Orto e giardino

Verderame, il fungicida che protegge le piante ornamentali, da frutto e da orto

Scopriamo insieme i vari tipi, quando e come usarlo, se è tossico e dove comprarlo

Termine ben noto in agricoltura, il verderame è un anticrittogamico a base di rame, ossia un fungicida rameico. Serve per combattere e prevenire le infezioni di funghi, dannose sia per la crescita che per lo sviluppo delle piante ornamentali, da frutto e da orto.

Verderame, il fungicida che protegge le piante ornamentali, da frutto e da orto

In base al prodotto utilizzato, la sua composizione cambia.

Verderame, cos’è

Si tratta di un fungicida a base di rame che può avere composizioni differenti.

Il rame contenuto in ognuna di queste formulazioni ha la capacità di interferire con le cellule dei funghi provocandone la distruzione e prevenendone la formazione.

Il verderame è impiegato soprattutto per proteggere viti, ulivi, agrumi, barbabietole e, in senso più ampio, nella floricoltura. Riesce infatti a prevenire le batteriosi e le micosi causate da una specifica classe di funghi (le Peronosporales).

Il rame è l’elemento di base comune a tutti i tipi di verderame, a variare sono poi gli aggregati molecolari.

Tipologie di verderame

Con il termine verderame possono essere indicati:

  • La poltiglia bordolese
  • Gli ossicloruri di rame
  • L’idrossido di rame

Analizziamoli più nello specifico.

Poltiglia bordolese

Il tipo di verderame più diffuso. Si ottiene neutralizzando il solfato rameico (sale puro di rame) con idrossido di calcio Ca(OH)2. Si presenta color azzurrognolo. Può essere preparato a casa.

Ossicloruri di rame

Combinazioni idrate di ossido rameico e un cloruro. Il caso specifico del verderame è a base di cloruro rameico (ossicloruro tetrarameico o ossicloruro di rame e calcio).

Idrossido di rame

Viene venduto già stabilizzato con carbonato di rame. Ha colore azzurrognolo-verdastro.

Verderame, a cosa serve

Il rame, interferendo con la respirazione cellulare dei funghi, è considerato un fungicida ad ampio spettro. In agricoltura viene impiegato a scopo preventivo.

Funziona per contatto fogliare ed è efficace per combattere sia le malattie fungine sia alcune batteriosi.

Alcune malattie che il verderame cura e previene sono:

  • la bolla del pesco, dell’albicocco e di altre drupacee
  • l’occhio di pavone e la rogna dell’olivo
  • il mal secco e la gommosi degli agrumi
  • la peronospora della vite
  • malattie fungine varie (ticchiolatura, ruggine, alternariosi, antracnosi…) che possono attaccare sia le piante dell’orto (zucchina, peperoni, melanzane…) che quelle ornamentali (geranio, sundevilla..)

Quando usare il verderame

Se ne consiglia l’uso in autunno e in inverno, quando le piante sono in riposo vegetativo.
In linea generale, qualsiasi prodotto chimico per l’agricoltura andrebbe utilizzato con temperature non molto alte, dal momento che sole e caldo possono solo peggiorare la situazione.
Su melo, olivo, e vite, è possibile replicare il trattamento – a dosi moderate – in primavera.

Si può usare praticamente su tutti i tipi di piante, purché venga irrorato all’aperto, per evitare eventuali macchie negli ambienti chiusi.

In che formulazioni si trova

Il verderame è venduto sotto formulazioni differenti.

  • Polvere, la formulazione più classica. Da dosare e miscelare con la quantità d’acqua indicata in etichetta. Ha un’azione più lenta
  • Granuli idrodispersibili, dall’azione più rapida
  • Liquido, da diluire in acqua prima dell’uso

verderame

Verderame, dosi

Il dosaggio è una questione assai delicata. Il rischio di fare danni è alto.

Controllate le indicazioni riportate sulla confezione del prodotto acquistato e seguitele scrupolosamente. Sia in termini di dosaggio, tempi (intervallo fra varie somministrazioni) e modalità di distribuzione.
Se nel vostro giardino ci sono varie tipologie di piante e, per ognuna di queste, la casa produttrice suggerisce dosaggi differenti a seconda della pianta su cui utilizzare il prodotto, scegliete sempre la minore quantità possibile di prodotto da sciogliere in acqua.

