Scopriamo come riconoscere e curare le punture cimici da letto, piccolissimi insetti infestanti che tendono ad annidarsi in camera da letto. Si nutrono del sangue umano e colpiscono durante la notte, quando le loro vittime dormono placidamente. Le loro punture non sono pericolose: provocano i classici fastidi come prurito, rossore e gonfiore. Il problema reale non sono tanto i morsi, quanto piuttosto l’infestazione che va debellata appena la si scopre.
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Le cimici da letto (Cimex lectularius Latreille) sono insetti ectoparassiti della famiglia Cimicidae. Sono ematofagi e quindi si nutrono del sangue di uomini e altri animali, come zanzare e zecche per esempio.
Di solito vivono nelle stanze da letto e pungono di notte perché sono attratte dal calore che si crea tra le lenzuola, durante la notte e dall’anidride carbonica esalata da chi dorme.
Questi insetti sono piccoli e hanno forma ovale. Quelli adulti hanno corpi piatti grandi più o meno quanto i semi di una mela. Sono di colore bruno ma, dopo aver succhiato il sangue, il loro corpo si gonfia e vira al rossastro.
Non volano, ma si spostano molto rapidamente su pavimenti, pareti e soffitti.
Gli esemplari adulti ricordano per grandezza e colore le lenticchie o i semini di mela. Piatte e di forma ovale, sono lunghe più o meno 5 mm e sono di colore rosso-bruno.
Nel corso della vita (vita media di 9 mesi circa), le femmine possono deporre anche 500 uova, di 1 mm ciascuna, che sono rivestite da una sostanza appiccicosa biancastra o trasparente.
Una volta schiuse, le piccole cimici diventano adulte nel giro di 6 settimane.
Ovviamente, se la mattina notate delle punture su varie zone del corpo, dovreste cominciare ad insospettirvi. Tuttavia, oltre alle classiche punture, ci sono altri indizi che dovrebbero far pensare alla presenza di questi insetti. Ecco quali sono:
Oltre che nel letto, si consiglia di controllare molto attentamente anche in altri punti della stanza e della casa, come ad esempio:
Questi infestanti sono tipici dei Paesi con climi temperati e tropicali. Si trovano nelle abitazioni, compresi hotel e ospedal,i e tendono a nascondersi nelle cuciture e nelle fessure dei materassi del letto e delle molle, dei telai dei letti, delle testate dei letti, della tappezzeria, dei vecchi mobili, degli armadi e negli spazi sotto ai battiscopa, ma anche dietro ad una carta da parati allentata.
Nonostante vengano spesso associate a condizioni di vita non igieniche, in realtà, le infestazioni non sono rare neppure negli alloggi puliti e ben tenuti.
Prima della seconda guerra mondiale erano molto comuni. Poi, dopo la diffusa introduzione dell’uso del DDT, verso la metà del XX secolo, sono diventate molto meno frequenti.
Ultimamente si sta assistendo ad una rinascita del fenomeno provocata da vari fattori, come l’aumento dei viaggi internazionali, le condizioni di vita nei centri urbani densamente popolati e la resistenza agli insetticidi.
Le punture delle cimici da letto non sono pericolose perché non trasmettono alcuna malattia, ma provocano comunque prurito e rossore. Ovviamente, il grado di fastidio dipende dal singolo soggetto, dalla sua sensibilità, dal suo sistema immunitario e, non da ultimo, dalla quantità di morsi.
Raramente si verificano gravi reazioni allergiche per il morso di cimice da letto. Tuttavia, non è un’eventualità comunque da escludere.
Vi sono degli elementi che ci permettono di riconoscere se si tratta di punture da cimici da letto o di altri insetti. Vediamo allora come riconoscere queste specifiche punture.
Come appena visto, in genere, le punture provocano leggeri fastidi simili alle punture di zanzara, come pomfi gonfi, arrossati e che prudono. Nella maggioranza dei casi, la situazione si risolve spontaneamente nel giro di qualche giorno.
