Tutto sulla genziana a fiori gialli, una delle principali piante curative
Ecco come le sue radici vengono utilizzate in fitoterapia
Scopriamo insieme tutti i benefici e le proprietà della genziana, illustrando anche la ricetta per preparare un ottimo amaro naturale a base di genziana.

Contenuti
Quando si parla di genziana ci si riferisce ad una una pianta dai meravigliosi fiori blu-viola a campanula o alla radice che si compra in erboristeria per fare infusi o bevande digestive.
In realtà si tratta del nome comune, che si riferisce a diverse specie appartenenti alla famiglia delle Gentianaceae.
In generale la genziana è una pianta erbacea perenne originaria dell’Europa centro-meridionale, il cui fusto può raggiungere il metro di altezza e la fioritura avviene prevalentemente in estate.
La pianta usata in fitoterapia è la genziana dai fiori gialli, di cui si adoperano solo le radici, tagliate a pezzi in autunno, tra il secondo e il quinto anno di vita della pianta, e poi essiccate al sole.
Le più conosciute per i loro splendidi fiori color pervinca sono invece le varietà come la genzianella (gentiana acaulis), la genziana di Koch (gentiana kochiana), la genziana di Clusio (gentiana clusii), la genziana ciliata (gentiana kochiana).
Genziana a fiori gialli
La genziana a fiori gialli (gentiana lutea) è la varietà le cui radici sono utilizzate come detto in fitoterapia. Originaria dell’Europa e dei Balcani, cresce lungo l’arco alpino italiano, generalmente in mezza montagna, ad un’altitudine compresa tra 800 e 1.500 metri. Si tratta di una pianta erbacea perenne, che può raggiungere i 2 m di altezza.
E’ facilmente distinguibile dalla genziana alpina, che come noto ha fiori di un blu intenso che potete vedere nel video che segue.
Si riconosce dai fiori gialli e dalle foglie opposte e venate. La sua fioritura, che avviene da giugno ad agosto. Solo dieci anni dopo l’impianto comincia a produrre dei fiori gialli con dei semi avvolti da una capsula ovoidale.
Le sue radici sono piuttosto spesse e possono essere lunghe anche più di 1 metro. Sono l’unica parte che può essere utilizzata in medicina erboristica insieme ai rizomi.
Non deve essere confusa con la vetraria, che è simile ma ha fiori bianchi e foglie alternate.
Attenzione però a raccoglierla nei prati di montagna: è una pianta protetta e per procurarsi le sue radici bisogna necessariamente rivolgersi alle erboristerie.
Coltivazione della genziana
Questa pianta predilige i terreni calcarei e i prati di alta quota e anche se non è molto semplice trovarla cresce spontaneamente nelle zone montuose caratterizzate da un’alta acidità dei terreni.
La storia e le origini
Il termine genziana ha origini antichissime e testimonia il suo utilizzo già in epoca classica. Esso, infatti, deriva dal nome del re dell’Iliria, Gentius, che secondo la tradizione fu il primo a scoprirne le virtù nel corso del 2° secolo a.C.
Un’altra leggenda, questa volta ungherese, narra che fu la pianta prescelta per salvare il popolo da una grave carestia. Altri narrano di cavalieri vittime di incantesimi d’amore provocati dalla bellezza dei fiori e dal fascino mistico della pianta.
Utilizzi e proprietà della radice di genziana
Le virtù della radice di genziana sono note fin dall’antichità, tanto che nel Medioevo era considerata una panacea.
Proprietà curative della pianta
Era infatti l’erba febbrifuga più comune prima dell’introduzione della chinino in Europa, nel XVII secolo.
Le radici di genziana gialla, grazie alla presenza di mucillagini, oli essenziali e alcaloidi, hanno spiccate proprietà digestive, diuretiche, tonificanti, antibiotiche e carminative.
Ancora oggi in fitoterapia viene usata per:
- contrastare stati febbrili,
- rinforzare il sistema immunitario
- favorire l’eliminazione dell’acido urico
- curare l’ittero, la tosse, il raffreddore
Contiene inoltre glucosi, sostanze amare, che stimolano le secrezioni gastriche e salivari. Per questo è considerata digestiva e stimolante, usata come decotto in acqua o in infusione in alcool. Per questo è usata per:
- stimolare l’appetito
- facilitare la digestione
- per favorire l’eliminazione dell’acido urico
- curare i disturbi digestivi (in particolare dolori di stomaco, gonfiore e flatulenza).
Le sue applicazioni sono numerose anche nell’industria farmaceutica e cosmetica e nella produzione di aromi ed estratti. Per queste sue proprietà benefiche rientra anche nei fiori di Bach.
Utilizzi della genziana
Le parti utilizzate in erboristeria sono le sue radici e il rizoma.
