Vauban, un distretto di Friburgo, la prima e più grande città ecologica a dimensione umana, è l’esempio vivente di come gli esperimenti urbanistici ecosostenibili siano possibili.
Tutto parte nel 1991 dalla decisione del comune di Friburgo, una città di 216.000 abitanti, di riservare il suo cuore medievale solo ai pedoni e di introdurre un’unica tariffa per i trasporti pubblici, sia tram che autobus, e riservare alle auto solo pochi parcheggi e lontano dal centro, spingendo all’uso delle bici per tutti gli spostamenti privati.
Da qui l’idea che ha portato alla creazione del quartiere di Vauban, un ambiente urbano che integrasse le varie funzioni tipiche della città residenziale in un unico spazio con le stesse linee-guida adottate da Friburgo.
SPECIALE: Friburgo, la città più green d’Europa
Anche ora che l’esperimento è riuscito, i suoi abitanti continuano ad ingrandire il loro quartiere con nuove costruzioni, per consentire ad altri di vivere in un posto piacevole ed eco-solidale.
Vauban è nata e si è sviluppata come iniziativa dei suoi abitanti: un gruppo di persone che abitavano a Friburgo desiderava costruirsi un quartiere dove vivere a propria misura e così sono nati i primi “baugruppen”.
Da qui si è partiti per assumere i professionisti che poi avrebbero progettato la cittadina sui desiderata del gruppo di fututi abitanti e non il contrario, come sempre accade con i nuovi quartieri.
Inoltre quest’iniziativa di costruzione diretta ha abbattuto i costi e coinvolto molti che all’inizio erano titubanti.
Integrare tutte le funzioni sociali e commerciali in un unico ambiente urbano è la chiave per la riuscita di un nuovo progetto urbanistico e la ragione del successo di vauban.
Infatti, riducendo i tempi per raggiungere il centro-città e avvicinando tutte le funzioni pubbliche ed i negozi si può limitare al minimo l’uso dell’auto privata e potenziare l’uso del trasporto pubblico. Friburgo dista da Vauban soli 4 km, 15 minuti in bici.
A completamento del quadro, lo spazio urbano destinato al parcheggio delle vetture, calcolato in 25%-30% della superficie è destinato ad aree verdi e zone gioco.
In questo scenario urbano più verde e rispettoso degli spazi individuali e comunitari, a guadagnarci è sempre l’uomo.
Articoli correlati:
Utilizziamo i cookie insieme ai nostri partner per personalizzare i contenuti e gli annunci pubblicitari, fornire le funzioni dei social media e analizzare il nostro traffico.