La Tens terapia, acronimo di Transcutaneous Electrical Nerve Stimulation, è una tecnica di elettroterapia utilizzata in fisioterapia per la riduzione di dolori acuti o cronici dovuti a varie patologie. Si basa sull’invio di impulsi elettrici al corpo, tramite appositi elettrodi. Può essere praticata anche a casa, grazie ad un elettrostimolatore di facile utilizzo. In ogni caso, prima di iniziare un eventuale trattamento, è indispensabile consultare il medico curante. Pur non essendo una pratica invasiva, in alcuni casi non è infatti raccomandata. Scopriamo nello specifico cos’è, a cosa serve, come viene eseguita, i suoi vantaggi e le sue controindicazioni.
Viene praticata in fisioterapia tramite degli elettrodi applicati sulla pelle, attraverso i quali vengono inviati al corpo degli impulsi elettrici di varia intensità.
Questi ultimi contribuiscono alla riduzione del dolore, bloccando i segnali diretti verso il cervello che partono dalle terminazioni nervose.
Non c’è un’unica tipologia, ma si suddivide in più categorie.
Serve a ridurre il dolore quando si soffre di alcune patologie o traumi sportivi quali:
Viene consigliata soprattutto quando i dolori durano per lunghi periodi perché presenta meno effetti collaterali rispetto ai trattamenti farmacologici che, sul lungo andare, possono risultare dannosi per l’organismo.
Attenzione perché non si tratta di una terapia curativa, ma contribuisce solamente a interrompere il segnale di dolore per un po’ di tempo.
La tipologia più diffusa è l’elettroterapia antalgica, una tecnica che ricorre all’elettrostimolazione per trattare il dolore. Rientrano in questa classe:
La differenza sta nella diversa tipologia di corrente utilizzata durante il trattamento.
Questa terapia può essere eseguita anche a casa attraverso l’impiego di appositi elettrostimolatori, dispositivi che non richiedono alcuna abilità particolare, per di più facili da reperire e spesso dai costi accessibili.
L’importante è utilizzarli nel modo corretto posizionando gli elettrodi sui punti giusti della pelle, a seconda di dove sono localizzati i dolori, e scegliendo il programma più adatto.
In caso di dolori cervicali si può ricorrere a questa terapia elettrica nella zona della cervicale posizionando gli elettrodi, per una trentina di minuti al giorno, sulla zona dolorante.
Contribuisce sia a ridurre i dolori che a sciogliere le contratture. È molto importante posizionare gli elettrodi nel modo corretto.
Anche il dolore alla schiena, la sciatica e le lombo-sciatalgie, possono essere trattate tramite questa terapia elettrica.
Per ottenere buoni risultati è molto importante disporre gli elettrodi sui punti giusti della zona lombare e scegliere il programma corretto, che può variare a seconda del tipo di elettrostimolatore in dotazione.
Si rivela utile anche in caso di dolori dovuti alla tendinite della spalla. La disposizione degli elettrodi e l’utilizzo del programma giusto sono sempre fondamentali per ottenere buoni risultati.
Quindi, anche se intendete praticarla a casa tramite appositi elettrostimolatori, non lasciate nulla al caso. In alternativa affidatevi a uno studio di fisioterapia.
In caso di dolori del pavimento pelvico può rivelarsi utile purché eseguita nel modo giusto. Per questo trattamento solitamente vengono consigliati elettrostimolatori provvisti sia di funzione Tens che EMS, e dotati di elettrodi appositi.
Meglio ancora puntare su strumenti appositamente concepiti per il pavimento pelvico, che potete facilmente reperire sul mercato.
Il dolore al ginocchio può dipendere da varie cause e può interessare varie parti del ginocchio stesso, sarà compito del fisioterapista valutare la situazione e posizionare quindi gli elettrodi sui punti giusti, applicando impulsi di varia durata e intensità.
Tens e magnetoterapia non sono la stessa cosa. Se la prima sfrutta l’elettricità, la seconda è una terapia che sfrutta le onde elettromagnetiche per ridurre dolori e infiammazioni a carico di muscoli, ossa, articolazioni.
Non è considerata rischiosa ma viene solitamente sconsigliata in caso di:
Solitamente alle persone in buono stato di salute non crea problemi, ma può causare, in alcuni rari casi, lieve irritazione della pelle, arrossamento, formicolio e prurito.
In ogni caso, prima di sottoporvi a tale trattamento, consultate il medico curante.
Le principali assicurazioni coprono le sedute domiciliari per il trattamento del dolore con il rimborso totale o parziale del noleggio dell’elettrostimolatore fino ad un determinato importo. La terapia può essere necessaria per curare una patologia o un infortunio.
Anche le strutture riabilitative e mediche che offrono sedute di Tens terapia, se accreditate presso il Servizio Sanitario Nazionale, permettono di usfruire del solo pagamento del ticket, purché presente una prescrizione del medico di base. Nel caso di assicurazione privata, con la prescrizione di uno specialista, si viene rimborsati fino ad un determinato valore, valido per la terapia del dolore.
I costi di una seduta eseguita da un fisioterapista presso studi accreditati dipendono dalla lunghezza del trattamento e da altri fattori.
L’operatore però non è necessariamente presente durante tutta la seduta, dopo aver applicato gli elettrodi, può allontanarsi, per altre terapie come la Tecarterapia, l’operatore deve essere sempre presente. Per questo una sessione costa un po’ meno.
In genere, una sola seduta ha un prezzo che può variare tra i 18 ed i 30 euro, mentre un pacchetto da 10 sessioni può costare circa 150-250 euro.
Diverso è il caso in cui decidiate di acquistare un elettrostimolatore per l’uso domestico: in questo caso i prezzi oscillano in media dai 30 euro ai 200 euro.
La Tens può essere utilizzata sia per brevi che per lunghi periodi di tempo perché non è una tecnica invasiva, a differenza di altri trattamenti.
In caso di sessioni brevi, può essere ripetuta 2 volte durante il giorno, in caso di sessioni lunghe bisogna invece attendere più tempo tra una seduta e l’altra.
Dipende da numerosi fattori nonché dall’entità del dolore stesso, che può variare da paziente a paziente a seconda della patologia da cui è colpito.
Può essere utilizzata sia per brevi che per lunghi periodi di tempo perché non è una tecnica invasiva, a differenza di altri trattamenti.
In caso di sessioni brevi, può essere ripetuta 2 volte durante il giorno, in caso di sessioni lunghe bisogna invece attendere più tempo tra una seduta e l’altra.
Gli elettrodi vanno posizionati sulla pelle generalmente sopra o vicino alle zone che procurano dolore. È importante percepire una stimolazione abbastanza forte, anche se l’intensità può variare a seconda del programma prescelto. In caso di sensazioni spiacevoli, è meglio collocare gli elettrodi su punti diversi della pelle, provare a selezionare un altro programma o variare l’intensità.
Attenzione a non collocare gli elettrodi in alcuni punti sensibili, quali testa e torace (ma non sono gli unici). Evitate l’utilizzo anche sulla pelle arrossata, sopra ferite e lesioni, o su qualunque tipo di infiammazione e irritazione.
Per finire, ecco alcuni articoli su alcune terapie riabilitative, tradizionali e non:
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