Cani

Tutto sul segugio italiano, dal carattere all’educazione

Ha un olfatto molto sviluppato ed è piuttosto veloce, dal carattere dolce ma indipendente

Il segugio italiano è uno dei più rinomati cani da caccia. Ecco tutto quello che c’è da sapere su questa razza dolce, ma molto sveglia e indipendente, ma anche piuttosto testardo.

Tutto sul segugio italiano, dal carattere all’educazione

Viene classificato tra i segugi e cani per pista di sangue, in grado cioè di individuare la sua preda seguendo le tracce lasciate sul terreno. Il suo olfatto fine e la velocità lo hanno reso un fedele compagno dell’uomo durante la stagione della caccia.

Per quanto si possa essere animalisti e contrari alla caccia, è doveroso sottolineare che allevare un segugio con l’intento di tenerlo chiuso in casa è uno sbaglio e, a suo modo, una forma di costrizione.
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Ogni cane ha la sua indole e la sua natura e quando si sceglie di acquistarne o salvarne uno dal canile, bisogna prima valutare quali siano le sue esigenze e poi accertarsi che possa fare al caso nostro.

Il nostro amico segugio è nato per la caccia, non per stare in casa e fare compagnia, per cui valutate bene prima di prenderne uno di questa razza.

La storia del segugio

Per rintracciare le origini di questa razza di cani dobbiamo tornare all’epoca dell’antico Egitto. Con molta probabilità i segugi arrivarono in Italia insieme ai Fenici. Non è un caso che sia presente in molte delle raffigurazioni geroglifiche giunte fino a noi.

Durante l’epoca rinascimentale la razza venne affinata e divenne in breve tempo uno dei cani più diffusi. Successivamente conobbe un periodo di decadenza, per poi arrivare agli inizi del ‘900 quando venne fortemente rivalutato.

segugio

Nel 1929 infatti venne redatto il primo standard della razza e nel 1989 l’ENCI distinse tra segugio a pelo raso e a pelo forte.

La razza del segugio italiano

Ci sono due razze diverse, che in realtà hanno poche differenze: la varietà a pelo raso e quella a pelo forte.

La diversità sta soprattutto nel mantello. In entrambi i casi i colori ammessi sono: nero focato con eventuale stella bianca sul petto oppure fulvo, nelle varie gradazioni.

In quest’ultimo caso la stella bianca può essere presente su petto, collo, piedi, metacarpi, metatarsi e punta della coda.

Segugio a pelo raso

Nel segugio a pelo raso il mantello è lucido, con pelo denso e fitto. Caratteristiche fisiche ammesse dallo standard sono:

  • Colore: rosso, nero focato, fulvo
  • Mantello: con marcature, con due o tre colori, di colore uniforme
  • Pelo: liscio, denso e naturalmente corto

segugio italiano

Segugio a pelo forte

Di norma il segugio a pelo forte è più grande di qualche centimetro e caratterialmente è molto più calmo. Il pelo è ruvido su tutto il corpo, ad eccezione della testa e degli arti, e generalmente non più lungo di 5 cm è la  caratteristica che lo differenzia dal segugio a pelo raso.

Lo standard ammette:

  • Colore: fulvo uniforme e nero focato
  • Mantello: tollerato il bianco su muso, cranio, petto e zampe, colore uniforme o bicolore
  • Pelo: ruvido, denso e naturalmente ispido

segugio italiano

L’aspetto del segugio

Questo cane ha un’altezza al garrese tra 52 e 60 cm nel maschio e 50- 58 cm nella femmina. Il peso invece è di 20- 28 kg per i maschi e 18 -26 kg nelle femmine. Il tartufo è nero e molto grande, occhi scuri, mascelle robuste, orecchie triangolari e pendenti.

L’espressione della sua faccia è molto dolce, a tratti sembra un po’ malinconica, e questo attira molto i bambini. Il corpo è sempre asciutto, muscoloso ma senza forme evidenti.

La pelle è molto sottile e fine. La testa sembra ricordare la forma ovale, mentre la coda è molto sottile ed ha un’attaccatura alta.

Il carattere del segugio

Questo cane viene utilizzato per la caccia ed è quindi abituato a gironzolare per ore. Molto diffuso nelle zone appenniniche, delle Alpi e nella Pianura Padana, è comunque adatto a cacciare in ogni tipologia di terreno. Generalmente le sue prede sono le lepri e i cinghiali, ma può cacciare anche altri animali.

Necessita di un buon addestramento sin da piccolo, così da poter lavorare anche in compagnia di altri cani. Difatti tende ad essere abbastanza solitario e indipendente.

Non è un cane da compagnia e mal si adatta a vivere in appartamento. Ha bisogno di correre ed esplorare l’ambiente. Chiuderlo in casa significherebbe punirlo ad uno stile di vita non idoneo alla sua natura. Abbaia molto ed ha un timbro molto squillante. Inoltre ha l’istinto del cacciatore e la tendenza a scappare alla ricerca di potenziali prede.

segugio

Possiamo definirlo un cane adatto alle famiglie, essendo molto docile e non dando mai problemi. Tuttavia è poco espansivo e non molto affettuoso con i bambini.

L’aggressività non rientra nel suo carattere, è pacifico anche con gli altri cani. A volte viene impiegato anche come cane da tartufo.

Segugio: le cure 

Si tratta di cani a basso mantenimento, poco costosi nelle cure perchè non hanno necessità di toilette professionale e mangiano poco.

È dunque fondamentale curare l’alimentazione del cane, con prodotti di alta qualità, dal momento che ha bisogno di molte energie durante la stagione della caccia.

È un cane robusto, sano e senza problemi congeniti, ed è anche piuttosto longevo (arriva tranquillamente a 14 anni), va solo adeguatamente protetto dalle pulci e contro le zecche.

segugio

Un pasto tipico dovrebbe essere costituito da 150 gr di riso, 300 gr di carne e verdure cotte. Vive all’incirca 12-13 anni.

Segugio: l’allevamento

Per quanto si possa essere animalisti e contrari alla caccia, è doveroso sottolineare che allevare un segugio con l’intento di tenerlo chiuso in casa è uno sbaglio e, a suo modo, una forma di costrizione.

Ogni cane ha la sua indole e la sua natura e quando si sceglie di acquistarne o salvarne uno dal canile, bisogna prima valutare quali siano le sue esigenze e poi accertarsi che possa fare al caso nostro.

Il nostro amico segugio è nato per la caccia, non per stare in casa e fare compagnia, per cui valutate bene prima di prenderne uno di questa razza.

Consultate sul sito dell’ENCI quali sono gli allevatori certificati sparsi per ogni regione d’Italia.  Questo è sicuramente il primo passo per assicurarsi un cane in regola e dotato di pedigree.

Quanto costa un cucciolo di Segugio Italiano

Il prezzo varia molto in base alla zona, generalmente si parte dai 700 euro.

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Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

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