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Come contrastare il riscaldamento globale o global warming, una minaccia che ci riguarda tutti

La casa è in fiamme: agire ora per evitare il punto di non ritorno

Riscaldamento globale o surriscaldamento climatico indica un fenomeno in climatologia caratterizzato da innalzamento delle temperatura media globale. Si è iniziato ad evidenziare questo fenomeno a partire dalla fine del diciannovesimo secolo ed è esploso il problema in questi ultimi 20 anni.

Come contrastare il riscaldamento globale o global warming, una minaccia che ci riguarda tutti

Il surriscaldamento provoca fenomeni atmosferici estremi come alluvioni, siccità, desertificazioni, scioglimento dei ghiacci e innalzamento degli oceani, scatena ondate di caldo e ondate di freddo. Conosciamo cosa so intende per riscaldamento globale, quali sono le sue cause primarie e come noi possiamo agire per limitare i danni.

Cos’è il riscaldamento globale in poche parole

Il riscaldamento globale o global warming è un fenomeno di cambiamento climatico del Pianeta e più precisamente indica l’innalzamento della temperatura terrestre verificatosi iniziando dal XIX secolo e tutt’ora in corso.

Le cause dell’innalzamento delle temperature sono da ricercare anche nell’aumento dei gas serra nell’atmosfera: aumento dovuto all’incremento delle emissioni nocive dovute all’industrializzazione repentina di molte aree della Terra.

I gas serra sono formati da anidride carbonica ovvero CO2, da metano e vapore acqueo, la prima causa del formarsi di grandi quantità di CO2 è da imputare allo sfruttamento di combustibili fossili e dalla deforestazione.

Il riscaldamento globale esercita il suo influsso determinando lo scioglimento dei ghiacciai, l’estensione dei deserti subtropicali e l’aumento dei livelli del mare.

Da quando è iniziato il riscaldamento globale

La temperatura media mondiale oggi si presenta più alta di 0,85° rispetto a quella rilevata alla fine del 1800. Gli ultimi 30 anni sono stati i caldi mai visti prima.

Gli esperti del clima hanno quindi sostenuto a livello mondiale la crescita di altri 2° rispetto alla temperatura dell’era preindustriale sia da considerarsi il limite oltre la quale è possibile che i mutamenti ambientali diventino pericolosi e potenzialmente catastrofici. Violenti fenomeni atmosferici modificheranno per sempre il Pianeta e saranno la conseguenza del cambiamento climatico ora in corso.

Qual è la causa principale del riscaldamento globale

La comunità scientifica internazionale asserisce di comune accordo che la prima causa del surriscaldamento del pianeta è da attribuire all’aumento dei gas serra e conseguente effetto serra: tutte cause legate all’inquinamento causato dalle attività dell’uomo.

Ma non solo, secondo l’IPCC, Intergovernmental Panel On Climate Change, questi sono solo alcuni dei fattori che contribuiscono in modo netto ad un aumento della temperatura globale. Si pensa che a livello globale i fattori antropici, ovvero causati dalle attività umane, siano le vere cause del surriscaldamento globale:

  • inquinamento atmosferico
  • eccessivo sfruttamento dei combustibili fossili
  • immissione di gas ad effetto serra nell’atmosfera
  • crescenti attività di deforestazione
  • allevamenti e agricoltura di tipo intensivo

E sono solo alcuni dei fattori che contribuiscono in modo netto ad un aumento della temperatura globale. Si pensa quindi a livello globale che i fattori antropici siano le vere cause del surriscaldamento globale.

Perché sono tutte attività responsabili dell’aumento della quantità di CO2 nell’atmosfera, uno dei gas serra che aumenta l’effetto serra e quindi la temperatura del pianeta.

Cosa è l’effetto serra

Il termine effetto serra fu introdotto nel 1827: si tratta di un fenomeno naturale che permette alla temperatura della terra di innalzarsi ad un livello superiore rispetto a quella che si avrebbe per equilibrio radioattivo.

Con l’inizio della rivoluzione industriale l’equilibrio è stato via via modificato a causa dell’aumentare dei gas presenti nell’atmosfera che quindi hanno creato una sorta di serra che, come tale, trattiene il calore.

Cosa sono i gas serra

Negli ultimi 200 anni la concentrazione di anidride carbonica è aumentata del 36% rispetto all’epoca preindustriale e il gas metano è aumentato del 148%, con conseguenze del tutto negative per l’ambiente e per la salubrità dell’aria.

I gas serra presenti in atmosfera sono i seguenti:

  • vapore acqueo (H2O) che compone il 50% dei gas serra, incide sull’effetto serra tra il 37% e il 70%;
  • anidride carbonica (CO2) responsabile dell’effetto serra in percentuale variabile tra il 9% e il 26%;
  • metano (CH4) che incide sull’effetto serra tra il 4% e il 9%;
  • ozono (O3) responsabile dell’effetto serra tra il 3% e il 7%.

