Angelica: proprietà benefici e utilizzi
Conoscete l’angelica? Oggi scopriremo meglio le proprietà di una pianta che nel Medio Evo era usata come rimedio contro gli avvelenamenti. Oggi, grazie ai tannini e agli oli essenziali di cui è ricca, è indicata per gonfiore e meteorismo, catarro e insonnia. Se ne possono utilizzare tutte le parti: sia i semi e le radici che le foglie ed il fusto.
L’angelica (angelica achangelica) è una pianta della famiglia delle ombrellifere. Detta anche erba degli angeli o arcangelica, ha origine nel Nord Europa.
La specie considerata più attiva a livello fitoterapico, infatti, sarebbe l’angelica della Lapponia. Dalle nostre parti è raro vederla crescere spontaneamente, se non in alcune zone alpine, tuttavia è comunemente coltivata in orti e giardini.
La pratica della coltivazione dell’angelica risale al 1500, ma già dal X secolo la si importava dai paesi scandinavi come merce preziosa, visto i suoi molteplici utilizzi.
Spezia, verdura, erba officinale, come anticipavamo l’angelica veniva usata addirittura contro gli avvelenamenti.
Angelica: le sue proprietà
Di questa pianta non si butta via niente! Radici (da estrarre e seccare in autunno), foglie (da raccogliere a primavera) e fusto (in estate), se pure in modo differente, sono tutti utilizzabili.
Persino con i semi si può preparare un ottimo impacco per occhi stanchi. Ricca di principi attivi quali tannino, cumarina, olio essenziale, resina e sostanza amara, è indicata in caso di gonfiore e meteorismo, catarro bronchiale ma anche di disturbi del sonno. E’ anche utile per mestruazioni irregolari.
Oggi l’angelica viene usata con più parsimonia che in passato poiché può causare foto-sensibilizzazione e – se assunta in dosi molto elevate – può avere effetti depressivi. Sconsigliata in gravidanza in virtù del suo potere emmenagogo, stimolando cioè l’afflusso di sangue nella regione pelvica.
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Utilizzi dell’angelica
Un decotto di echinacea – preparato portando ad ebollizione 2,5 dl di acqua con 1 cucchiaio di radice di echinacea per 5 minuti, versato su di 1 cucchiaino di angelica e lasciato riposare per una 10 minuti, diventa una buona tisana contro il raffreddore.
I gambi di questa pianta, infine, sono una leccornia se canditi, e l’aroma dei fiori e delle foglie arricchisce le insalate verdi. Il vino di angelica, usato come coadiuvante digestivo, è una bevanda tradizionale e di facile preparazione. Gli ingredienti sono:
- 30 gr di radice di angelica
- 1 l di vino rosso
- 4 gr di cannella in polvere
Preparazione: lasciare il tutto in infusione (a freddo) per 4 giorni in una bottiglia chiusa. Quindi filtrare con una garza a trama fine. Bere la quantità di un bicchierino da liquore un paio di volte al giorno.
La curiosità. L’angelica deve il suo nome all’arcangelo Raffaele, che secondo la tradizione popolare la usava per dare sollievo agli appestati.
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Ultimo aggiornamento il 23 Ottobre 2017 da Rossella Vignoli