Il semicupio è il recipiente simile ad una vasca da bagno dove è possibile immergersi stando seduti e indica anche il trattamento benefico che si fa proprio rimanendo immersi con il bacino in questo tipo di vasca.
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La vasca semicupio veniva utilizzata all’epoca dei nostri nonni. Di forma circolare, un po’ più piccola della vasca da bagno è maneggevole e si può spostare. I nostri nonni la riempivano con l’acqua del pozzo riscaldata e ci facevano il bagno. Magari tutta la famiglia uno dopo l’altro!
Oggi è quasi sconosciuto, al suo posto il mercato propone le vasche per anziani utilizzate per chi si muove a fatica fuori e dentro da una vasca classica.
La vasca per semicupio viene poi utilizzata in centri spa o termali per i bagni dal tanti benefici per la salute.
La parola semicupio deriva dal latino semi-cupium, dove cupium indica il recipiente. Di forma circolare, più piccolo della vasca e con una spalliera. Si utilizza immergendo il bacino e restando a bagno seduti, gambe e braccia fuori. Era un oggetto movibile realizzato per lo più in alluminio, oggi invece la vasca per anziani ha preso il suo posto.
Utilizzare il semicupio è una pratica antica tramandata dalla saggezza popolare, utilizzato nei primi del ‘900 ed ancora oggi considerato un valido rimedio naturale per curare alcuni disturbi della zona perineale.
Viene utilizzato con acqua ferma o corrente, con calda, tiepida o fredda, e con l’aggiunta di oli essenziali o senza nulla. Serve a curare vari disturbi fisici tipici delle zone intime:
Oltre a curare disturbi di carattere ginecologico, il semicupio è consigliato per chi soffre di:
La vasca viene riempita di acqua (calda, tiepida o fredda a seconda della necessità ) e ci si immerge il bacino. Restano fuori le gambe, il tronco e le braccia. Si rimane in ammollo dai 15 ai 20 minuti.
Per alleviare il disturbo delle emorroidi esterne va eseguito con acqua tiepida. Può essere un buon aiuto e un valido alleato grazie alla detersione della zona perineale.
Fate attenzione alla temperatura dell’acqua, che non deve essere troppo calda, per evitare che i sintomi si aggravino.
Il semicupio in acqua fredda è un rimedio immediato e molto valido in caso di congestione nasale causata da raffreddore da fieno.
In acqua freddissima è un rimedio naturale contro l’inestetismo della cellulite. Va praticato con costanza per dieci minuti al giorno.
Si può fare nel bidet o utilizzando una bacinella: restate in ammollo e sciacquate continuamente, utilizzando un piccolo asciugamano, con l’acqua fredda i gangli linfatici dell’inguine.
Il semicupio dipende da quale è la patologia e perché si fa questo trattamento. Ce ne sono diverse varianti e ognuna aiuta disturbi specifici.
Può essere fatto con acqua fredda, tiepida o calda, oppure utilizzando due vasche alternando l’ammollo a freddo e caldo.
Utilizzate il semicupio con acqua fredda risulta utile nei casi di:
Il semicupio con acqua fredda è utile in generale per riattivare la circolazione locale della zona pelvica, aumentando il tono dei tessuti. Ideale in caso di infiammazioni genitali, come la candida, o in caso di pesantezza e gambe gonfie e flebite, perché migliora il circolo venoso degli arti inferiori.
Sembra essere efficace anche nei casi di enuresi infantile (fare pipì a letto), nella congestione nasale, in casi di costipazione e nell’eiaculazione precoce. Il semicupio ha anche un effetto sul sistema nervoso:
Bisogna immergersi con il bacino in acqua fredda ogni sera per circa 5 minuti, per cicli di una settimana. Può essere usato il bidet o una bacinella o la vasca da bagno con poca acqua .
Effettuare questi bagni lontano dai pasti.
Eseguito caldo prevede dei tempi più lunghi: in genere 15 minuti di ammollo. È utile nella cura di alcuni disturbi come:
L’immersione in acqua calda svolge anche un’azione sedativa ed antispastica ed è in grado di attenuare i dolori acuti.
Con acqua tiepida si pratica restando in ammollo circa 15 minuti. Svolge un’azione calmante ed è consigliata nel trattamento di:
Molto diffusa la pratica alternata, che consiste nell’eseguire l’ammollo alternando acqua fredda con acqua calda. Questo trattamento sembra essere utile per limitare:
Si utilizzano due vasche: una verrà riempita con acqua fredda e una con acqua molto calda. Prima si procede con l’immersione in acqua calda per circa 5 minuti e subito dopo si entra nell’acqua fredda per 30 secondi.
Il passaggio caldo-freddo va ripetuto almeno 4 volte. Si può fare anche immergendo i soli piedi.
Si può fare con l’acqua del rubinetto. Però, per aumentarne i benefici e anche il benessere psico-fisico di chi lo fa, si possono aggiungere alcuni ingredienti naturali che ne accelerano le proprietà.
È il caso del sale grosso, del sale di Epsom e dell’olio essenziale. Se si vogliono usare prodotti farmaceutici è meglio rivolgersi ad un medico.
Aggiungere anche solo del sale all’acqua fa comunque bene, qualsiasi sia il motivo del trattamento. Non ha quindi controindicazioni.
Per risolvere infezioni vaginali si consiglia di sciogliere nell’acqua calda 50 gr di sale e 120 ml di aceto. Poi l’acqua si porta a una temperatura tiepida e ci si immerge per qualche minuto.
Il cosiddetto sale di Epsom, noto anche come sale inglese, è una sostanza a base di solfato di magnesio. È un vero toccasana nel bagno per tanti piccoli disturbi come ad esempio le emorroidi, oppure i traumi tissutali come quelli causati dal parto. Per un semicupio per curare problemi intimi servono:
Preparazione. Aggiungete all’acqua i sali, il bicarbonato di sodio, l’amamelide, l’olio di oliva e gli oli essenziali: il risultato è un bagno miracoloso.
Aggiungere alcuni oli essenziali all’acqua del semicupio permette di aumentare le capacità benefiche di questo bagno.
Si consiglia si aggiungere l’olio essenziale che possa favorire la cura del disturbo che stiamo combattendo, ad esempio:
Questo trattamento non ha particolari controindicazioni, però bisogna prendere alcuni accorgimenti e nel caso di condizioni di salute particolari, ad esempio nel caso di malattie cardiache o ipertensione, non esitate a chiedere al vostro medico.
Questa pratica è comunque sconsigliata nel caso di ferite non ancora rimarginate, per esempio dopo un’operazione chirurgica.
Altri consigli da praticare sono:
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