Gatti che non perdono pelo e sono anallergici: i nostri consigli
I gatti che non perdono pelo consentono alle persone allergiche di poter allevare un gattino in casa, senza correre il rischio di mettere a repentaglio la propria salute. Ecco la nostra selezione di gatti anallergici.
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Se volete adottare un gatto e tenerlo sempre in appartamento, o avete qualcuno allergico in famiglia, dovrete considerare anche il problema della caduta del pelo.
Per ridurre il fastidio di dover pulire minuziosamente ogni angolo della casa, potete optare per i gatti che non perdono pelo o che comunque ne perdono in quantità davvero ridotta. Vediamo insieme quali sono le razze più indicate.
Gatti che non perdono pelo
Tra le razze di gatti che non perdono pelo e anallergici ci sono quelle che producono poca proteina Fel D1. Si tratta della responsabile dell’allergia, presente anche nella saliva, nel sebo e nell’urina del gatto.
Quindi chi è allergico ai gatti, non teme in realtà il pelo, quanto la diffusione di questa proteina che, mediante la saliva, raggiunge tutto il mantello.
Scopriamo quali sono allora i gatti anallergici.
- Abissino: si distingue per il suo pelo cortissimo e ne perde davvero poco. Adatto alle famiglie con bambini, è giocherellone ed affettuoso. Si tratta inoltre di una delle razze più antiche.
- Burmese europeo: anche questo gatto possiede un pelo molto corto. Potreste trovare peli in giro per casa durante il periodo del cambio stagionale, quindi in primavera e in autunno. Il mantello è sempre molto pulito e raramente necessita di essere lavato.
- Certosino: anche per lui valgono le stesse regole. Armatevi di spazzola nei periodi di muta. Per il resto il suo pelo medio-lungo è davvero molto resistente e non crea problemi.
- Cornish Rex: la tipologia di pelo è davvero unica, in quanto si mostra ondulato e corto. Raramente potreste incontrarne qualcuno in giro per casa.
- Gatto Sphynx: sembra proprio una sfinge, con il suo corpo magro e sinuoso, ricoperto da una peluria quasi invisibile. Adatto quindi alle persone allergiche.
- Siberiano: elegante nell’aspetto, questo gatto possiede poca proteina Fel D1 e difatti si pone al primo posto tra i gatti anallergici. Quindi, nonostante abbia un bel mantello corposo e pieno di pelo, non procura fastidio alle persone allergiche. Ha un temperamento molto simile a quello dei cani, tanto da essere tra le razze maggiormente preferite.
- Gatto delle foreste norvegesi: molto peloso e con un folto sottopelo, riesce a muoversi tranquillamente sulla neve grazie alle zampe palmate. Anche questa razza produce poca proteina Fel D1. Va spazzolato almeno 1 volta alla settimana, anche se d’estate il mantello si accorcia. Pur essendo autonomo, ama e ricerca le attenzioni.
- Tonchinese: si tratta di una razza molto pulita, che richiede poche cure e che si distingue per la scarsa perdita di pelo.
![Gatti che non perdono pelo e sono anallergici: i nostri consigli](https://www.tuttogreen.it/wp-content/uploads/2018/02/shutterstock_91837100-599x700.jpg)
Gatti che perdono poco pelo
Veniamo ora invece ai gatti che non sono propriamente anallergici, ma che perdono poco pelo. Questo significa che bisognerà prestare attenzione a spazzolarli di frequente.
- Bengala: è una razza di gatti a pelo corto, quindi è davvero raro che abbiate la casa infestata dai suoi peli. Va spazzolato una sola volta a settimana, magari massaggiandolo con un olio per rendere il mantello lucente.
- Blu di Russia: maestoso e fine, questo gatto ha un pelo molto robusto che tende a cadere in minime quantità. Tuttavia sono numerose le cure che richiede il suo mantello, quindi armatevi di pazienza.
- British: anche questo gatto perde pochissimo pelo, inoltre è abbastanza indipendente nelle sue routine di pulizia quotidiana, per cui non avrete bisogno di dedicargli molto tempo.
- Devon Rex: il pelo è praticamente quasi inesistente, quindi è la razza adatta a chi non vuole scovare peli per casa. Il suo aspetto molto magro potrebbe non piacere a tutti, ma non fatevi trarre in inganno perchè è un gatto davvero giocherellone.
- Exotic Shorthair: di pelo ne ha da vendere, ma se saprete spazzolarlo almeno due volte a settimana potrete contenerne la caduta. In compenso la sua morbida pelliccia è un invito alle coccole.
- Sacro di Birmania: rientra tra le razze di gatti a pelo lungo, ma non lasciatevi intimidire perchè non necessita di cure aggiuntive rispetto a tutti gli altri felini.
- Siamese: perde pelo durante la muta, ma non in maniera spropositata. Inoltre, fra tutti, è sicuramente quello che saprà mostrare maggiore rispetto per le vostre regole. Se lo educate a non salire su divani e letto, non avrete problemi a raccogliere peli.
- Siamese Thai: il mantello è molto folto ma il pelo è resistente, a parte durante il periodo della primavera e dell’autunno. In quel caso è buona abitudine spazzolarlo tutti i giorni.
- Kurilian Bobtail: anche questo è un gatto ipoallergenico, nonostante il suo aspetto possa fare pensare il contrario, data la sua folta pelliccia!
Perchè i gatti perdono pelo?
Una volta considerate tutte le razze di gatti che non perdono pelo, è bene fare un po’ di chiarezza sul motivo per cui questo accade.
In alcuni felini la caduta è associata al cambio stagionale, quindi è qualcosa di impossibile da controllare e del tutto naturale. Diverso è il caso di infezioni da parassiti, carenza di vitamine o stress. Anche questi fattori possono determinare una perdita di pelo.
Quando notate che si evidenziano aree della cute prive di pelo e che il gatto lecca o si graffia di continuo su quella zona, bisogna contattare subito il veterinario.
Tuttavia spazzolare quotidianamente il gatto aiuta a contenere il problema. In questo modo si potrà raccogliere il pelo morto sulla spazzola, evitando che si depositi sul pavimento, sul divano e sui vostri vestiti.
Anche lavaggi frequenti e una dieta bilanciata, con il giusto apporto di vitamine, potrà migliorare il mantello del vostro amico a quattro zampe.
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