Per uso interno, può essere bevuto sotto forma di decotto o di infuso alcoolico per curare:
- Disturbi gastrointestinali: gastrite, coliche, flatulenza, diarrea, vomito, nausea, digestione difficile, atonia intestinale, eliminazione di parassiti e vermi intestinali.
- Problemi epatici: decongestionamento del fegato, stimolazione della cistifellea, ittero.
- Benessere generale: tonico, purificazione del corpo, astenia, ossidazione cellulare.
Per uso esterno si può spennellare la tintura madre sulla pelle per curare le:
- Affezioni dermatologiche: riassorbimento di cicatrici, dermatosi infiammatorie, decongestionamento cutaneo, ferite infette.
Grazie ai principi attivi come secoiridoidi (amarogentina, stevioside), alcaloidi (genzianina, genzianidina), glucosidi (gentiopicroside) e flavonoidi.
Dosaggi
Per le malattie del tratto digestivo e del fegato si può assumere un infuso (o un decotto) preparato con 2 gr di radice essiccata in una tazza di acqua bollente per qualche minuto.
Si possono prendere da 4 a 5 tazze al giorno, almeno mezz’ora prima di mangiare.
Esistono infusi pronti venduti in farmacia e preparati da aziende farmaceutiche, con estratti di genziana spesso abbinati ad altre piante medicinali.
Per il trattamento di patologie cutanee (cicatrici, dermatosi infiammatorie, ferite infette) spennellate più volte al giorno direttamente sulle lesioni con alcune gocce di tintura madre, che può essere preparata anche da soli facendo macerare 15-20 gr di radice in 1 l di alcool a 50°.
Curiosità
La gentiopicrina, contenuta anch’essa nella radice, si è rivelata efficace nella cura della malaria.
Genziana controindicazioni
Attenzione però alla tossicità della pianta: mai mangiarne le foglie fresche poiché sono altamente velenose! Vista la sua pericolosità, è bene assumerne gli estratti dietro indicazione medica.
L’assunzione di genziana è controindicata per i pazienti con ulcere dello stomaco e/o duodenale, esofagea o cancro allo stomaco, ed anche in caso di pressione alta.
Le donne incinta o che allattano non possono assumere farmaci a base di genziana, perché interrompe la montata lattea. Inoltre, non è adatta per i bambini, come raccomandato dall’Agenzia europea per i farmaci.
Reazioni avverse e reazioni con farmaci
Alle dosi prescritte solitamente non ci sono reazioni avverse. Tuttavia, ci sono stati casi di mal di testa, nausea, diarrea improvvisa e frequenza cardiaca accelerata.
Se ingerita ad alte dosi possono verificarsi disturbi (emicrania, sensazione di ubriachezza, spasmi), per questo è fondamentale rispettare le dosi prescritte.
Genziana alcool
La genziana gialla è utilizzata principalmente per preparare aperitivi e liquori e rientra nella composizione di vini e grappe, a cui conferisce il suo gusto amaro.
La genziana si sposa bene con l’alcool, per questo è conosciuto il liquore alla genziana anche come amaro dopo-cena e non solo come digestivo.
Genziana liquore
Tuttavia, con le dovute accortezze, è possibile preparare in casa un ottimo amaro digestivo a base di radice di genziana, profumato allo zenzero e limone.
Eccovi gli ingredienti per preparare un amaro digestivo a base di radice di genziana.
- 40 gr di radice essiccata di genziana
- 1 bottiglia di alcool per liquori a 95°
- un limone bio
- una stecca di cannella
- un cucchiaio di chiodi di garofano
- 1 cucchiaio di noce moscata spaccata a pezzetti (in polvere diventa difficile da filtrare)
- un pezzetto di zenzero lungo 3 cm
- 200 gr di zucchero semolato
- 1 l di acqua

Preparazione:
- In un contenitore con coperchio, mettete a macerare i pezzetti di radice di genziana, la scorza del limone, lo zenzero pelato e le spezie nell’alcool per 15 giorni al buio, avendo cura di scuotere bene ogni giorno.
- Filtrate e tenete indietro la parte solida. Fate sciogliere lo zucchero nell’acqua e versateci sopra la parte solida del macerato, fate bollire per 20 minuti e poi filtrate di nuovo.
- Aggiungete la soluzione d’acqua zuccherata e macerato al preparato alcolico e mescolate. Potete ancora filtrare se volete un liquido ambrato puro.
- Versate in una bottiglia e fate riposare il liquore per almeno un mese prima di berlo. Questo amaro è un digestivo aromatico per il dopo pasto.
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Violetto di genziana
Si tratta di un colorante che prende solamente il nome da questa pianta ed è usato per curare afte, candida e tinea.
Approfondimenti tematici
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io ho comprato la genziana da dolci aveja e oggi mi cimenterò! è fantastica gia dall’odore e sulla confezione c’è anche una ricetta che proverò.
male che va se mi viene male comprerò direttamente la genziana aveja pronta 🙂 ma spero di riuscire