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Tutto sul Diavolo della Tasmania, il famoso marsupiale a rischio di estinzione

Caratteristiche, habitat, abitudini comportamentali e perché è a rischio di estinzione

Il Diavolo della Tasmania è uno dei simboli dell’Australia. Un tempo diffuso sull’intero continente, oggi questo animaletto è presente solo sull’isola della Tasmania, a sud della costa australiana. Si tratta di un marsupiale piuttosto pericoloso che il più delle volte si rivela fatale per le sue prede. A causa di una rara forma di tumore trasmissibile, oggi la specie è in via di estinzione.

Tutto sul Diavolo della Tasmania, il famoso marsupiale a rischio di estinzione

Che tipo di animale è il Diavolo della Tasmania

Il diavolo della Tasmania, noto anche come diavolo orsino (nome scientifico Sarcophilus harrisii), è un mammifero marsupiale endemico che fa parte della famiglia dei Dasiuridi.

Un tempo diffuso su gran parte della superficie del continente australiano, oggi si trova solamente in Tasmania (da cui il nome).

Il rischio estinzione è legato ad un a particolare forma di tumore, il cancro facciale, che è trasmissibile.

Significato del nome

L’inquietante nome di questo mammifero deriva fondamentalmente da due sue caratteristiche.
Il nero intenso del suo pelo: i primi esploratori che incontrarono questi animali restarono molto impauriti perché, molto probabilmente, associavano questa tinta cupa alla malvagità e ad elementi negativi in genere.

L’altra caratteristica che farebbe definire queste mammiferi dei diavoli è data dalle terrificanti urla che emettono. Capita soprattutto durante il periodo di accoppiamento o quando si contendono il cibo e una preda viene loro sottratta da un altro cacciatore.

Dove vive il Diavolo della Tasmania

Come già accennato, un tempo, il diavolo della Tasmania era un animale diffuso praticamente ovunque. Oggi, invece, si trova solo in Tasmania, un’isola che si trova a sud dell’Australia. Predilige le zone boscose, i pascoli e le brughiere, mentre non lo si trova nelle aree colpite da deforestazione.

In teoria, questo mammifero è comunque in grado anche di vivere in zone secche e forestali, sfruttando come rifugio grotte, alberi cavi e le tane costruite da altri animali.

Caratteristiche del Diavolo della Tasmania

Questo marsupiale ha più o meno le dimensioni di un grosso gatto. La sua corporatura è massiccia e tarchiata.

A seconda dell’età e delle abitudini alimentari, può essere lungo fra i 52 e gli 80 cm (più 30 cm circa di coda). Di media, i maschi pesano 5-12 kg, mentre le femmine 4-8 kg.

È ricoperto da un pelliccia corvina. La testa è grossa e sostenuta da un collo robusto. Il muso è allungato con un a mascella dai muscoli molto potenti. Il suo morso è letale; basti dire che con i suoi molari riesce a frantumare addirittura le ossa!

Come i canguri, il diavolo della Tasmania ha sul ventre un marsupio dove ospita i piccoli per quattro mesi circa dopo la nascita.

Le zampe anteriori sono dotate di 5 dita, e sono più lunghe delle zampe posteriori che hanno solo 4 dita. Ogni dito è dotato di robusti artigli.

diavolo della tasmania
I Diavoli della Tasmania sono noti per i loro vocalizzi rumorosi, in particolare durante il periodo di accoppiamento e quando si contendono il cibo.

Riproduzione del Diavolo della Tasmania

Durante il periodo della riproduzione, i maschi competono fra di loro per avere il predominio sulle femmine, le quali diventano mature sessualmente a 2 anni di età.

Non sono animali monogami; una femmina può accoppiarsi con vari maschi.

In genere, l’accoppiamento avviene nel mese di marzo e i cuccioli nascono il mese successivo, dopo appena 21 giorni di gestazione. Di solito una femmina partorisce tra ai 20 e i 40 cuccioli, ma alla fine ne sopravvivono solo 3-4 dal momento che la femmina è dotata di 4 mammelle.

Al momento della nascita, i cuccioli sono piccolissimi, più o meno come dei chicchi di riso! Dopo il parto, i cuccioli raggiungono il marsupio della madre, e qui trascorrono i primi 4 mesi di vita. Lo svezzamento avviene verso i 5-6 mesi. In pratica, quindi, i cuccioli diventano indipendenti verso dicembre.

La vita media di questo animale è di 5 anni.

Diavolo della Tasmania, verso

Una delle particolarità che contraddistingue questo animale sono i versi spaventosi che emette. Difatti, “urla” emettendo versi terrificanti. Con grande probabilità, è proprio per questo motivo che i primi coloni del Continente, spaventati da questi suoni demoniaci, definirono il mammifero avvistato col nome di “diavolo”.

Il Diavolo della Tasmania ringhia ed emette questi suoni sinistri molto spesso, ad esempio quando mangia, nel periodo dell’accoppiamento e se si lascia sfuggire una preda.

Cosa fa il Diavolo della Tasmania

Sono animali notturni e piuttosto solitari. Di giorno dormono all’interno delle loro tane mentre di notte escono per andare a caccia. Se la preda sfugge loro, emettono il loro caratteristico verso a segno di frustrazione.

