Salute

Cervicale: quel dolore al collo che provoca anche mal di testa, nausea e vertigini

Sintomi, cause, rimedi e prevenzione

Quella della cervicale è un’espressione molto diffusa, comunemente usata per indicare l’infiammazione delle vertebre cervicali. Si tratta di una patologia che, più correttamente, prende il nome di cervicalgia. Si manifesta con dolore al collo, più o meno acuto, problemi di mobilità, associati spesso a cefalea, nausea e senso di vertigini. In questo articolo andremo a vedere quali sono le cause e i rimedi per alleviare questo disturbo molto comune.

Cervicale: quel dolore al collo che provoca anche mal di testa, nausea e vertigini

Cos’è la cervicale

In genere, quando si dice ‘ho la cervicale’ si intende quella sensazione dolorosa al collo che spesso provoca anche nausea e giramenti di testa.

In realtà, a voler essere pignoli, il termine ‘cervicale’ non si riferisce ad una patologia bensì ad una parte del corpo. La cervicale, infatti, è la parte superiore della colonna vertebrale ed è costituita da 7 vertebre (c1-c2-c3-c4-c5-c6-c7) che partono dalla base del cranio ed arrivano, orientativamente, fino alla fine del collo con la vertebra prominente.

Essere affetti quindi da un problema cervicale, vuol dire soffrire di un’infiammazione acuta delle vertebre cervicali.

Quali sono le cause della cervicale

Le cause della cervicalgia possono essere varie. È proprio anche per questo che si tratta di un disturbo piuttosto frequente e sempre in agguato.

Ecco quali sono le principali cause:

  • postura errata e/o obbligata (ad es. trascorrere tante ore seduti al pc per motivi di studio o lavoro)
  • sedentarietà
  • posizione sbagliata mentre si dorme
  • colpo di freddo
  • eventi traumatici (infortunio sul lavoro, colpo di frusta, traumi articolari, schiacciamenti della colonna, compressione delle vertebre, fratture, strappi, contratture, stiramenti)
  • malocclusione dentale
  • artrosi cervicale (disturbo degenerativo che peggiora con il passare degli anni)
  • difetto nell’appoggio dei piedi e nella deambulazione
  • stress e tensioni accumulate

Quali sono i sintomi della cervicale

Tra i sintomi principali c’è il dolore al collo: i muscoli appaiono contratti e dolenti. Si osserva una certa rigidità e una difficoltà a compiere movimenti di torsione, estensione e flessione della testa. Il dolore può essere variare da lieve a moderato-grave.

Oltre a questo, porta anche altri segni.

  • dolori al collo
  • muscolatura tesa e irrigidita
  • mobilità limitata
  • mal di testa
  • nausea
  • vertigini
  • stanchezza
  • disturbi della vista
  • rumori nell’orecchio
  • dolori alle braccia e alle gambe

Sintomi neurologici della cervicale

Oltre ai sintomi più comuni sopra descritti, la cervicale può portare anche altri sintomi quali:

  • intorpidimento e formicolio localizzato
  • brachialgia
  • debolezza del braccio e della mano
  • formicolii o sensazioni di calore in varie parti del corpo

Come riconoscere le vertigini da cervicale

Le vertigini da infiammazione alle vertebre cervicali sono caratterizzate da un senso di sbandamento provocato da problemi della colonna vertebrale, a livello della zona cervicale. Sono strettamente correlate con i movimenti del collo.

Si presentano clinicamente con sintomi quali:

  • disequilibrio
  • sbandamento
  • instabilità
  • limitazione dell’articolarità del collo associata a dolore
  • mal di testa
  • sensazione come di galleggiare

Spesso, tali vertigini sono anche accompagnate da disturbi come:

  • acufeni
  • riduzione dell’udito

Cosa prendere per la cervicale e i giramenti di testa

Per l’infiammazione, in genere vengono prescritti antinfiammatori (ibuprofene, aspirina, ketoprofene…), antidolorifici (paracetamolo) e miorilassanti.

Per quanto poi riguarda le vertigini, il trattamento deve essere personalizzato in base al singolo caso.

