Oggi parleremo del Cymbidium, un genere di piante appartenenti alla famiglia delle Orchidaceae che comprende oltre ottanta specie provenienti perlopiù dall’Asia orientale – soprattutto India e Cina – e dall’Oceania.
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Le piante del genere Cymbidium sono note per la loro raffinata bellezza ed eleganza.
Con fiori di vari colori, dalle tinte più tenui a quelle più sgargianti, e talvolta con leggere sfumature che li rendono ancor più aggraziati, si tratta di alcune tra le orchidee più belle che la natura ci offre.
Relativamente facile da coltivare e curare, può tranquillamente essere piantato in vaso per dare una raffinata nota verde al vostro appartamento.
Il nome Cymbidium deriva dal greco “kimbe” che significa “barca”. Chiaro riferimento alla forma del labello che fa parte dei tre petali inferiori.
Elegante e raffinato, il Cymbidium si fa notare per i fiori dai petali lisci, spessi e tinti di sfumature tenui, dal crema al bordeaux, a seconda della specie.
È una pianta provvista di pseudobulbi da cui partono foglie nastriformi e consistenti, lunghe anche fino a 60 centimetri, di un bel verde acceso.
Le sue radici sono carnose e poco ramificate. Se sane hanno un colorito biancastro.
Gli steli floreali, eretti o ricadenti, fanno la loro comparsa in inverno e possono raggiungere 1 metro di lunghezza. Ogni stelo può portare fino a 20 grandi fiori con tonalità che spaziano in base alla varietà della specie: dal bianco al rosso, dal giallo-crema al marrone. Le parti che compongono il fiore sono: sepali e petali, lunghi uguali e di forma lineare o lanceolata e un labello trilobato, variopinto nella parte superiore e rialzato sui lati.
Esistono numerose varietà di Cymbidium.
In natura sono state classificate più di 50 specie. Ma dall’inizio del XX secolo sono stati creati innumerevoli ibridi orticoli.
Ecco le principali varietà di Cymbidium:
Il Cymbidium è considerato un’orchidea che regala fioriture straordinarie.
La fioritura avviene, di norma, nel tardo autunno e può durare fino a primavera.
Ogni pianta può produrre fino a tre fusti fioriferi per stagione e ognuno di questi fusti può sostenere uno o più fiori.
La perfetta esposizione alla luce e la giusta temperatura dell’ambiente sono i fattori determinanti per una buona fioritura.
Fate molta attenzione alla temperatura nella fase di maturazione dei boccioli, e fino alla totale apertura. Di notte non si devono superare i 10/12°C perché l’eccessivo caldo può portare alla caduta dei boccioli stessi.
Il Cymbidium non fiorisce? Vediamo quali possono essere le cause:
Il Cymbidium è una tra le piante più semplici da coltivare, adatta anche ai meno esperti e a chi è proprio negato col giardinaggio.
Vediamo quali sono i principali metodi di coltivazione.
Si tratta della tecnica colturale più diffusa. Si può utilizzare un terriccio già pronto oppure creare degli strati di torba di sfagno e corteccia di pino.
Il Cymbidium non ama essere rinvasato spesso. Meglio limitarsi ad effettuare tale operazione ogni 2-3 anni, quando si vedono le radici fuoriuscire dai fori di scolo.
È sufficiente inserire la pianta in un contenitore più grande (4-5 cm in più di diametro) oppure dividere in sezioni gli steli lasciando in ognuno 3 retrobulbi.
Tenere all’ombra ed evitare le irrigazioni per un mese.
Non è la scelta migliore.
Per la delicatezza della pianta, si consiglia di coltivarla sempre in vaso, anche quando viene utilizzata come pianta ornamentale per spazi esterni.
Basta semplicemente spostare il vaso dall’interno dell’appartamento al balcone o sul davanzale. L’importante è monitorare le eventuali variazioni climatiche e di luce in modo tale da riportare all’interno la pianta se necessario.
Nonostante sia una pianta relativamente semplice da coltivare, con i giusti accorgimenti si possono ottenere ottimi risultati.
Scopriamo quali sono le migliori tecniche per curare al meglio i Cymbidium e per ottenere una fioritura davvero spettacolare.
