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Stevia: un dolcificante naturale che è una valida alternativa allo zucchero

Consigliata in diverse diete e ricca di proprietà

Conoscete la stevia? In questo articolo, scopriremo come coltivarla in casa e quali sono le proprietà di questa pianta perenne dal potere dolcificante, diventata popolare in questi ultimi anni come valida alternativa allo zucchero nelle diete per chi soffre di diabete, obesità o ipertensione.

Stevia: un dolcificante naturale che è una valida alternativa allo zucchero

Cos’è la stevia

La stevia è una pianta perenne della famiglia delle Asteraceae. Originaria del Sud America, esiste in oltre 150 diverse varietà, ma quella che viene comunemente utilizzata come dolcificante è la Stevia rebaudiana Bertoni. 

Il primo uso risale ad una popolazione indigena che la utilizzava per addolcire un infuso amarognolo, dal potere eccitante. Venne descritta per la prima volta dal botanico Moises Santiago Bertoni, ma fu il chimico Rebaudi ad elencarne le caratteristiche chimiche.

SCOPRI: Le alternative naturali allo zucchero

Stevia coltivazione pianta

La stevia è una pianta che non ama molto il gelo. Produce fiori bianchi molto piccoli e foglie verdi, l’altezza non supera mai il metro. Si coltiva in abbondanza nell’America del Sud, in Cina, Thailandia e Israele.

È possibile coltivarla anche nelle nostre zone, ma solo in qualità di pianta semi-perenne, dal momento che non sopravvive all’inverno.

Per coltivarla, scegliete un vaso abbastanza grande e piantate i semini a primavera. Ricordatevi di mantenere il terriccio sempre umido per vedere spuntare i primi germogli dopo qualche settimana. In casa va posta accanto a finestre soleggiate e d’estate può essere lasciata all’esterno. Durante la stagione fredda bisognerebbe coltivarla in casa al caldo.

stevia coltivazione
La stevia si può coltivare in casa

Stevia proprietà

Le proprietà della stevia sono da rintracciarsi nei suoi principi attivi: la stevioside, la dulcoside A, il rebaudioside A e il rebaudioside C. Il potere edulcorante deriva però solo dalla stevioside e dal rebaudioside A, che vengono estratti per lo più dalle foglie essiccate, dove la concentrazione è molto alta.

Si stima che abbia un potere dolcificante superiore a 150-300 volte lo zucchero. Per questo i diabetici ne possono consumare in quantità senza rischiare per la loro salute. L’aspetto più interessante è la totale assenza di calorie, motivo che ne ha determinato il boom di vendite in sostituzione dei comuni dolcificanti.

Questa pianta inoltre è ricca di vitamine, manganese, ferro e flavonoidi.

stevia
Il potere dolcificante si concentra nelle foglie

Stevia benefici

Sono numerosi i benefici per il nostro organismo derivanti dal consumo di stevia. Secondo alcuni studi sperimentali, aiuta a combattere l‘ipertensione, a tenere a bada il diabete e l’obesità. Non solo non produce un aumento di zuccheri nel sangue, ma riduce il diabete in maniera attiva, intervenendo sulla produzione di insulina, l’ormone coinvolto nella regolazione del glucosio.

È un valido aiuto contro acne, rughe, pelle disidratata e inestetismi, grazie all’alta concentrazione di flavonoidi e antiossidanti. Ha inoltre proprietà antinfiammatorie, antifungine e antitumorali.

Un abuso potrebbe avere effetti lassativi e produrre ipotensione. Per questo motivo la dose giornaliera raccomandata deve essere inferiore a 4 mg per peso corporeo.

stevia proprietà
La stevia ha numerose proprietà per il nostro corpo

Stevia utilizzi

La stevia oggi è disponibile in commercio sotto diversi formati: compresse, polvere, infuso, foglie essiccate o fresche, estratto. Questo zucchero, al contrario degli altri, non fermenta e riesce a resistere anche ad alte temperature senza perdere i suoi principi attivi.

Viene spesso consigliata a chi sta seguendo una dieta ipocalorica o ipoglicemica. Molti ne masticano una sola foglia fresca per combattere la voglia di dolce o spezzare la fame.

Per utilizzarla essiccata, si può far seccare qualche rametto a testa in giù e poi tritare le foglie fino ad ottenere una polverina. Va utilizzata tenendo conto del suo particolare retrogusto simile alla liquirizia.

Alcuni esperti hanno sollevato dubbi rispetto alla possibilità che la stevia sia cancerogena. Ad oggi la questione è abbastanza controversa e non chiara. In ogni caso, sono sempre gli eccessi a determinare controindicazioni.

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Estratto liquido di stevia: ricetta

Se volete provare a preparare l’estratto liquido di stevia, bastano pochi passaggi per avere in casa un prodotto naturale.

Ecco gli ingredienti per 200 gr di estratto:

  • 1 l di alcool a 95°
  • 350 ml d’acqua
  • 350 gr di foglie fresche di stevia

Procedimento: lasciate le foglie fresche a macerare nell’alcool per 15 giorni. Trascorso questo periodo, filtrate e poi aggiungete l’acqua. Mettete il tutto in una pentola a fuoco lento, di modo che l’alcool evapori completamente. Poi aspettate che giunga a bollore di modo da ottenere un liquido concentrato, simile allo sciroppo. Il potere dolcificante sarà maggiore in base al grado di concentrazione.

Approfondimenti consigliati

Ecco tutte le sostanze dolcificanti alternative allo zucchero:

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Ultimo aggiornamento il 17 Marzo 2023 da Rossella Vignoli

Alessia Fistola

Nata in Abruzzo nel 1982, si trasferisce a Roma per conseguire una laurea e un master in psicologia, ma dopo una decina d'anni rientra nel suo piccolo paese ai piedi della Majella, fuggendo dalla vita metropolitana. Attualmente coniuga l'attività di psicologa libero professionista con la passione per la scrittura, un hobby coltivato sin dalle scuole superiori. Collabora con la redazione di Tuttogreen dal 2011, cura un blog personale di taglio psicologico e scrive articoli per un mensile locale. Nel tempo libero ama passeggiare nei boschi e visitare i piccoli borghi, riscoprendo le antiche tradizioni d'un tempo.

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Un commento

  1. Se io devo fare un dolce (di circa 7/8 fette) che prevede 100 gr di zucchero usando il comparatore dovrei usare 40 gr di Stevia ca.
    Avendo letto sopra che sono consentiti solo 4 mg al di significa che non posso mangiare neanche una fetta altrimenti incorro negli effetti collaterali lassativi?

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