Come conservare il pane e averlo sempre morbido e fresco
I consigli per un'ottima conservazione ed evitare la formazione della muffa
Croccante fuori e morbido dentro, fragrante e profumato, è davvero difficile resistere alla bontà del pane. Un alimento che in tavola non manca mai. Poiché non sempre si ha la possibilità di andare dal fornaio ogni mattina ad acquistare il pane fresco, vediamo insieme come conservare il pane, per averlo sempre buono da gustare, come appena sfornato.
Sommario
- Come conservare il pane fresco
- Come conservare il pane in freezer
- Come conservare il pane fatto in casa
- Come conservare il pane appena sfornato
- Come conservare il pane sottovuoto
- Come conservare il pane tostato
- Come conservare il pane per evitare che faccia la muffa
- Idee per non sprecare il pane secco
- Come conservare il pangrattato
- Come conservare il pane azzimo
- L’errore assolutamente da non fare: conservare il pane in frigorifero
- Altri approfondimenti
Come conservare il pane fresco
Il pane fresco si conserva buono un giorno. Se acquistato la mattina, resta buono fino all’ora di cena. L’indomani, invece, non è già più possibile mangiarlo perché è ormai diventato secco. Ciò avviene a causa del processo di disidratazione: dalla mollica, l’acqua migra verso la crosta.
Tuttavia, se volete (o avete necessità di) conservare il pane fresco per 2-3 giorni, potete adottare uno degli accorgimenti che andremo a spiegarvi qui di seguito.
- Sacchetto di carta. Riponete il pane all’interno di un sacchetto di carta per alimenti. Il sacchetto del panettiere è perfetto, perché si tratta di una carta ideale, che assorbe l’umidità, mantenendo così il pane croccante
- Busta di plastica. Per un’ottima conservazione, poi, inserite il sacchetto di carta in una busta di plastica, che lo protegge dall’esposizione all’aria. Così facendo, il vostro pane si manterrà anche morbido, oltre a non seccare
- Canovaccio. Un’altra alternativa per conservare al meglio il pane fresco è un vecchio trucco tramandato dalle nonne. Il pane va avvolto in un canovaccio di cotone, o fibra naturale, ben pulito. Avvolgetevi il pane facendo un fagotto ben chiuso. Il cotone manterrà il pane morbido e fragrante, preservandolo dall’azione dell’umidità
- Portapane. Potete conservare il vostro pane anche all’interno di un apposito portapane con sistema di chiusura scorrevole, in modo che la consistenza del prodotto fresco non venga intaccata dal clima e dal livello di umidità presenti nell’ambiente.
Ecco il nostro tutorial per la perfetta conservazione del pane fresco in dispensa o in freezer!
Dove conservare il pane
Sacchetto di carta, telo di cotone o portapane, per conservare al meglio il pane fresco, è poi importante scegliere la giusta collocazione.
Il luogo ideale dove conservare il pane deve essere climaticamente tiepido, asciutto e lontano da fonti di calore.
Il principale nemico del pane è infatti l’umidità. Se in cucina non avete una temperatura troppo elevata, potete tranquillamente tenere il sacchetto del pane sul tavolo, purché sia lontano dai fornelli. Se invece in cucina avete un clima caldo e umido, allora è meglio riporre il pane nella dispensa o chiuso in un cassetto.
Come conservare il pane in freezer
Il pane può essere congelato senza problemi. Si tratta anzi della soluzione più pratica e comoda quando se ne avanzano grandi quantità o se, volutamente, se ne fa un po’ di scorta per la settimana perché non si ha tempo né modo di acquistare il pane fresco tutte le mattine. Ecco alcune accortezze per procedere con il congelamento in maniera corretta.
- Congelate il pane fresco, indicativamente entro 12 ore, in modo che il processo di congelamento abbia inizio prima che il pane fresco cominci ad indurirsi
- Va inserito all’interno di sacchetti di plastica adatti al congelamento, oppure va avvolto nella pellicola per alimenti, prima di riporlo nel freezer
- Meglio congelare il pane già porzionato (tagliato a fette o suddividendo in più parti le pagnotte molto grosse), dal momento che il processo di scongelamento sarà più rapido, e, una volta, scongelato, il pane (come qualsiasi altro alimento) non potrà più essere ricongelato
- Va riposto nello scompartimento del freezer più in basso
- Si conserva in freezer fino a 3 mesi (per sicurezza, applicate sulla confezione una etichetta su cui andrete a scrivere la data di congelamento)
Congelato, si mantiene buono e fragrante, quasi come appena sfornato. Al bisogno, potete prelevare dal freezer la quantità che vi necessita, e scaldarla alcuni minuti nel forno o in padella. Questo passaggio gli conferirà anche una deliziosa croccantezza.
In alternativa, e se avete tempo, potete far scongelare il pane a temperatura ambiente. Vi serviranno però alcune ore, a seconda della temperatura dell’ambiente e della pezzatura del pane.
In ogni caso, ricordate che, una volta decongelato, il pane non può più essere ricongelato.
Come conservare il pane fatto in casa
Amate fare il pane in casa? Una volta raffreddato, lo potete conservare con gli stessi metodi visti all’inizio per il pane fresco acquistato dal fornaio. Potete quindi inserirlo in un sacchetto di carta ben chiuso oppure in un canovaccio di cotone ben pulito. L‘importante è chiuderlo per bene, affinché non venga a contatto con aria e umidità.
