La lantana è una pianta ornamentale dai fiori cangianti. L’odore delle foglie, se strofinate, tiene lontane zanzare e altri insetti, cosa che la rende utile per proteggere la casa da visite indesiderate.
Ma andiamo con ordine e scopriamo meglio questa pianta e le tante varietà botaniche coltivabili.
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La lantana è un arbusto sempreverde della famiglia delle Verbenacee, la stessa a cui appartengono la verbena, la lippia e la glandularia.
Questa pianta è originaria del Centro e Sud America (Indie occidentali) ed è considerata una specie ornamentale, ma anche un’infestante per via del suo portamento invasivo che tende a colonizzare prati e radure.
Il nome della pianta deriva dal latino lantare (‘piegare’), ispirato probabilmente alla notevole flessibilità dei suoi rami. La pianta è diffusa in molti paesi del Mondo, specialmente in Australia.
In Italia è coltivata a scopo ornamentale per la sua lunga fioritura e per i suoi fiori dai colori accesi che cambiano tonalità nel tempo.
Le varietà conosciute di questa pianta sono essenzialmente cinque e si distinguono sopratutto per il colore delle infiorescenze che varia durante tutto il ciclo di fioritura passando dal giallo al rosso all’arancione.
Le 5 varietà sono:
Ha portamento strisciante e rigoglioso e fioriture variopinte che durano da maggio a ottobre, è quindi una pianta da balcone o per il giardino, usata a scopo ornamentale. Si rivela perfetta per colorare terrazzi, orti e giardini.
Le sue proprietà lievemente repellenti, inoltre, tengono lontani gli insetti indesiderati che non gradiscono l’odore emanato dalle foglie.
Se coltivata in piena terra, dimostra di essere una pianta rustica e indipendente, la cui crescita deve essere tenuta sotto controllo con potature drastiche.
Questa pianta, infatti, tende ad essere invasiva e a svilupparsi in cespugli di diametri notevoli. Coltivata in casa, invece, necessita di un vaso profondo con terreno drenante, che eviti la formazione di ristagni, muffe e marciumi dannosi per l’apparato radicolare della pianta.
Ama il sole, quindi dovrete assicurarle una posizione bene soleggiata ma non eccessivamente diretta, in particolare in estate. in questo periodo sarà meglio sistemarla a mezz’ombra.
Durante l’inverno, la pianta soffre le basse temperature e le gelate: sarà dunque opportuno ritirare i vasi in un luogo protetto.
Le innaffiature devono essere generose e frequenti durante l’estate e l’autunno, ma senza ristagni. Nelle giornate torride, l’acqua può essere nebulizzata direttamente sulle foglie.
Le sue bacche nere, presenti dopo che l’infiorescenza è seccata, sono molto velenose. E in generale tutta la pianta lo è, sia per l’uomo che per gli animali.
La Lantana non è da confondere con una varietà di Viburno (Viburnum lantana). Quest’ultimo appartiene alla famiglia delle Caprifoliaceae, ed è molto popolare per via dei suoi gemmoderivati usati come rimedio naturale, efficace per la cura dell’asma, grazie alla loro azione calmante del tessuto polmonare.
Del Viburnum lantana si usano i fiori e le bacche, che concentrano i principi attivi, per le loro proprietà antinfiammatorie, astringenti, spasmolitiche e sedative utili in caso di affezioni di lieve entità.
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