Riscaldamento globale: deforestazione e allevamenti intensivi

I valori di anidride carbonica presenti ad oggi nell’atmosfera sono i più alti mai registrati: il motivo che ha portato a tale dispersione di Co2 è da attribuirsi sicuramente alla mano dell’uomo che ormai da secoli sta procedendo con lo sfruttamento intensivo del terreno e soprattutto con la deforestazione del Pianeta per scopi puramente economici.

Questo porta alla riduzione netta di alberi, unico elemento in grado di assorbire CO2.

Perché l’uomo insiste con la deforestazione

Perché l’agricoltura intensiva e l’allevamento intensivo produco molto. Lo sa bene la foresta amazzonica, che viene privata ogni anno di ettari ed ettari di alberi a favore di nuovi campi agricoli che sorgono sulle ceneri.

Altro motivo che induce alla deforestazione fin dall’inizio del 900 è la necessità di urbanizzare sempre più terreno.

Di pari passo aumenta anche la produzione di metano nell’atmosfera causata dal processo di fermentazione degli allevamenti intensivi.

Quali sono le cause naturali del riscaldamento globale

Scienziati di tutto il mondo sono d’accordo nel sostenere che il surriscaldamento è quasi totalmente dovuto all’opera dell’uomo, ma sono anche d’accordo nell’attribuire a cause naturale il progressivo cambiamento climatico.

Le cause naturali che comunque incidono in bassa percentuale sono:

  • variazioni nelle emissioni solari. Sembra che siano mutati gli effetti dei raggi solari sull’atmosfera
  • attività magnetica del sole che influenzerebbe le radiazioni cosmiche e la formazione delle nubi di condensa.

In merito a queste ipotesi si è parimenti espresso il Rapporto dell’IPCC che ha concluso evidenziando che gli aumenti climatici possono essere ricondotti a cause naturali solo per un 5%, il 95% resta responsabilità dell’uomo.

Le conseguenze del riscaldamento globale: la fine del mondo

Quali sono le conseguenze causate dall’effetto serra e dal surriscaldamento globale: sono conseguenze gravi che possono mettere al rischio l’intero ecosistema.
Tra le conseguenze a breve medio termine possiamo elencare

  • lo scioglimento dei ghiacciai artici
  • l’aumento del volume degli oceani
  • l’aumento di inondazioni ed esondazioni fluviali
  • episodi di siccità o di alluvioni
  • temperature anomale e ondate di calore con rischio per la salute
  • temperature alte e promiscuità animali selvaggi-uomo con diffusione di virus prima sconosciuti

Date le conseguenze imminenti si può ipotizzare che se non viene limitato il problema il riscaldamento globale porterà alla

  • estinzione della metà delle specie viventi, vegetali e animali,
  • la desertificazione di gran parte della superficie terrestre
  • mancanza di risorsa idrica per lunghi periodi.
riscaldamento globale
Una delle conseguenze più gravi del surriscaldamento climatico è lo scioglimento dei ghiacciai ai Poli

Riscaldamento globale quali sono le aree più colpite

In generale, tuttavia, quasi tutte le regioni del mondo mostrano cambiamenti importanti in almeno alcuni parametri climatici. Ma le regioni più sensibili ai cambiamenti climatici risultano essere secondo studi accertati:

  • Amazzonia
  • Sahel
  • Aree tropicali
  • Bacino del Mediterraneo

Nel Mediterraneo, area di nostro interesse, negli ultimi 50 anni la temperatura media estiva è cresciuta di circa un grado, sono aumentate le alluvioni, sono aumentate le onde di calore estive e l’acqua del mare è sempre più calda con ovvie ripercussioni sulla vita animale e vegetale..

Come contrastare il surriscaldamento del pianeta

Bisogna ridurre in modo drastico l’emissione di CO2, fermare la deforestazione, ridurre gli sprechi e diminuire l’utilizzo della plastica: sono questi gli obiettivi messi in agenda da tutti stati del mondo.

Grandi progetti sono finanziati dai Governi di tutto il mondo a favore della mobilità sostenibile, della green economy, dell’edilizia sostenibile, controllo di deforestazione, dell’agricoltura biologica, allevamenti meno intensivi….

Tutta la popolazione della Terra deve però cambiare stile di vita e aiutare con piccoli gesti quotidiani come la raccolta differenziata dei rifiuti e la salvaguardia dell’energia, luce gas e acqua.

Che cosa si sta facendo per frenare il riscaldamento globale?

Come siglato dall’Accordo di Parigi del 2015 da 197 paesi, bisogna contenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5° rispetto ai livelli preindustriali

I governi devono impegnarsi in azioni volte alla riduzione delle emissioni. E molti sono le azioni già in campo iniziando dagli eco-incentivi che ogni stato ha già pianificato.

Cosa possiamo fare tutti noi

Ma la vera differenza ancora una volta la faranno le persone: ognuno di noi può dare un contributo decisivo alla causa, adottando uno stile di vita più responsabile, iniziando dalle piccole cose di ogni giorno.

Ecco una lista di piccoli gesti quotidiani volti a limitare le emissioni di Co2.

