Rusco: l’erba che fa bene alla circolazione
Una pianta arbustiva sempreverde che cresce in tanti luoghi d'Italia
Il rusco, meglio conosciuto come pungitopo, è un arbusto cespuglioso utile sotto molteplici punti di vista. Coltivato sin dall’antichità per abbellire i giardini e come ornamento natalizio, veniva impiegato anche per tenere lontani topi e roditori dalle provviste. In fitoterapia, il rusco è utilizzato soprattutto per le sue proprietà vasoprotettrici, antinfiammatorie e diuretiche. Scopriamo i possibili usi di questa pianta mediterranea così preziosa per il benessere dell’apparato circolatorio.
Sommario
Ma scopriamo meglio questo arbusto e i suoi utilizzi.
Il rusco: cenni generali e storici
Pianta arbustiva sempreverde tipica della macchia mediterranea, cresce spontanea in molte regioni dello Stivale. Il suo nome volgare è ‘pungitopo‘ e deriva dall’abitudine di porre rametti di rusco intorno alle provviste alimentari per preservarle dai topi.
Già nell’antichità, i Romani la utilizzavano come talismano, piantandolo intorno alle abitazioni, per allontanare malefici ed energie negative.
Anche l’etimologia del termine ‘rusco’ è molto interessante. In dialetto emiliano, róssc significa immondizia, pattume. A Bologna e provincia questo termine è spesso utilizzano nella forma italianizzata ‘rusco’ la cui derivazione latina è ‘ruscus’ che vuol dire ‘pungitopo’ o ‘arbusto spinoso’, in riferimento alla pianta coltivata vicino le case per proteggere le cantine dalle incursioni dei roditori. L’usanza prevedeva che gli avanzi di cibo venissero buttati sotto i cespugli di pungitopo come concime. Al tempo si diceva ‘intal ròssc’.
Tradizione popolare a parte, in fitoterapia il rusco è molto utilizzato per le sue proprietà vasoprotettrici, venotoniche e antinfiammatorie, astringenti e diuretiche.
Plinio ne parla come di una pianta miracolosa per le infezioni renali. Lo stesso Dioscoride considerava il rusco “una pianta capace di indurre il flusso urinario e il sanguinamento mestruale” e utile nel trattamento della calcolosi biliare, dell’ittero e del mal di testa”.
Nel Medioevo, infine, si preparava una pozione delle cinque radici, che consisteva in un decotto di prezzemolo, finocchio, sedano, asparago e pungitopo. Ancora oggi, questa ricetta è utilizzata come diuretico naturale molto potente.
Rusco: la pianta
Il rusco (Ruscus aculeatus), è una pianta sempreverde mediterranea appartenente alla famiglia delle Ruscaceae. Si sviluppa con portamento cespuglioso e raggiunge un’altezza che va dai 30 agli 80 centimetri. Le foglie sono lucide, fitte, rigide e con le estremità molto pungenti.
Quelle che in apparenza sembrano foglie, in realtà sono rami appiattiti che hanno assunto sembianze e funzioni delle foglie. La pianta produce piccole infiorescenze verdastre, mentre i frutti, che raggiungono la piena maturazione in inverno, hanno la caratteristica forma a bacca di colore rosso vivo o scarlatto.
Ci sono più di 400 specie di pungitopo, ma la più conosciuta e decorativa è la Ilex aquifolium dall’inconfondibile colore verde scuro, foglie lucide a forma di spillo e bacche rosso vivo.
Originario dell’Europa e del bacino del Mediterraneo, il rusco cresce spontaneamente nei boschi, nelle pinete ed è una delle componenti dei sottoboschi con terreni calcarei. La pianta è dioica, cioè produce fiori unisessuali in due piante diverse: una con i fiori maschili e una con i fiori femminili. Solo quest’ultima produce le bacche.
Se volete coltivare il rusco in vaso o in giardino, ricordate che la pianta prospera in luoghi assolati. Per la maggior parte dell’anno, il pungitopo non avrà bisogno di particolari cure, tranne che in condizioni di siccità prolungata.
In questo caso bisogna provvedere ad annaffiature, mai troppo abbondanti. E’ importante, infine, potare la pianta in primavera o in estate, mai in inverno quando le basse temperature potrebbero renderla più vulnerabile.
Le proprietà
Le principali proprietà benefiche attribuite al rusco sono collegate alla presenza di saponine steroliche (ruscogenina, neoruscogenina), oli essenziali e resine nel suo fitocomplesso.
Queste sostanze svolgono una’azione vasoprotettrice su tutto l’apparato circolatorio e antinfiammatoria. Il rusco vanta, dunque, proprietà vasoprotettrici, venotoniche e antinfiammatorie, astringenti e diuretiche.
È quindi particolarmente consigliato come rimedio naturale per favorire e proteggere la circolazione venosa e prevenire le emorroidi.
Grazie all’azione flebotonica, antinfiammatoria e diuretica è quindi un ottimo aiuto in caso di edema e in generale per il trattamento e la cura di tutti i disturbi del microcircolo.
È consigliato anche in caso di insufficienza venosa cronica, poiché contrasta i sintomi crampi notturni, prurito, gonfiore e pesantezza alle gambe. Le altre applicazioni medicamentose del rusco sono relative al trattamento di:
- Emorroidi
- Disturbi delle vie urinarie
- Disturbi della circolazione retinica
- Flebiti
- Gambe gonfie
- Edema
- Eccesso di acidi urici
- Cellulite (applicato come impacco locale con garze imbevute di decotto)
Controindicazioni
Le ricerche confermano che le preparazioni a base di rusco non presentano nessun effetto collaterale. Ad ogni modo si ricordi che le bacche sono ricche di saponine, dunque in quantità eccessive possono provocare vomito e diarrea.
Da evitare in caso di gravidanza e allattamento, o in soggetti affetti da ipertensione. Per evitare spiacevoli incidenti, evitate di raccogliere bacche se non siete sicuri di saper riconoscere quelle commestibili. Consultare sempre il medico di fiducia prima dell’uso.
Rusco ricette
I germogli più teneri e verdi di rusco si raccolgono da marzo a maggio. Il loro gusto amarognolo li rende un ottimo ingrediente per preparare minestre, frittate e insalate. In cucina rappresentano una buona alternativa agli asparagi di cui ricordano molto il sapore.
Altre informazioni utili
Potete approfondire le caratteristiche di altre piante dalle proprietà venotoniche e protettrici della circolazione venosa come il rusco nelle nostre schede:
- Centella, la nemica della cellulite
- Edera, stimola la circolazione, è famosa come anticellulite
- Ginkgo, previene l’invecchiamento fisico e cerebrale
- Ippocastano, amica delle gambe, aiuta la circolazione sanguigna ed è antinfiammatoria
- Meliloto, amico delle gambe, contrasta l’edema, la cellulite, la ritenzione idrica e l’insufficienza venosa e linfatica
- Pilosella, amica delle gambe, è un potente diuretico, usato contro la cellulite, sgonfia i tessuti e aiuta in caso di edemi degli arti inferiori e ritenzione idrica
- Verbasco, utile in caso di asma, bronchite e laringite, ma anche contro emorroidi, varici e irritazioni cutanee
- Vite rossa, aiuta la circolazione, è utile contro vene varicose, emorroidi e cellulite
Ultimo aggiornamento il 16 Maggio 2022 da Rossella Vignoli