Acido ascorbico: tutto quello che dovete sapere sulla vitamina C
L’acido ascorbico o vitamina C è un nutriente fondamentale per il corretto funzionamento dei processi più importanti dell’organismo umano.
Sommario
In una dieta squilibrata, la carenza di vitamina C comporta disturbi di diversa natura e gravità. Nei bambini è fondamentale per lo sviluppo e la crescita. Negli adulti ha un ruolo determinante nella maggior parte delle attività metaboliche e di sintesi molecolare e chimica.
In altre parole, l’acido ascorbico è un micronutriente di vitale importanza che non può mancare in un’alimentazione corretta e bilanciata.
Acido ascorbico: cos’è e a cosa serve
L’acido ascorbico non è altro che la vitamina C, la stessa che ritroviamo in tanti alimenti o negli integratori alimentari appositamente formulati. In quanto tale, appartiene al gruppo delle vitamine idrosolubili, quelle cioè che devono essere introdotte regolarmente con la dieta quotidiana poiché non si accumulano nell’organismo perché si scioglie nell’acqua.
L’acido ascorbico è termolabile, quindi si altera irrimediabilmente quando viene esposto a fonti di calore. Essendo una molecola dallo spiccato potere antiossidante, questo acido contribuisce a proteggere dall’ossidazione anche altre sostanze e molecole, tra cui i grassi polinsaturi e la vitamina E.
Studi scientifici hanno dimostrato, inoltre, che contribuisce indirettamente e direttamente a migliorare l’assorbimento del ferro nel sangue.
Si tratta di un nutriente fondamentale per contrastare l’azione dei radicali liberi nei vasi sanguigni, proteggendo così il sistema cardiocircolatorio, ossa e denti.
Questa molecola è implicata anche nella sintesi del collagene, nel metabolismo e nella biosintesi di aminoacidi e ormoni, in particolare della tirosina e nella conversione dell’acido folico a folinico.
Storia dell’acido ascorbico
La storia della scoperta della vitamina C è legata allo studio di una malattia che ha colpito i marinai: lo scorbuto. Questa patologia si manifesta con il sanguinamento, soprattutto delle gengive, e la formazione di edema e può portare alla morte. È dovuta alla mancanza di vitamina C, e per questo era frequente nei marinai, per via della mancanza di frutta e verdura a bordo delle navi che effettuano lunghi viaggi.
Nel XVIII secolo, James Lind osservò che lo scorbuto poteva essere evitato dando succo di limone ai marinai. La parola scorbuto ha dato poi il termine acido ascorbico.
La vitamina C fu isolata nel 1931 da Albert Szent-Gyorgyi (Premio Nobel in Medicina e Fisiologia 1937) e sintetizzata nel 1933 da Tadeusz Reichstein, e nel 1934 da Walter Norman Haworth (Premio Nobel in Chimica 1937).
Acido ascorbico formula
La molecola dell’acido ascorbico ha questa struttura chimica: C6H8O6 e si rappresentata in questo modo.
Acido ascorbico puro
Nella sua forma pura è più concentrato, tanto che 1 grammo di polvere contiene 1 gr di acido, tuttavia per il suo sapore amaro e la sua elevata acidità, tanto da essere mal tollerato dallo stomaco, viene spesso proposto sotto forma di sali dell’acido ascorbico o ascorbati.
Si tratta semplicemente di unire l’acido ad una base per ottenere il relativo sale, così da limitare la sua acidità e renderlo più tollerabile alle nucose gastriche e al gusto. Ad esempio, se unito al carbonato di sodio, diventa ascorbato di sodio.
Acido ascorbico polvere
Si presenta come una polvere bianca cristallina, molto solubile in acqua. Ed è in genere questa la formulazione degli integratoria, sia nella sua formulazione pura che combinato con ascorbato di calcio, magnesio e potassio, per creare, come detto sopra, un integratore di vitamina C a pH neutro più tollerabile dallo stomaco dic hi lo assume.
Proprietà dell’acido ascorbico
Come detto, la principale virtù di questa molecola è l’azione antiossidante che è in grado di promuovere nell’organismo e quindi ricopre un ruolo-chiave nel rallentare l’invecchiamento cellulare. Da ciò, derivano buona parte delle sue proprietà e benefici a vantaggio della salute umana.
In particolare, è in grado di:
- sostenere ed aumentare le difese naturali del sistema immunitario in generale e contro le infezioni virali e batteriche
- proteggere i vasi sanguigni
- facilitare l’assorbimento del ferro
- velocizzare la cicatrizzazione delle lesioni
- aiutare a prevenire il rischio di tumori, inibendo la sintesi di alcune sostanze cancerogene sopratutto a livello gastrointestinale.