Su indicazione medica, le opzioni terapeutiche includono:

  • terapia manuale (manipolazioni e mobilizzazioni)
  • massoterapia
  • trazione manuale
  • fisioterapia con esercizi di mobilizzazione del rachide cervicale
  • terapie fisiche a scopo antalgico
  • massaggio decontratturante sulla muscolatura del collo
  • valutazione posturale con sessioni di ginnastica posturale
  • rieducazione vestibolare
  • miorilassanti
  • uso di collari morbidi qualora appaiano nuovamente stati dolenti
  • iniezioni di corticosteroidi nei punti trigger (zone maggiormente dolorose o che evocano il dolore se stimolate)
  • terapia chirurgica in casi selezionati

Perché la cervicale fa girare la testa

Quando le vertebre cervicali vanno a comprimere le arterie del collo, fanno diminuire il flusso sanguigno verso la testa, provocando così una carenza di tutti quegli elementi necessari per il funzionamento degli organi che risiedono nel cranio, come il cervello, gli occhi e l’apparato uditivo.

Quanto tempo durano le vertigini da cervicale

Di solito, ogni episodio di vertigine può durare da alcuni minuti a ore. La durata dei sintomi è un aspetto molto importante da considerare perché aiuta il medico a differenziare le vertigini cervicogeniche da altre patologie.

Cervicale e nausea

La nausea è quella fastidiosa sensazione di malessere generale, non ben definita, che si avverte tra faringe e stomaco. Si tratta di uno dei sintomi più fastidiosi attribuiti all’infiammazione della cervicale.

I problemi cervicali possono essere accompagnati dalla nausea fondamentalmente per due motivi.

  • Eccessiva stimolazione del nervo vago, molto importante per lo sviluppo delle funzioni metaboliche e viscerali
  • Rigidità e infiammazione delle articolazioni cervicali

È bene comunque specificare che la nausea non è un sintomo generato soltanto da un problema cervicale. Se il problema si protrae nel tempo, è opportuno consultare uno specialista.

La cervicale può dare problemi alla gola?

Potrà sembrare strano ma ci sono casi in cui  porta alla generazione di fastidiosi e ricorrenti mal di gola. Quando si soffre contemporaneamente di cervicalgia e dolori alla gola, bisognerebbe effettuare degli esami completi per escludere – o accertare – la presenza di problemi infettivi o di adenopatia cervicale.

L’adenopatia cervicale è una patologia caratterizzata dall’ingrossamento delle ghiandole linfatiche e dei linfonodi. E può interessare qualsiasi parte del corpo.

Nel caso della adenopatia cervicale, il rigonfiamento riguarda i linfonodi presenti nella zona del collo. Vediamo quali sono i principali sintomi:

  • linfonodi del collo ingrossati
  • mal di gola ricorrente
  • naso che cola
  • senso di debolezza generalizzato
  • febbre
  • eccessiva sudorazione notturna

Dove fa male la testa con la cervicale

La cefalea da cervicale si colloca in zona occipitale e fronto-temporale, principalmente ai lati del cranio. Non è raro, comunque, che si irradi anche fino alla fronte e, in rari casi, vada a coinvolgere orecchie, lingua e gola.

Come sfiammare la cervicale

Per allentare la tensione e ridurre dolore e nausea, vi sono vari rimedi.

  • Anti infiammatori. Da assumere per un periodo di tempo limitato e solo se il dolore è molto acuto
  • Collare morbido. Da indossare perché può aiutare a scaricare i muscoli e le articolazioni cervicali dal peso della testa
  • Relax. Uno dei rimedi migliori da associare al trattamento del fisioterapista
  • Fasce e cerotti riscaldanti, che agiscono come rilassante muscolare. L’ideale sarebbe associare questi rimedi ad un percorso di fisioterapia – riabilitazione funzionale

Come curare la cervicale con i rimedi della nonna

Oltre ai rimedi sopra indicati, esistono anche rimedi naturali per alleviare l’infiammazione della cervicale. Si tratta dei cosiddetti rimedi della nonna. Conosciamoli meglio.