Tuttavia, ci sono però persone che possono manifestare sintomi più gravi, come:
In presenza anche di uno solo dei predetti sintomi, è bene consultare un medico o, meglio ancora, rivolgersi al Pronto Soccorso più vicino poiché si può trattare di una grave reazione allergica al morso di questi insetti.
Se continue e piuttosto frequenti, queste punture ai danni di bambini e anziani potrebbero causare anemia.
Per pungerci, le cimici impiegano un tempo che va dai 3 ai 15 minuti. Sono punture indolori, di cui ci si accorge soltanto dopo un po’ di tempo, a causa del prurito che sopraggiunge in seguito.
Spesso, gli insetti più giovani, dall’apparato boccale di piccole dimensioni, faticano a raggiungere il capillare. Per questo motivo fanno vari tentativi. Ecco perché è facile vedere sulla pelle più ponfi riuniti in poco spazio o disposti in fila.
Di solito, il prurito e le macchie derivanti dai ‘morsi’ tendono a scomparire in maniera spontanea nell’arco di una settimana e senza trattamenti particolari.
Tuttavia, qualora il prurito dovesse persistere o se le macchie dovessero subire strane trasformazioni, è bene rivolgersi al proprio medico. Meglio ancora, parlare ad un dermatologo per la prescrizione di una eventuale crema specifica per velocizzare il processo di guarigione.
In genere, le punture provocano solo i classici fastidi come rossore e prurito che spesso non necessitano di alcun trattamento.
In alcuni soggetti particolarmente sensibili, può però capitare che si abbiano reazioni più intense, come gruppi di pomfi molto pruriginosi e persistenti.
Sono rare, invece, le reazioni molto gravi con orticaria generalizzata e shock anafilattico.
La sensazione di prurito invita a grattarsi, e lo sfregamento della pelle potrebbe procurare ferite o abrasioni. In tale evenienza, può essere utile rivolgersi a un dermatologo. Grattandosi spesso, si potrebbe andare incontro ad alcune fastidiose complicazioni, come le infezioni della cutanee.
Il trattamento medico consigliato sarà diverso da caso a caso, perché dipenderà dall’individuo e dalla gravità delle punture. Potrà includere:
Il modo più efficace per risolvere il problema è quello di affidarsi a un professionista della disinfestazione, che agirà direttamente sul materasso e la struttura del letto e, se necessario, sull’intera stanza da letto e la casa.
Le punture da cimici da letto possono però scatenare una patologia psicosomatica, ovvero l’ansia e lo stress emotivo provocati dalla fobia delle cimici.
Questa è una situazione certamente più difficile da trattare rispetto ai morsi. Prima che gli stati d’ansia degenerino in attacchi di panico, è bene consultare uno psicologo o uno psicoterapeuta.
Dopo che si è stati punti, possiamo trovare sollievo dai tipici fastidi ricorrendo a rimedi naturali. Vediamoli qui di seguito.
Nel momento in cui trovano un ambiente caldo e accogliente, le cimici da letto si diffondono rapidamente. Dal focolaio principale (la stanza da letto) possono poi arrivare, tramite il trasporto della biancheria, in altri letti o su divani e poltrone.
Questi insetti, per sopravvivere, hanno bisogno di nutrirsi di sangue umano. Ecco perché prediligono le camere da letto, perché sono le stanze in cui hanno più facile accesso al sangue. In questi ambienti, infatti, le loro ‘prede’ riposano per svariate ore rimanendo pressoché immobili.
Le cimici dei letti sono abili a nascondersi nei posti più minuscoli e difficilmente raggiungibili. Inoltre, sono anche piuttosto resistenti alla maggior parte degli insetticidi di libero commercio.
Sbarazzarsi di loro e delle loro uova è davvero molto difficile. Il rimedio più immediato e davvero efficace per liberarsi dalle cimici da letto è quello di rivolgersi ad una ditta specializzata in disinfestazioni.
Nell’attesa dell’intervento di un professionista, ci sono comunque dei comportamenti da metter in atto che possono tamponare la situazione, pur non risolvendola appieno.
Ecco qui di seguito alcuni accorgimenti da adottare:
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