  • Risparmiare energia elettrica. Spegnere sempre le luci anche i piccoli LED della TV o del caricabatteria o del pc. Utilizzare lampadine a basso consumo energetico: alcune aziende di energia le regalano a fronte del contratto. Inoltre utilizzare solo elettrodomestici in classe A.
  • Non riscaldare troppo gli ambienti domestici e di lavoro. Con l’uso del termostato regolare la temperatura negli ambienti in cui viviamo in modo che non superi i 19 gradi. Sono sufficienti per avere un adeguato tepore. Quasi metà dell’energia consumata per il riscaldamento o il condizionamento dell’aria si disperde a causa ad esempio dei filtri non puliti o del cattivo isolamento dell’ambiente indoor.
  • Isolare l’appartamento. Bisogna utilizzare serramenti e porte termoisolanti. Il bonus energia permette la sostituzione dei serramenti con agevolazioni fiscali ma anche lavori di isolamento delle facciate. Si potrà risparmiare fino al 70% di energia.
  • Passare all’energia pulita. Scegliere un fornitore di energia che produca da fonti pulite e rinnovabili. Inoltre se possibile installare privatamente pannelli solari e impianti di energia alternativa grazie anche agli incentivi fiscali previsti dallo Stato.
  • Fare la raccolta differenziata dei rifiuti. Si risparmia fino a 1 tonnellata di CO2 all’anno grazie al riciclo dei rifiuti: carta, vetro, lattine e plastica.
  • Fare compostaggio. Con i propri rifiuti organici se possibile fare compostaggio: si riduce così la quantità di rifiuti che invii alle discariche e si ottiene del terriccio per coltivare e fertilizzare l’orto. Circa il 3% delle emissioni dei gas serra sono rilasciate attraverso la decomposizione dei rifiuti biodegradabili. Va eseguito in maniera adeguata, seguendo alcuni consigli, mantenendo sempre l’ossigeno, altrimenti il compost rilascerà metano e cattivi odori.
  • Non sprecare la carta. La realizzazione di carta si sa deriva dall’utilizzo di alberi e quindi è causa anche se in parte di deforestazione. E quindi importante avere un uso consapevole della carta e scegliere prodotti di qualità che utilizzano alberi di foreste FSC controllate che valuta il ciclo sostenibile legno-carta. Meglio usare sempre carta riciclata e solo al bisogno.
  • Utilizzare mezzi di trasporto pubblici o collettivi. La mobilità sostenibile è un impegno che già hanno assunto molti paesi ma anche noi dobbiamo dimostrare nel nostro quotidiano. Infatti è consigliato l’uso di un metodo differente per spostarci: se possibile non utilizziamo la macchina per piccoli percorsi.
riscaldamento globale
Serve una nuova coscienza condivisa per affrontare davvero questo problema, che alla lunga avrà conseguenze disastrose

Le buone pratiche che possono dare una mano

Si può invece:

Se invece la tratta non lo consente cerchiamo di sostituire l’auto privata con

Ridurre i prodotti con imballaggio. Il mercato è saturo di prodotti con packaging a volte imponenti che non sono spesso necessari al prodotto stesso, ma vengono utilizzati imballi per puro scopo di marketing.

Cerchiamo di non acquistare prodotti la cui confezione è in plastica non riciclabile: per realizzarli vengono usati derivati del petrolio. Bisogna pretendere che le aziende modifichino la loro impronta sull’ambiente e convertano quindi il proprio imballaggio in uno più ecologico e riciclabile

  • Acquistare cibo a km 0. Per arrivare sulle nostre tavole a volte gli alimenti fanno migliaia di chilometri. Ma perché non abbiamo forse già tutto qui intorno a noi? Frutta, verdura, carne e pesce devono essere rigorosamente acquistati a km 0 e di stagione. Basta ai vezzi della alimentazione fuori stagione: la richiesta azzardata è la causa delle coltivazioni intensive che sono la principale motivazione di incendi boschivi e deforestazione. Quando gli alberi vengono bruciati o tagliati viene rilasciata nell’atmosfera l’anidride carbonica che contengono e in più la deforestazione contribuisce per il 20% alle emissioni Co2.
  • Alimentazione bio. Si consiglia inoltre di consumare prodotti biologici, non provenienti da coltivazioni o allevamenti industriali. Si può arrivare così a risparmiare tonnellate di biossido di carbonio. Inoltre ridurre quanto possibile il consumo di carne è un consiglio per la salute ma anche per il Pianeta: il metano è il secondo gas serra presente nell’aria e le mucche sono tra le più grandi produttrici di metano al mondo a causa delle semplici esalazioni.

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Giovanna Ferraresi

Giovanna Ferraresi  Siciliana di nascita e milanese di adozione, s'impegna con passione e voglia di imparare. Fino dal 2011 segue la sua attitudine, la scrittura. Lavora come web editor free lance per una casa editrice milanese specializzata in riviste tecniche di architettura e scrive di edilizia e architettura per 'Imprese Edili' e architetturaecosostenibile.it È appassionata di bioedilizia e architettura sostenibile. Anche oggi continua a tenersi aggiornata, non smettendo mai di ascoltare, guardare e imparare ed è esperta di bellezza naturale e autoproduzione cosmetica.

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