Piante e fiori

Stella alpina: è possibile coltivarla?

Scopriamo la sua leggenda e di quali cure hanno bisogno gli ibridi che si trovano nei vivai

La stella alpina è la regina dei fiori di montagna, difficile da scovare ma di una bellezza rara. Analizziamone le caratteristiche e vediamo come coltivare le specie da vivaio nei nostri giardini, ricordando che stiamo parlando di una pianta protetta.

Stella alpina: è possibile coltivarla?

Stella alpina: caratteristiche

La stella alpina (in tedesco Edelweiss) è una specie protetta di montagna, che troviamo sulle Alpi e sull’Appennino, ma anche sui Pirenei e sull’Himalaya. Cresce ad un’altezza compresa tra i 1.500 e i 3.000 metri di quota. Era chiamata in origine Leontopodium (che significa piede di leone, a cui si associava la sua forma). La pianta raggiunge i 15-20 cm di altezza ed è del tipo perenne. Appartiene alla famiglia delle Asteraceae.

Fiorisce nei mesi estivi, producendo fiori composti da un numero di minimo 2 a massimo 10 capolini, di colore giallognolo e verdastro. Lo stelo è eretto.

Quelle che vengono scambiate per petali sono in realtà le foglie, carnose, lanceolate, bianche e coperte da una sottile peluria argentata che le protegge dal freddo. Ogni fiore contiene da 9 a 12 foglie che nell’insieme ricreano quella particolare forma a stella.

La stella alpina è una specie protetta

Generalmente questo fiore predilige luoghi rocciosi e alti pascoli, difficili anche da raggiungere.

Proprio questo ha incrementato negli anni la curiosità degli appassionati di botanica, finendo con il causarne il rischio di estinzione. Oggi viene quindi considerata come specie protetta.

stella alpina specie protetta
La stella alpina è una specie in via d’estinzione

Stella alpina: coltivazione

Partiamo da un presupposto fondamentale, la stella alpina essendo appunto una pianta protetta, non va assolutamente sradicata dal suo habitat naturale. Oltre a commettere un illecito, non riuscirete comunque a garantirne la sopravvivenza in quanto richiede specifiche caratteristiche ambientali.

Se volete coltivarla nel vostro giardino potete acquistarne delle specie in vivai specializzati, dove avranno già avuto modo di adattarsi. Si tratta di ibridi che vengono riprodotti per vivere in zone dalle temperature decisamente più miti. Oppure comprando i semi.

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Ecco quindi come procedere per la coltivazione domestica della stella alpina.

Terreno e posizione

Se volete sistemarla in piena terra, scegliete un terreno ben drenato, unito a sabbia e ghiaia. Se invece avete un giardino roccioso, potete piantarla direttamente lì.

Posizionate la stella alpina in un luogo luminoso, ma al riparo dalle piogge dirette. Questo fiore tollera le basse temperature invernali e le gelate, quindi non necessita di essere riparato con l’arrivo della brutta stagione.
Se vivete in zone calde, fate attenzione a scegliere un luogo semi-ombreggiato per metà parte della giornata.

Irrigazione

La pianta teme i ristagni idrici, quindi saranno sufficienti un paio di annaffiature alla settimana.

Quando la parte aerea cadrà in autunno, non fate l’errore di estirpare la pianta perché a primavera tornerà a germogliare. In questo periodo potete diradare le irrigazioni.

Concimazione

A primavera versate del concime granulare a lenta cessione per coprire buona parte del periodo vegetativo. Con l’arrivo della stagione autunnale potete mescolare della calce al terreno, di modo da aiutare il processo di rinascita nell’annata seguente.

Moltiplicazione

Per la moltiplicazione della stella alpina si procede con la semina a primavera, sistemando i semi in un apposito semenzaio. Lì andremo a preparare un terriccio composto da sabbia e torba.

Lasciamo il semenzaio in un luogo luminoso e con l’arrivo dei primi germogli si procede con lo spostamento delle piantine nei vasi o nel giardino. Bisognerà attendere almeno un paio di anni per vedere spuntare i primi fiorellini.

Potatura

Questa non è una pianta che richiede interventi di potatura, basta limitarsi ad eliminare i fiori e le foglie secche.

Parassiti e malattie

Pur essendo abbastanza rustica, potrebbe subire l’attacco degli afidi. Inoltre risente degli eccessi di acqua, causa del marciume radicale.

Coltivazione in vaso

Se preferite coltivare la stella alpina in vaso dovrete avere qualche accortezza in più.

Innanzitutto scegliete un vaso in plastica dal diametro di circa 20 cm. Ogni anno, a primavera, rinvasatela in un contenitore leggermente più grande, almeno per i primi 3 anni. In questi passaggi non rompete mai la zolla di terreno che avvolge le radici.

Poi potete rinvasare ogni paio d’anni se serve. Irrigate sempre con moderazione, accertandovi sempre che il terreno sia asciutto.

Proprietà della stella alpina

Questo fiore, oltre ad avere un elevato valore ornamentale, possiede numerose proprietà ed è usato in fitoterapia. Difatti è ricca di sali minerali, tannini, flavonoidi e fitosteroli.

Agisce come antiossidante ed esercita un’azione astringente sulla pelle. Proprio per questo spesso ne ritroviamo i suoi componenti essenziali nei cosmetici idratanti e anti-età. Aiuta anche a tenere a bada i raggi ultravioletti.

Nella medicina tradizionale aiuta ad alleviare i reumatismi e i sintomi della tosse. Inoltre è uno dei più potenti antinfiammatori naturali e un buon antibatterico.

Curiosità

I fiori spesso vengono fatti essiccare per creare composizioni e quadretti. Basta raccoglierli e lasciarli nella carta assorbente. Conserveranno tutto il loro splendore.

stella alpina
La stella alpina è una pianta protetta e non va assolutamente sradicata dal suo habitat naturale.

Leggenda sulla stella alpina

La leggenda vuole che un tempo visse una bella fanciulla, desiderata ma molti ma rimasta sempre sola, tanto da morire zitella. Alla sua morte venne trasformata in un fiore, talmente bello quanto prezioso e inavvicinabile, per l’appunto la stella alpina.

Significato del fiore

Questa pianta sta a simboleggiare interesse verso la persona amata, ma è anche sinonimo di purezza nel linguaggio dei fiori.

Altri fiori da coltivare

Ecco altre guide per coltivare splendidi fiori che sbocciano in estate:

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Alessia Fistola

Nata in Abruzzo nel 1982, si trasferisce a Roma per conseguire una laurea e un master in psicologia, ma dopo una decina d'anni rientra nel suo piccolo paese ai piedi della Majella, fuggendo dalla vita metropolitana. Attualmente coniuga l'attività di psicologa libero professionista con la passione per la scrittura, un hobby coltivato sin dalle scuole superiori. Collabora con la redazione di Tuttogreen dal 2011, cura un blog personale di taglio psicologico e scrive articoli per un mensile locale. Nel tempo libero ama passeggiare nei boschi e visitare i piccoli borghi, riscoprendo le antiche tradizioni d'un tempo.

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