Preparazione

Pesare con precisione la quantità di prodotto ed iniziare a miscelarla con circa 100 ml di acqua. Quando il prodotto è ben sciolto, aggiungete liquidi fino alla corretta quantità.

Per regolarvi potete usare come unità di misura cucchiaini, tazze e tazzine, ma per una misurazione davvero precisa, procuratevi dei misurini (di quelli che si utilizzano anche in cucina) da 5 g, 25 g, 125 g, 250g.

Tossicità del verderame

Il rame è un metallo pesante che, accumulandosi nel suolo (soprattutto se acido), provoca la morte della microfauna terricola (es. lombrichi). Ad alte concentrazioni può inoltre provocare danni agli insetti utili come coccinellidi, imenotteri, acari fitoseidi….
Non è invece tossico per le api.
Nuoce ai pesci e ai mammiferi.
Allo stato puro è fitotossico per la maggior parte delle piante.

Dosi consigliate dall’Unione Europea

Oltre ai danni sopracitati, il rame usato come antiparassitario, assorbito dal terreno, può raggiungere e inquinare le falde acquifere, con conseguenti gravi rischi ambientali e altrettanto gravi danni per la salute dell’uomo.

Per tutte queste ragioni l’Unione Europea ha stabilito che il massimo impiego di verderame non deve superare i 3 kg/ha/anno.

Tempi di abbattimento del verderame

Per molti tipi di ortaggi come ad esempio pomodoro, patata, melanzana, tutti gli ortaggi a radice in genere, nonché la fragola, il verderame ha tempi di carenza entro i 3 giorni. Quando unito ad altri prodotti (fungicidi e insetticidi) si deve rispettare il tempo di abbattimento più lungo indicato sulla confezione.

Consigli per il trattamento a spruzzo

  • È preferibile eseguire i trattamenti con il verderame a scopo preventivo con temperature ambientali miti
  • Utilizzare attrezzature idonee per ottimizzarne l’efficacia e ridurne lo spreco
  • Regolare il getto per nebulizzare in maniera omogenea garantendo una buona copertura
  • Fare uso di ugelli antideriva per evitare il gocciolamento del liquido sulle foglie e la caduta a terra
  • Eseguire i trattamenti la mattina presto, meglio se in giornate non ventose
  • Proteggere occhi e mani con occhiali specifici e guanti da giardinaggio

Verderame, dove si compra

Il verderame si trova facilmente in qualsiasi consorzio agrario, nei garden center e, ovviamente online.

Chi deve eseguire grossi trattamenti anticrittogamici, può risparmiare acquistando il solfato di rame (che non può essere usato puro) e produrre in casa il verderame.

Verderame fatto in casa

Preparare la poltiglia bordolese in casa è semplice e richiede davvero poco tempo.

Vediamo tutti i passaggi da seguire:

  1. Procuratevi del solfato di rame pentaidrato e della calce in polvere
  2. Preparare una soluzione con acqua attenendosi alle dosi consigliate che variano in relazione alla purezza del solfato rameico. Di solito il rapporto è di 5 grammi di solfato + 3 grammi di calce per 1 litro di acqua

Accortezze da sapere

Dalla quantità di calce deriva il livello di acidità del composto.
Per una soluzione basica basta aumentare la dose di calce, per una soluzione neutra diminuirla, mentre per una soluzione acida diminuire ulteriormente la calce.

La velocità di miscelazione è molto importante.

Controindicazioni e avvertenze

  • Sugli alberi privi di foglie è meglio effettuare i trattamenti in inverno
  • In presenza di tante foglie (che sono gli organi che assorbono effettivamente il metallo) è bene attenersi ai bassi dosaggi
  • Pesco e susino non sopportano i trattamenti primaverili
  • Mai eseguire i trattamenti sotto il sole e in giornate particolarmente calde, poiché il calore potenzia l’effetto fitotossico

Storia del verderame

Fu il botanico e fitopatologo francese Pierre Marie Alexis Millardet, responsabile della protezione dei vigneti di Bordeaux, a scoprire nel XIX secolo le proprietà anticrittogamiche ed antiparassitarie della Poltiglia Bordolese.

Altre risorse utili

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Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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