perfettamente isolati e leggeri.

Muschio per il presepe

Pratici e semplici da usare, esistono in commercio dei rotoli di carta ricoperti di muschio naturale, perfetti per il presepe altre applicazioni. .

Muschio per il giardinaggio

Tra il terriccio più conosciuto c’è lo sfagno. Si tratta di un particolare tipo di muschio utilizzato per cedere al terreno maggiore umidità, grazie alla sua  particolarità di trattenere una grande quantità d’acqua e di rilasciarla lentamente nell’ambiente.

Nelle colture e nel giardinaggio viene usato per creare quindi un ambiente umido intorno alle radici delle piante (in particolare la cura delle orchidee), permettendo al contempo la circolazione dell’aria.

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Vendita muschio fresco: dove trovarlo

Si può trovare nei centri florvivaistici più attrezzati, dai fioristi, che lo usano nella composizione dei bouquet, e nei vivai per bonsai. Potete reperirlo anche online e in alcune grandi catene di negozi di piante e fiori.

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Curiosità: cos’è il muschio bianco?

Il muschio bianco è un prodotto sintetico utilizzato in larga scala dall’industria profumiera e non ha nulla a che vedere con la pianta.

Si tratta, per la precisione, di una classe di aromatizzanti sintetici dal profumo di pulito che in assoluto non emula il profumo terroso, con rimandi animali e di bosco dai sentori vegetali.

Si tratta di un’invenzione: questa specie botanica non esiste. È però davvero sorprendente che l’essenza, legata a una pianta inesistente, si sia diffusa tanto da diventare un riferimento chiaro nell’immaginario collettivo.

Altre informazioni

Altre informazioni utili le trovi qui:

Giovanna Ferraresi

Giovanna Ferraresi  Siciliana di nascita e milanese di adozione, s'impegna con passione e voglia di imparare. Fino dal 2011 segue la sua attitudine, la scrittura. Lavora come web editor free lance per una casa editrice milanese specializzata in riviste tecniche di architettura e scrive di edilizia e architettura per 'Imprese Edili' e architetturaecosostenibile.it È appassionata di bioedilizia e architettura sostenibile. Anche oggi continua a tenersi aggiornata, non smettendo mai di ascoltare, guardare e imparare ed è esperta di bellezza naturale e autoproduzione cosmetica.

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