Fra di loro interagiscono in maniera aggressiva ma non territoriale ed emettono versi inquietanti, caratterizzati da grugniti, vibrazioni gutturali e strilli.

Il Diavolo della Tasmania, specie quando è ancora un cucciolo, riesce ad arrampicarsi con grande agilità sugli alberi. Nuota anche molto bene: può nuotare per una intera ora a 24 km/h.

Quando si confronta con altri esseri viventi, anche suoi simili, sbadiglia mostrando i denti.

Interessato dal fenomeno della biofluorescenza, al buio si illumina emettendo una luce ultravioletta sotto forma di una luce blu, visibile in assenza di luce.

diavolo della tasmania
Una rara immagine di diavolo della tasmania in posizione eretta.

Cosa mangia il Diavolo della Tasmania

Si nutre principalmente di carogne, attorno a cui, di solito, si radunano vari individui che si contendono il bottino a suon di urla e ringhi. È soprattutto di notte che va in cerca di cibo. Se non trova carogne, il Diavolo della Tasmania mangia larve, insetti e serpenti, ed anche tuberi, frutta e radici.

In un solo giorno, il Diavolo della Tasmania riesce a mangiare fino al 40% del suo peso, immagazzinando il grasso delle sue prede nella coda.

I suoi predatori naturali sono i gufi, le aquile e il quoll tigre (Dasyurus maculatus), un gatto marsupiale originario dell’Australia.

Quanto è forte il morso del Diavolo della Tasmania

Il morso del diavolo della Tasmania è il più forte di qualsiasi altro mammifero presente al mondo, in proporzione alle sue dimensioni. In maniera proporzionale, il diavolo della Tasmania ha un morso che è più potente di ben il 62% rispetto a quello di un leone.

Anzitutto, avendo una testa molto grande, riesce a spalancare le mascelle fino a 80 gradi di larghezza. Inoltre, i muscoli della mascella sono potentissimi tanto che hanno una forza tale da riuscire a rompere anche le ossa. Per dare un’idea, riescono perfino a rompere le gabbie del bestiame.

I denti gli crescono per tutta la vita, e attraverso la caccia riesce a limarli e a mantenerli comunque sempre performanti.

Quanti Diavoli della Tasmania esistono

In Tasmania se ne contano circa 25mila esemplari. Nel 2008, l’Iucn ha inserito la specie nella Lista Rossa tra quelle in via d’estinzione.

Diavolo della Tasmania, tumore

Una delle principali cause che mette a rischio la continuità di questa specie è il tumore facciale. Alla fine degli anni ’90, la specie venne infatti decimata da questa forma di cancro rara e trasmissibile. Questo tumore ha ridotto il numero di esemplari della specie al punto da metterne a rischio la stessa sopravvivenza.

Nel maggio del 2008, infatti, il diavolo della Tasmania è stato ufficialmente classificato come specie a rischio e il governo regionale tasmaniano ha attivato dei programmi per contrastare la diffusione del fenomeno. Tra i principali programmi in tal senso si ricorda il “Save the Tasmanian Devil Program”.

Diavolo della Tasmania, estinzione

In origine, il Diavolo della Tasmania era presente in tutta l’Australia. Predato dal dingo, un cane selvatico, rimase solo nell’isola della Tasmania, da cui prende il nome. Fino alla metà degli anni Novanta, se ne contavano 130-150mila esemplari. Poi ci fu un tracollo a causa del tumore facciale, un forma di cancro rara, che colpisce questa specie, e che è trasmissibile.

Le stime oggi parlano di meno di 25mila esemplari rimasti.

Nel 2008, la IUCN ha inserito il Diavolo della Tasmania nella Lista rossa come specie minacciata dall’estinzione.

Oltre al tumore facciale, altre frequenti cause di morte di questi marsupiali sono costituite dagli investimenti, dalla caccia operata dall’uomo, che è molto intimorito da questo animale, e dalla proliferazione di specie come cani, gatti e volpi rosse, con cui si contendono il cibo.

Diavolo della Tasmania cartone

Sentendo parlare del Diavolo della Tasmania, a molti verrà in mente il famoso personaggio creato dalla Warner Bros, e facente parte dei Looney Tunes.

Il debutto di Taz avvenne nel 1957, e poi fu ritirato nel 1964 fino a finire in una sorta di oblio lungo circa 30 anni quando, qualcuno lo ripescò dagli archivi della Warner Bros e, dopo alcune modifiche, lo rilancio negli anni ’90.

Da quel momento, il successo di questo animale nella serie “Tazmania” fu pressoché immediato tanto da divenire uno dei personaggi più famosi dell’universo Looney Tunes.

Il successo del personaggio portò la casa di produzione a mettere il proprio copyright sull’espressione “diavolo della Tasmania”. La Warner Bros giunse ad un accordo con il governo tasmaniano che prevede il pagamento di una certa somma annuale da parte dell’esecutivo tasmaniano alla Warner Bros per avere in cambio la possibilità di utilizzare il personaggio di Taz per iniziative di tipo promozionale in ambito turistico.

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Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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