Termine ben noto in agricoltura, il verderame è un anticrittogamico a base di rame, ossia un fungicida rameico. Serve per combattere e prevenire le infezioni di funghi, dannose sia per la crescita che per lo sviluppo delle piante ornamentali, da frutto e da orto.
In base al prodotto utilizzato, la sua composizione cambia.
Contenuti
Si tratta di un fungicida a base di rame che può avere composizioni differenti.
Il rame contenuto in ognuna di queste formulazioni ha la capacità di interferire con le cellule dei funghi provocandone la distruzione e prevenendone la formazione.
Il verderame è impiegato soprattutto per proteggere viti, ulivi, agrumi, barbabietole e, in senso più ampio, nella floricoltura. Riesce infatti a prevenire le batteriosi e le micosi causate da una specifica classe di funghi (le Peronosporales).
Il rame è l’elemento di base comune a tutti i tipi di verderame, a variare sono poi gli aggregati molecolari.
Con il termine verderame possono essere indicati:
Analizziamoli più nello specifico.
Il tipo di verderame più diffuso. Si ottiene neutralizzando il solfato rameico (sale puro di rame) con idrossido di calcio Ca(OH)2. Si presenta color azzurrognolo. Può essere preparato a casa.
Combinazioni idrate di ossido rameico e un cloruro. Il caso specifico del verderame è a base di cloruro rameico (ossicloruro tetrarameico o ossicloruro di rame e calcio).
Viene venduto già stabilizzato con carbonato di rame. Ha colore azzurrognolo-verdastro.
Il rame, interferendo con la respirazione cellulare dei funghi, è considerato un fungicida ad ampio spettro. In agricoltura viene impiegato a scopo preventivo.
Funziona per contatto fogliare ed è efficace per combattere sia le malattie fungine sia alcune batteriosi.
Alcune malattie che il verderame cura e previene sono:
Se ne consiglia l’uso in autunno e in inverno, quando le piante sono in riposo vegetativo.
In linea generale, qualsiasi prodotto chimico per l’agricoltura andrebbe utilizzato con temperature non molto alte, dal momento che sole e caldo possono solo peggiorare la situazione.
Su melo, olivo, e vite, è possibile replicare il trattamento – a dosi moderate – in primavera.
Si può usare praticamente su tutti i tipi di piante, purché venga irrorato all’aperto, per evitare eventuali macchie negli ambienti chiusi.
Il verderame è venduto sotto formulazioni differenti.
Il dosaggio è una questione assai delicata. Il rischio di fare danni è alto.
Controllate le indicazioni riportate sulla confezione del prodotto acquistato e seguitele scrupolosamente. Sia in termini di dosaggio, tempi (intervallo fra varie somministrazioni) e modalità di distribuzione.
Se nel vostro giardino ci sono varie tipologie di piante e, per ognuna di queste, la casa produttrice suggerisce dosaggi differenti a seconda della pianta su cui utilizzare il prodotto, scegliete sempre la minore quantità possibile di prodotto da sciogliere in acqua.
Pesare con precisione la quantità di prodotto ed iniziare a miscelarla con circa 100 ml di acqua. Quando il prodotto è ben sciolto, aggiungete liquidi fino alla corretta quantità.
Per regolarvi potete usare come unità di misura cucchiaini, tazze e tazzine, ma per una misurazione davvero precisa, procuratevi dei misurini (di quelli che si utilizzano anche in cucina) da 5 g, 25 g, 125 g, 250g.
Il rame è un metallo pesante che, accumulandosi nel suolo (soprattutto se acido), provoca la morte della microfauna terricola (es. lombrichi). Ad alte concentrazioni può inoltre provocare danni agli insetti utili come coccinellidi, imenotteri, acari fitoseidi….
Non è invece tossico per le api.
Nuoce ai pesci e ai mammiferi.
Allo stato puro è fitotossico per la maggior parte delle piante.
Oltre ai danni sopracitati, il rame usato come antiparassitario, assorbito dal terreno, può raggiungere e inquinare le falde acquifere, con conseguenti gravi rischi ambientali e altrettanto gravi danni per la salute dell’uomo.
Per tutte queste ragioni l’Unione Europea ha stabilito che il massimo impiego di verderame non deve superare i 3 kg/ha/anno.
Per molti tipi di ortaggi come ad esempio pomodoro, patata, melanzana, tutti gli ortaggi a radice in genere, nonché la fragola, il verderame ha tempi di carenza entro i 3 giorni. Quando unito ad altri prodotti (fungicidi e insetticidi) si deve rispettare il tempo di abbattimento più lungo indicato sulla confezione.
Il verderame si trova facilmente in qualsiasi consorzio agrario, nei garden center e, ovviamente online.
Chi deve eseguire grossi trattamenti anticrittogamici, può risparmiare acquistando il solfato di rame (che non può essere usato puro) e produrre in casa il verderame.
Preparare la poltiglia bordolese in casa è semplice e richiede davvero poco tempo.
Vediamo tutti i passaggi da seguire:
Dalla quantità di calce deriva il livello di acidità del composto.
Per una soluzione basica basta aumentare la dose di calce, per una soluzione neutra diminuirla, mentre per una soluzione acida diminuire ulteriormente la calce.
La velocità di miscelazione è molto importante.
Fu il botanico e fitopatologo francese Pierre Marie Alexis Millardet, responsabile della protezione dei vigneti di Bordeaux, a scoprire nel XIX secolo le proprietà anticrittogamiche ed antiparassitarie della Poltiglia Bordolese.
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