Per quanto riguarda l’ambiente, il pane fatto in casa va mantenuto in un luogo tiepido, asciutto e lontano dalle fonti di calore.
Se la vostra cucina è molto umida o troppo calda, non lasciate il pane sul tavolo, ma riponetelo all’interno della dispensa o di un cassetto ben chiuso.
Come conservare il pane appena sfornato
Avete appena sfornato una calda e fragrante pagnotta? Vediamo come conservarla al meglio, per poterla degustare per più giorni, in tutta la sua bontà.
Per i primi 2 giorni, il pane sfornato tagliato a fette può essere conservato, scoperto, a temperatura ambiente. Se invece lo mantenete intero, meglio riporlo all’interno di un sacchetto di carta.
Il terzo giorno, è bene coprire il pane, avvolgendolo in un canovaccio di cotone o riponendolo in un sacchetto di carta, per evitare che si asciughi troppo rapidamente, divenendo duro e stantio.
Con queste soluzioni, puoi conservare a temperatura ambiente il pane fatto in casa per 4-5 giorni. Se invece, già sai che non consumerai la tua pagnotta entro 4-5 giorni, allora conservane una parte nel congelatore.
Come conservare il pane sottovuoto
Il sottovuoto è un metodo di conservazione che permette di mantenere gli alimenti edibili e gustosi a lungo. Consiste nel rimuovere l’aria dal contenitore dell’alimento tramite una pompa d’aria. I contenitori adatti per il sottovuoto possono essere sacchetti di plastica ermetici e contenitori – rigidi o semirigidi.
La conservazione in sottovuoto offre il grande vantaggio di prolungare in maniera significativa la freschezza di vari alimenti. Il pane in questo modo si conserva fino a 7 giorni. Tuttavia, tende a diventare molle. Per restituirgli fragranza e croccantezza, si consiglia di scaldare il prodotto.
Come conservare il pane tostato
Avete fatto tostare delle fette di pane di troppo e vi sono avanzate? Le potete conservare come il pane fresco: all’interno di un sacchetto di carta per alimenti, da tenere in un luogo fresco e asciutto.
In questo modo, si mantiene per 3-5 giorni. In alternativa, lo potete anche congelare. In questo caso durerà 1-2 mesi.
Come conservare il pane per evitare che faccia la muffa
Come già spiegato, il grande nemico del pane è l’umidità, che provoca l’ammuffimento del prodotto. Oltre a conservare il pane all’interno di un sacchetto di carta, o nel canovaccio di cotone pulito, e tenerlo in un luogo non umido, è necessario garantire comunque un minimo di passaggio dell’aria all’interno del contenitore.
La totale mancanza di circolazione dell’aria, infatti, può creare le condizioni ideali per un ambiente umido, tale da favorire la proliferazione di muffe.
Idee per non sprecare il pane secco
Vi siete dimenticati di conservare adeguatamente il pane e ora vi ritrovate con filoncini e rosette secchi? Non c’è da disperare.
Anche secco si presta infatti per svariati riutilizzi.
Anzitutto, passatelo nel mixer e otterrete il pangrattato, indispensabile per preparare le polpette e ripassare le cotolette, rendendole così appetitose e croccanti. Se vi piace, potete aggiungere al pangrattato anche spezie ed erbe aromatiche a piacere, per ottenere una panatura gustosa, oltre che croccante.
Col pane secco, potete inoltre preparare gustose ricette, come la panzanella toscana. Ripassate pochi minuti nel forno e condite con del buon olio, le fette di pane secco sono la base perfetta per ottime bruschette, da condire a piacere. Infine, i tocchetti di pane secco sono ideali da aggiungere a zuppe, minestre e vellutate.
Come conservare il pangrattato
Il pangrattato, acquistato in sacchetto o preparato in casa frullando il pane secco, si conserva in maniera ottimale all’interno di un contenitore di vetro (tipo barattolo) con chiusura ermetica, e conservato a temperatura ambiente in un luogo fresco, buio e al riparo dalla luce diretta. Si conserva per 6-8 mesi.
Può anche essere congelato. In questo caso, va travasato in un contenitore con chiusura ermetica oppure in un apposito sacchetto per il congelamento degli alimenti. Si conserva in freezer per 1-2 anni.
Come conservare il pane azzimo
Una variante al classico pane, è il pane azzimo. Un alimento antico preparato semplicemente con acqua e farina. Non prevede invece il lievito. Preparare in casa il pane azzimo è davvero molto semplice, e lo potete utilizzare come variante decisamente più leggera e meno grassa della piadina.
Una volta cotto e raffreddato, si conserva all’interno di un sacchetto di plastica per alimenti, a temperatura ambiente, fino a 3 giorni. Lo potete anche congelare, sempre all’interno degli appositi sacchetti per il congelamento dei cibi.
L’errore assolutamente da non fare: conservare il pane in frigorifero
Nonostante alcuni consiglino di farlo, il pane non va mai conservato in frigorifero. Si tratta infatti di un ambiente troppo umido, che ne fa perdere fragranza e croccantezza, divenendo così molliccio. Inoltre, all’interno del frigo, c’è il forte rischio che il pane assorba gli odori di altri alimenti che vi sono conservati all’interno.
Altri approfondimenti
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Ultimo aggiornamento il 16 Luglio 2024 da Rossella Vignoli