  • Artiglio del diavolo. Sotto forma di infuso, pomata o compresse, è un efficace rimedio contro la cervicale dal momento che vanta eccellenti proprietà analgesiche e antinfiammatorie grazie ai fitosteroli e ai flavonoidi in esso contenuti. L’artiglio del diavolo è una pianta erbacea usata per problemi alle ossa e alle articolazioni, ma anche contro mal di testa, mal di schiena, dolori cervicali, artrite e tendinite. La sua azione risulta ottimale se assunto per almeno 10/15 giorni.
  • Arnica. Sotto forma di pomata e olio, va applicata localmente per trovare sollievo immediato al dolore. Per disinfiammare in tempi rapidi il tratto cervicale è consigliato l’olio di arnica con il quale effettuare un leggero massaggio locale.
  • Cuscino di noccioli di ciliegie. Dormire su un cuscino imbottito con noccioli di ciliegie parrebbe dare sollievo ai dolori articolari e muscolari. Questo tipo di cuscino lo si trova in molti negozi che vendono prodotti ecologici e naturali, ma è possibile anche farselo da sé.
  • Calore. La termoterapia svolge un effetto benefico sulle contratture. Per questo risulta assai utile. Basterà applicare una borsa di acqua calda nella zona dolente oppure direzionare un getto di acqua calda sul collo quando si fa la doccia. In alternativa, un ottimo rimedio è il sale caldo. Più avanti spiegheremo meglio come mettere in pratica questo antico rimedio.
  • Bagni di fieno. Svolgono un’azione miorilassante, vasodilatatrice, decontratturante e antinfiammatoria. In genere si abbinano ai bagni di vapore, altrettanto utili per il rilassamento muscolare e lo scarico delle tensioni.
  • Aromaterapia. I massaggi con oli essenziali sono molto efficaci. Bisogna aggiungere all’olio vettore 3 gocce di olio essenziale di lavanda e 2 gocce di olio essenziale di rosmarino. Molto efficace è anche l’olio essenziale di peperoncino, indicato per dolori articolari, nevralgie e contratture o indolenzimento muscolare. Gli oli essenziali non vanno mai usati a diretto contatto con la pelle ma vanno sempre diluiti con un altro olio.

Altri rimedi naturali per la cervicale

  • Tisana antinfiammatorie. Tisane antinfiammatorie utili per curare i sintomi della cervicale sono gli infusi di bacche di rosa canina o di ribes nero. Di media se ne devono assumere 1 o 2 tazze al giorno. Chiedere comunque consiglio all’erborista.
  • Burro di karitè. Dalle proprietà antinfiammatorie, va utilizzato puro per effettuare massaggi sulle zone da trattare. Per maggiori benefici, potete sciogliere a bagnomaria 2 cucchiai di burro di karité e, una volta liquefatto, aggiungere qualche goccia di olio essenziale di lavanda o di rosmarino. Utile anche un cucchiaino di oleolito all’arnica.
  • Impacchi di argilla verde. Il cataplasma caldo a base di argilla è un rimedio per calmare il dolore, distyenre i muscoli e assorbire l’umidità. Mescolatene 1 cucchiaio insieme a 2-3 cucchiai di acqua calda fino a formare una pasta densa e liscia. Quindi cospargete la zona interessata con uno spessore di 1-2 cm. Ricoprite il tutto con un panno di fibra naturale e lasciate in posa 10-15 minuti, fino a quando l’argilla non inizierà a seccare. A questo punto, procedete con la rimozione.

Come fare il sale caldo per la cervicale

Gli impacchi caldi donano sollievo alla cervicale infiammata. Vediamo quindi come preparare il sale caldo. Bisogna prendere circa mezzo chilo di sale grosso (l’ideale sarebbe il sale rosa dell’Himalaya in quanto contiene iodio) e farlo scaldare.

Si può utilizzare una pentola sul fuoco, il forno a 70° oppure il microonde. In ogni caso, dovremo attendere che il sale inizi a scoppiettare.

A questo punto, versare il sale in un telo di cotone ed applicare sulla parte dolorante. Il sollievo è pressoché immediato. Il calore, oltre a rilassare, ammorbidisce la muscolatura irrigidita e permette alle tossine di venire eliminate più velocemente.

Oltre ad essere particolarmente efficace, il sale grosso ha anche un altro grandissimo vantaggio: non scade. L’importante è non bagnarlo.

Lo si può utilizzare tutte le volte che si vuole, sia come rimedio naturale contro le contratture ma anche solo per un momento di sano relax.

È importante NON applicare l’impacco di sale troppo caldo per evitare scottature. Inoltre, mai usare il sale caldo su cute lesa irritata o infiammata.

cervicale
Un disturbo sempre più frequente e da non sottovalutare.

