Il Crinum è una bella pianta colorata che decora i nostri spazi esterni e che comprende al suo interno diverse varietà. Vediamo quali sono le specie più adatte ad essere coltivate nei nostri giardini.
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Appartenente alla famiglia delle Amaryllidaceae, il Crinum nasce originariamente nelle zone tropicali dell’Oceano Indiano, dell’Asia, Africa, Australia e America Centrale.
Stiamo parlando di una pianta bulbosa al cui interno si distinguono diversi gruppi: alcune sono sempreverdi, altre decidue, altre ancora vivono in acqua.
L’aspetto è davvero caratteristico, grazie alla presenza di lunghi ciuffi di foglie raggruppati a rosetta. Questi raggiungono anche i 50 cm, sono di colore verde scuro e molto spessi.
Dalla primavera in poi sbocciano i fiori, che compaiono su un fusto eretto che può toccare dai 70 ai 90 cm di altezza. Questi possono essere di colore rosso, rosa o bianco, sono molto grandi e simili al giglio.
Andiamo ora a conoscere alcune delle varietà di crinum più apprezzate e diffuse.
La troviamo spesso nei giardini come pianta ornamentale, essendo tra le più grandi. I fusti toccano anche i 2 metri e sorreggono fiori molto profumati.
È del tipo sempreverde. Tollera il freddo e non richiede accortezze particolari per la sua coltivazione. Questa pianta può essere pericolosa per l’uomo, in quanto contiene sostanze tossiche.
Si chiama crinum natans la varietà spesso utilizzata per l’allestimento degli acquari. Questa pianta acquatica richiede vasche molto grandi per poter crescere rapidamente e favorire un buon sviluppo delle foglie.
I fiori sono di colore bianco ed emanano anche un buon profumo.
Il crinum Powellii è alto fino a 80-120 cm e ricorda molto il fiore dell’amaryllis.
Da agosto a settembre produce bei fiori di colore bianco o rosa, ma bisogna prestare attenzione all’arrivo delle gelate. Per questo spesso si coltiva nei vasi, di modo da poter essere ben riparato.
La varietà di crinum latifolium è del tipo perenne e nelle zone asiatiche cresce allo stato selvatico dove viene raccolta come rimedio naturale.
Può raggiungere i 150 cm di altezza ed è anch’essa molto profumata.
La pianta di Crinum moorei viene comunemente chiamata giglio natalizio dal momento che fiorisce proprio a partire dal mese di dicembre.
I fiori sono bianchi o rosati e nella medicina tradizionale venivano impiegati per la cura delle infezioni del tratto urinario.
La varietà di crinum bulbispermum è originaria del Sud Africa e la troviamo per lo più nelle zone paludose e nei giardini acquatici.
I fiori sono bianchi ma sono caratterizzati dalla presenza di una striscia colorata, rosa o rossa, nel mezzo.
Proprio come il crinum natans, anche il calamistratum è una pianta adatta alla coltivazione in acquario, purchè sia abbastanza capiente.
Richiede poche accortezze essendo del tipo rustico, per questo viene molto apprezzata dai neofiti.
Vediamo ora quali accortezze utilizzare per coltivare il crinum. Ricordiamo che stiamo parlando di una specie tropicale, per cui dovremmo tener conto delle esigenze peculiari di coltivazione.
Chi preferisce coltivare il Crinum in giardino, deve procedere nei mesi di marzo e aprile. Optate per un terriccio ricco e fertile e sistemate i bulbi a 40 cm di distanza l’uno dall’altro e ad una profondità di circa 30 cm.
Se non avete propriamente il pollice verde, forse è meglio valutare la coltivazione in vaso, in quanto la pianta richiede numerose cure se sistemata in giardino.
Se scegliete di piantare il Crinum nei vasi, provvedete subito ad acquistare un contenitore abbastanza capiente, di modo da consentire all’apparato radicale di crescere senza problemi.
In questo modo eviterete anche successivi rinvasi, che non sono particolarmente apprezzati da questa pianta.
Piantate i bulbi a circa 20 cm di profondità, scegliendo un terriccio fertile. Prediligete un luogo soleggiato, ma che sia riparato durante l’inverno, dal momento che alcune varietà non tollerano le basse temperature.
Questa pianta ama molto l’acqua, soprattutto dalla primavera fino al termine dell’estate. Lunghi periodi di siccità potrebbero compromettere la sua crescita. Allo stesso tempo fate attenzione ai ristagni idrici.
Quando avviene la fioritura potete somministrare del concime liquido insieme alle innaffiature, di modo da regalarvi una bella esplosione di colori.
Per la moltiplicazione potete procedere dividendo i semi o i bulbi.
I semi vanno fatti germogliare in piena terra a primavera, mentre i bulbi vanno prima separati e poi lasciati ad asciugare. Poi vanno piantati nel terreno, sempre nel periodo primaverile.
In entrambi i casi bisognerà attendere alcuni anni prima di osservare la comparsa dei fiori.
Fortunatamente stiamo parlando di una pianta molto resistente.
In alcuni casi tuttavia si può osservare la comparsa di afidi o di muffa, soprattutto se le irrigazioni sono state eccessive. Per aiutare il Crinum si può ricorrere agli antiparassitari naturali.
Nel linguaggio dei fiori il Crinum sta a simboleggiare la purezza e la forza.
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