Si adatta bene al clima del nostro Paese. Sopporta temperature fino a -2°C, soprattutto se ben esposto durante il giorno.
Lungo i litorali e nel Centro-sud può essere coltivato – in vaso o piena terra – all’esterno. Nelle altre regioni, da novembre a febbraio, deve essere sistemato in serra fredda.
Cresce bene con temperature tra i 15 e i 18°C.
Resiste bene al freddo e alle alte temperature. L’importante è che, negli ambienti chiusi, ci sia un maggior livello di umidità e una buona circolazione dell’aria.
Durante la fioritura il Cymbidium deve essere collocato in ambienti freschi (10°C) o all’esterno.
Necessita di una buona ventilazione ma teme le correnti d’aria. Ottimale un livello di umidità pari al 50%.
Il Cymbidium ama il sole. L’esposizione perfetta è quindi in piena luce, ma occorre fare attenzione alle bruciature. Il giusto compromesso è quello di esporlo sempre a piena luce, ma da giugno a settembre solo la mattina.
Il Cymbidium è una pianta eliotropica, ossia ha la tendenza di orientarsi verso la luce del sole.
Il terreno perfetto per coltivare il Cymbidium deve avere le seguenti caratteristiche: drenante, leggero e aperto.
Tuttavia si tratta di una pianta molto adattabile che cresce bene in tutti i substrati leggermente acidi e che garantiscono un buon sgrondo delle acque.
In ogni caso, si consiglia di inserire del materiale particolarmente drenante, integrato da pezzi grossolani di torba fibrosa, perlite, foglie di faggio sminuzzate o terriccio di bosco. Lo scopo è quello di mantenere umido il terreno evitando però la creazione di ristagni idrici.
Le annaffiature devono essere costanti, ma mai abbondanti. Più frequenti in estate e più rade in inverno.
Il terriccio non deve mai asciugare del tutto, la condizione ideale per il Cymbidium è uno stato di umidità costante. Per controllare il livello di umidità del substrato basta inserirvi un dito.
Una buona tecnica per irrigare il Cymbidum è immergere il vaso a bagno maria per qualche ora in modo che la pianta assorba l’acqua che le è necessaria.
Caldamente consigliata la quotidiana nebulizzazione delle foglie soprattutto nei mesi estivi.
La concimazione del Cymbidium deve avvenire con regolarità, ma intervenendo in maniera differente a seconda dello stadio di sviluppo della pianta.
Vediamo nello specifico le varie fasi:
Consiglio sempre valido: preferire i concimi liquidi da diluire con l’acqua delle irrigazioni. Mai somministrare fertilizzante con terreno asciutto.
Quando necessario, eliminare le parti danneggiate della pianta.
La moltiplicazione dei Cymbidium può avvenire:
Il Cymbidium è soggetto a malattie fungine: funghi patogeni che portano al marciume radicale come il Botrytis cinerea. I principali indizi sono macchie di colore scuro sulle foglie. Bisogna intervenire tempestivamente con fungicidi specifici.
Tra i parassiti, i principali nemici del Cymbidium sono la cocciniglia cotonosa, il ragnetto rosso, le limacce, le chiocciole e gli afidi che attaccano steli e fiori, rendendo le piante appiccicose, fuligginose e rallentandone la crescita.
L’unica soluzione è intervenire con prodotti specifici.
Oltre a malattie specifiche e parassiti, ci sono altri elementi che possono interferire con la buona crescita e l’ottimale fioritura del Cymbidium. Li abbiamo già descritti in maniera piuttosto ampia nelle singole voci ma li riassumiamo qui di seguito:
Da sempre rappresenta la massima espressione dell’eleganza e dell’armonia. È il fiore che rispecchia il concetto di bellezza, eleganza e raffinatezza. E di conseguenza, rappresenta anche amore e sensualità.
Il dono perfetto per la persona che si ama.
Il genere Cymbidium è strettamente connesso ad Olof Swartz, il botanico svedese che nel 1800 scoprì e classificò il genere.
Alcune varietà e ibridi possono fiorire anche sotto Natale.
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