In generale, esperti e nutrizionisti concordano nell’affermare che questo acido si utile anche in vari casi:
- sistema immunitario: per coadiuvarne il corretto funzionamento
- esercizio fisico: per sostenere l’organismo durante e dopo uno sforzo intenso
- collagene: per assisterne il processo di sintesi
- tessuti: garantire il benessere di ossa, denti, cartilagini, gengive e pelle
- metabolismo: per contribuire al normale metabolismo energetico
- sistema nervoso: per supportarlo
- invecchiamento: per prevenire e curare lo stress ossidativo dovuto al processo dìinvecchiamento cellulare
- vitamina E: per accelerare la naturale rigenerazione di questa vitamina nei tessuti
Utilizzi degli integratori
Ne consegue un uso medicale particolarmente indicato nel trattamento dello scorbuto e del raffreddore.
Viene somministrato anche in caso di gengivite, bronchite, acne giovanile, infezioni a carico di vescica o prostata, ulcera, dissenteria, depressione, Alzheimer e altre forme di demenza genetiche o senili.
Effetti collaterali e controindicazioni
Per quanto essenziale e fondamentale per la nostra salute, l’acido ascorbico può avere anche effetti negativi sull’organismo.
Questo composto, infatti, può interferire con alcune sostanze somministrate nel corso di terapie ormonali o farmacologiche a base di:
- alluminio
- estrogeni
- flufenazina
- chemioterapici
- inibitori della proteasi
- statine
- niacina
- warfarin
- paracetamolo
- trisalicilato di colina
- magnesio
- nicardipina
- nifedipina
- salsalato
Tra gli effetti collaterali legati ad una eccessiva introduzione di questa vitamina, vi sono disturbi come i calcoli renali e il rischio di una presenza di ferro superiore al necessario.
Per rimediare a questa condizione, può essere utile bere molta acqua per favorire l’eliminazione della sostanza in eccesso. Ad ogni modo, è importante affidarsi sempre al consulto medico e non eccedere mai le dosi giornaliere raccomandate.
L’acido ascorbico fa male?
Come anticipato, l’assunzione per via orale dell’acido ascorbico è considera sicura entro i limiti e i livelli di assunzione giornaliera.
La dose è divisa in parti uguali con assunzioni a intervalli di 3-4 ore. Si calcola che la quantità minima di vitamina C è di circa 90 mg per gli uomini e 75 mg per le donne, ma a tal proposito la comunità scientifica è ancora molto divisa.
Uno degli effetti tipici del sovra-dosaggio è rappresentato dalla diarrea, ma non esistono evidenze scientifiche a sostegno di teorie ben più allarmiste legate alla presunta tossicità di questo nutriente.
Acido ascorbico negli alimenti
Mangiare cibi che contengono quantità significative di acido ascorbico è il rimedio naturale migliore per proteggere la salute del nostro organismo. Non solo agrumi, ma anche frutti rossi, anguria, kiwi, melone e peperoni sono alcuni dei cibi che assicurano un ottimo apporto di vitamina C.
Tra le verdure, ottime fonti di acido ascorbico sono gli asparagi, i broccoli, gli spinaci e i pomodori. Consumare questi prodotti freschi e possibilmente crudi o dopo cotture delicate (ad esempio la cottura a vapore) è il modo migliore per non alterare le vitamine in essi presenti.
L’acido ascorbico in cucina
Uno dei possibili impieghi alternativi dell’acido ascorbico in cucina consiste nell’ utilizzarlo come aromatizzante. Esso, infatti, rilascia un sapore leggermente acidulo che ben si presta alla preparazione di piatti casalinghi e ricette agro-dolci molto sfiziose.
Acido ascorbico come conservante
Questo acido viene utilizzato anche come conservante alimentare in virtù del suo potere antiossidante, ed in questo caso la sigla industriale che si trova nelle etichette è E300. Può anche migliorare alcune qualità dei cibi. Ad esempio, se mescolato con la farina, migliora la qualità di cottura della pasta.
È obbligatorio nelle formulazioni del latte in polvere per i neonati che non sono allattati al seno e in alcune bevande fortificate e integratori alimentari. In questo caso è etichettato come ‘vitamina C’.
Aggiunto direttamente negli alimenti è efficace anche per impedire a contatto con l’aria alcuni cibi assumano una colorazione scura. Nella frutta, ad esempio, l’uso del succo di limone è utile per attivare una reazione chimica con l’ossigeno presente nell’aria che impedisce alterazioni dell’aspetto, struttura, odore e sapore di questi cibi.
Acido ascorbico nelle urine
La presenza di acido ascorbico nelle urine non rappresenta, di per sé, un indicatore patologico. L’importanza di questa verifica deriva dal fatto che eccessive concentrazioni di vitamina C possono alterare o interferire con il rilevamento di alcuni parametri, tra cui:
- pH delle urine (che può risultare maggiormente acido)
- livelli di glucosio (falso negativo)
- nitriti
- bilirubina alta
- presenza di sangue nelle vie urinarie
- globuli bianchi (leucociti)
- urobilinogeno
Non a caso quando ci si deve sottoporre a un esame delle urine è consigliabile cessare – a partire dalle 24 ore precedenti – l’assunzione di integratori vitaminici e di alimenti che contengono discrete quantità di acido ascorbico. In termini generali, i valori considerati normali vanno da 0 a 10 mg/dL.
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