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L’aquila dalla testa bianca, il simbolo degli Stati Uniti d’America

Caratteristiche, dimensioni, habitat, riproduzione e il rischio dell'estinzione

Qualche anno fa, la storia di Beauty, l’aquila dalla testa bianca a cui è stato ricostruito il becco aveva commosso il Mondo. Se siete curiosi di saperne di più su questa tipologia di volatile, continuate a leggere questo articolo in cui andremo a scoprire insieme le caratteristiche dell’aquila dalla testa bianca.

L’aquila dalla testa bianca, il simbolo degli Stati Uniti d’America

Che animale è l’aquila dalla testa bianca

Appartenente alla famiglia degli Accipitridae, l’aquila di mare dalla testa bianca è uno dei più grossi rapaci, nonché il simbolo degli Stati Uniti d’America dal 1782 e di alcune forze armate del Paese, come la 101esima Divisione Aviotrasportata dell’esercito americano.

Perché si chiama aquila calva

L’aquila dalla testa bianca è chiamata anche aquila calva. Molti sostengono che questo nome derivi dal fatto che le piume presenti sulla testa possono essere molto rade, tanto da essere calva.

Altri, invece, ritengono che l’aggettivo “calvo” faccia riferimento al suo nome inglese “Bald Eagle”, in cui però “bald” non è inteso come “calvo”, ma bensì da “balde”, che vuol dire “bianco”.

Aquila dalla testa bianca dimensioni

Questo rapace ha dimensioni notevoli. Misura 70–100 cm e pesa tra i 3 e i 6 kg. L’apertura alare è di quasi 3 metri.

Un fatto assai inusuale è questo: le femmine sono più grandi dei maschi del 25% circa.

Caratteristiche

L’aquila dalla testa bianca è ricoperta da un piumaggio marrone scuro che crea un netto contrasto cromatico con la testa e la coda che invece sono bianchi. Becco e zampe sono di un bel giallo carico. Il becco è adunco mentre le zampe sono dotate di poderosi artigli affilati e ricurvi con cui cattura le prede.

Talvolta, le piume sulla testa sono quasi del tutto assenti.

Occhi e sguardo sono molto acuti.

L’aquila di mare testa bianca vola ad una velocità di 50-70 km orari, con un portamento molto elegante e sinuoso. Quando va a caccia di prede, può raggiungere la velocità di 100 km all’ora.

Dove vive l’aquila dalla testa bianca

Questo grande rapace è diffuso negli Stati Uniti d’America e, con una popolazione minore, anche in Canada, dove vive nei pressi di grandi specchi d’acqua, come laghi, oceani e anche fiumi.

In inverno, migra in Messico e nella parte meridionale degli Stati Uniti.

Quanto vive

È un rapace assai longevo: può vivere fino a 20-30 anni.

aquila calva o bald eagle
Un altro splendido primo piano di aquila dalla testa bianca.

Cosa mangia l’aquila dalla testa bianca

Si nutre principalmente di pesce, soprattutto salmone. Per cacciare le sue prede si tuffa nell’acqua ed è così forte da riuscire a sollevare più o meno la metà del suo peso corporeo.

Oltre che di pesce, si nutre anche di piccoli mammiferi come uccelli marini, conigli e carogne.

Riproduzione dell’aquila dalla testa bianca

Il periodo riproduttivo va dalla fine di novembre a metà luglio. In questo periodo, la coppia costruisce un nido, sugli alberi, sulle scogliere o nelle paludi.

Le femmine depongono 2-3 grandi uova (peso medio di circa 750 grammi). Le uova vengono covate per 5-6 settimane. Dopodiché, si schiudono e fuoriescono dei pulcini completamente ricoperti da un candido piumaggio. Durante i primi 3 mesi di vita, i genitori nutrono i piccoli imboccandoli con piccoli pesci e lucertole. Poi, già verso i 3 mesi, i pulcini cominciano a volare, fino a diventare indipendenti verso i 6 mesi di vita.

Che verso fa

Nonostante quel che si possa immaginare vedendo la sua mole, l’aquila dalla testa bianca emette suoni deboli e acuti, costituiti da fischi, cinguettii e striduli schiamazzi.

Per comunicare, questo grande rapace utilizza anche particolari movimenti della testa e delle ali soprattutto per avvisare di essere sotto minaccia.

Aquila dalla testa bianca simbolo USA

Nel 1789, il Congresso Nazionale degli Stati Uniti d’America scelse questo rapace come simbolo degli USA perché era l’unico animale nel territorio americano a simboleggiare forza e coraggio, libertà e immortalità al tempo stesso.

La scelta sul simbolo non fu subito unanime, tanto che il dibattito sulla scelta del simbolo americano cominciò nel 1782. Poiché nessun comitato riuscì a trovare un simbolo che soddisfacesse tutti, Charles Thompson, segretario del Congresso, sostituì la piccola aquila bianca, parte del progetto del terzo comitato e la sostituì con la ben più imponente e maestosa Bald Eagle.

Sul simbolo nazionale, l’aquila è raffigurata con uno scudo con 13 strisce bianche e rosse sovrastate da un’area blu con 13 stelle bianche. Con un artiglio tiene un ramo d’ulivo, segno di pace, e con l’altro un fascio di 13 frecce. Nel becco tiene uno stendardo su cui è riportato il motto degli Stati Uniti: “E Pluribus Unum”, ovvero, “Da tanti, uno”, a memoria di una nazione prima composta da tante colonie e ora unita.

aquila dalla testa bianca  o bald eagle
Gli esemplari giovani cominciano a diventare indipendenti verso i 6 mesi di vita.

Aquila dalla testa bianca estinzione

L’aquila dalla testa bianca ha rischiato l’estinzione. A fine ‘800, infatti, il Paese ne ospitava circa 100.000 esemplari nidificanti. Gli agricoltori, gli allevatori e i pescatori del posto cominciarono però a cacciarle perché ritenute un pericolo per le loro fonti di sussistenza.

Nel 1940, il Congresso fece passare una legge che rese illegale catturare o uccidere un esemplare di Bald Eagle. Nonostante ciò, però, il numero delle aquile continuò a diminuire al punto che nel 1963 se ne contarono solo 800 esemplari superstiti.

Successivamente, nel 1973, il Congresso vietò l’uso del DDT. Questa nuova svolta, unitamente ad una serie di provvedimenti di tutela e a un progetto di reintroduzione messo a punto con aquile provenienti dall’Alaska, permise alla popolazione delle aquile di riprendersi gradualmente fino a non essere più un animale in pericolo di estinzione. Nel 2007 è stato rimosso dalla lista degli animali a rischio.

aquila dalla testa bianca o bald eagle

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Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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