Come capire se è cervicale o ansia

Quando si vive in uno stato di ansia costante, i muscoli del collo sono i primi ad irrigidirsi. Proprio per questo motivo, spesso, problemi di stress e disturbi cervicali vengono confusi perché non si capisce quale sia la causa e quale la conseguenza.

Un iniziale stato di ansia irrigidisce i muscoli e, col passare degli anni, può causare vertigini. Di conseguenza, aumenta lo stress e il problema peggiora. A lungo andare, però, un costante stato di tensione muscolare dovuto all’ansia, porta ad un’usura delle vertebre cervicali ed ecco che così spunta la vera patologia cervicale.

Per riuscire a capire se la scintilla iniziale è lo stato di ansia, si dovrebbe fare una diagnosi subito. Con il tempo, infatti, tensione muscolare causata da stress e disturbo cervicale diventano un unico problema e diventa difficile risalire al vero responsabile.

Tuttavia, per avere conferma del fatto che la tensione sia dovuta a stress emotivo, è bene prestare attenzione anche ad altri sintomi come:

  • morsa in tutta l’area cervicale
  • gambe molli
  • mal di testa
  • tachicardia
  • stomaco chiuso
  • occhi stanchi
  • sbandamenti

Con un problema di tipo meccanico-posturale, il dolore è localizzato in determinati punti ed aumenta eseguendo un certo tipo di movimenti. Inoltre, non si manifesterebbero i suddetti altri sintomi che sono invece tipici dello stress.

Come si cura la cervicale da stress

Per intervenire sulla tensione cervicale, è opportuno cominciare un percorso di fisioterapia mirato, non soltanto per risolvere i sintomi, decontratturare i muscoli, eliminare dolore e rigidità, nonché ripristinare una corretta funzionalità articolare e muscolare. Il vero scopo a lungo termine è quello di evitare gli stessi errori, evitando così la possibilità che gli episodi si ripresentino.

I trattamenti eseguiti in genere dal fisioterapista sono:

  • tecarterapia
  • trattamento miofasciale dei trigger point
  • massaggi
  •  stretching per allungare e distendere il muscolo trapezio, mobilizzazione, decompressione e potenziamento dei muscoli cervicali
  • esercizi di respirazione diaframmatica, per rilassare il sistema nervoso ed i muscoli cervicali
  • osteopatia

Come togliere la tensione al collo

Il calore prodotto da un impacco caldo (come quello di sale più sopra spiegato) o da una borsa dell’acqua calda è uno dei rimedi classici per alleviare le contratture cervicali.

Quando preoccuparsi per la cervicale

Nonostante sia un disturbo piuttosto comune, l’infiammazione non è una un problema da sottovalutare. La mancata cura o l’incuranza al sorgere di alcuni sintomi legati alle patologie di questa zona del corpo, potrebbero portare conseguenze poco piacevoli.

Ad esempio, disturbi alla vista, associati a vertigini e sbandamenti e/o una vista offuscata e poco chiara, possono essere originati dalle strutture della cervicale.

Come prevenire la cervicale

L’avanzare dell’età può essere un fattore di rischio importante. Esso, infatti, colpisce prevalentemente le persone sopra i 40 anni. Adottando un corretto stile di vita, possiamo proteggerci dalle complicanze di questo disturbo. Ecco alcuni consigli.

  • Allenamento. Svolgere regolarmente attività fisica per mantenere forti e tonici i muscoli (compresi quelli del tratto cervicale). All’inizio e alla fine dell’allenamento, ricordare di fare lo stretching
  • Peso. Tenere sotto controllo il peso forma. L’obesità causa numerosi problemi alla schiena
  • Postura. Quando si lavora e durante il giorno, cercare di mantenere una postura corretta ed evitare di mantenere a lungo la stessa posizione. Quando si è seduti si deve fornire il giusto sostegno a spalle e schiena, ed evitare di mantenere la testa troppo inclinata in avanti. Ogni due ore, alzarsi per sgranchire le gambe. Per chi lavora molte ore al computer, ogni due ore, riposare anche gli occhi così da prevenire l’insorgenza di cefalee
  • Posizione durante il sonno. Per ridurre il carico sulla schiena ed evitare tensioni al collo, è preferibile dormire su un fianco o in posizione supina
  • Evitare freddo e correnti
  • Evitare o ridurre lo stress: può sembrare banale, ma è una delle cause principali per ogni tipo di tensione

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Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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