Piante e fiori

Lentaggine: una pianta ornamentale con grandi fiori nota anche come viburno

Una pianta utilizzata anche come antispastico contro i dolori mestruali

La Lentaggine o viburno è un arbusto da giardino comune nei sottoboschi delle aree mediterranee. Si distingue per la sua bella e lunga fioritura e per le foglie di colore verde intenso, tanto da essere considerata una pianta da ornamento, spesso usata nei giardini ma anche in vaso sui terrazzi.

Lentaggine: una pianta ornamentale con grandi fiori nota anche come viburno

Un tempo però era nota soprattutto per le sue proprietà antidolorifiche soprattutto come rimedio naturale contro i dolori mestruali o dolori uterini, anche rischi di aborto.

Le bacche che produce dopo la fioritura sono velenose per noi e per cani e gatti, ma molto apprezzate tra alcune specie di uccelli. La pianta è visitata da api.

Conosciamo meglio la pianta di lentaggine, il suo habitat e le sue caratteristiche.

Lentaggine: da dove viene

La lentaggine. nome botanico Viburnum tinus, chiamato anche laurotino o semplicemente viburno è una pianta ornamentale da giardino che però ha le sue origini come pianta rustica spontanea tipica del boschi di lecci del Mediterraneo, cresce in natura tra mirto, corbezzolo e lentischi della macchia mediterranea.

La lentaggine oggi la troviamo spesso nei giardini in aree a clima mite molto spesso utilizzato per siepi frangivento e frangivista perché è resistente a vento e salsedine e necessita di poche cure.

Origine del nome

Il nome viburno dovrebbe derivare dal latino “viere” che vuol dire “legare-intrecciare” forse facendo riferimento alla flessibilità dei suoi rami, che anticamente venivano utilizzati per la realizzazione di ceste e possono sostituire il giunco.

Specie

Le varietà più diffuse di Viburnum tinus sono

  • Opulus dai fiori che formano una sfera
  • Lantana con foglie decidue dal bordo dentellato
  • Rhytidophyllum Hemsl che mostra particolari foglie rugose
  • Eve Price con foglie piccole e fiori in boccio carminio
  • Variegatum con foglie variegate di giallo
  • Purpureum dal colore porpora deciso
  • Lucidum dalle foglie grandi e lucide.

Lentaggine: la pianta

La lentaggine è una pianta sempreverde a comportamento cespuglioso che cresce rigogliosa nelle zone a clima mite arrivando a raggiungere i 4 metri di altezza. La corteccia dei rami ha un bel colore giallastro nei rami più maturi.

Questo arbusto è divenuto ornamentale per i bei fiori che produce, ma produce nel mese di settembre anche delle bacche non commestibili di colore blu scuro molto amate dagli uccellini.

  • Le foglie sono sempreverdi di un bel colore vivace e lucido nella parte superiore, più grigiastre nella parte inferiore.
  • I fiori sono piccoli speso bianchi a volte rosa ed emanano poco profumo. Iniziano a sbocciare i corimbi floreali a fine autunno ma l’inizio della fioritura vera e propria si ha a dicembre fino a primavera inoltrata. La fioritura primaverile ricopre tutti i rametti di viburno e dura fino a settembre quando le bacche ne prendono il posto. A volte rimangono insieme sia fiori che bacche.

Come coltivare la lentaggine

Pianta rustica con poche pretese, è resistente a freddo, salsedine e vento. E’ una pianta che può adattarsi a terreni diversi purché privi di ristagno idrico.

Nonostante sia resistente anche a temperature inferiori allo zero, la lentaggine predilige un clima mite e resiste fino a +40 gradi.

Cresce rigogliosa se esposta al sole. In particolare se posizionata:

  • a mezz’ombra riduce l’intensità di fioritura e produce foglie di dimensioni maggiori,
  • all’ombra tende a perdere la forma compatta e a non fiorire abbastanza
  • al sole fiorisce rigogliosa

Terreno

Non ha particolari necessità in merito al terreno. Se però è coltivata in vaso preferisce un terreno fresco e ben drenato.

Posizione in terra o in vaso

In giardino il viburno può essere utilizzato per formare siepi pure o miste. Riesce infatti a formare delle vere e proprie barriere antivento ed è anche capace dissipare il rumore e trattenere la polvere.

In giardino può essere anche piantata in mezzo ad altri arbusti ma fare attenzione di mantenere almeno 40 cm di distanza tra loro. Si consiglia di posizionarla nelle vicinanze di altre piante come berberis e cotonastro.

Se viene tenuta in vaso la lentaggine ha bisogno di alcuni accorgimenti:

  • effettuare rinvasi ogni tre anni
  • rinnovare lo strato superficiale del terreno ogni primavera
  • non mettere sottovaso in modo che non si formi marciume radicale e per consentire lo scolo dell’acqua in eccesso
  • potare per contenerne la crescita

lentaggine

Irrigazione

Il viburno soffre il ristagno idrico e il conseguente marciume radicale. Ha quindi bisogno di un terreno sempre ben drenato per questo motivo

  • se coltivato in giardino va irrigato esclusivamente nei periodi di maggiore siccità in primavera e in estate con una buona dose d’acqua, una sola volta a settimana
  • se tenuto in vaso va annaffiata solo quando la terra è secca, con poca acqua e non va usato il sottovaso per permettere all’acqua di scendere

Potatura

Non soffre se viene potata e spesso è necessario unicamente per dare portamento al cespuglio. Le forme più utilizzate sono quelle a cono, a sfera o ad albero.

Nel caso di pianta in vaso si pota per non farla diventare troppo grande.

Concimazione

La lentaggine si concima quando è giovane, fino ai sette-otto anni d’età, in aprile e ottobre con un prodotto granulare a lenta cessione per arbusti da fiore.

Quando la pianta è adulta basterà concimarla soltanto in autunno prima della sua fioritura.

Riproduzione

La riproduzione del viburno avviene solitamente per talea.

Si consigli di eseguire la talea nel periodo estivo a luglio, e poi di lasciarla a radicare in sabbia e torba per un periodo di tempo lungo un anno.

  • Dopo che avrà radicato può essere interrata facilmente con alte probabilità di successo.
  • Se messo in dimora in vaso il viburno necessita di essere rinvasato ogni 3 anni in contenitori più capienti.

lentaggine

Lentaggine: cosa teme

La pianta di viburno è resistente e forte, ma teme l’attacco di

  • afidi neri e cimici che pungendolo provocano l’accartocciamento del fogliame e compromettono la fioritura
  • la tingidi che con le loro punture conferiscono alle foglie un aspetto metallico che lentamente danneggia per poi rovinare irrimediabilmente la foglia
  • la cocciniglia con i suoi ammassi lanosi che va curata con batuffoli imbevuti di alcool

Inoltre la lentaggine soffre il marciume radicale.

Lentaggine: proprietà curative

Il viburno, oggi soprattutto utilizzata come pianta ornamentale, veniva utilizzato come antispastico generale, calmante dolori addominali, impiegato nel trattamento delle dismenorree e di alcuni disturbi della menopausa, come sedativo uterino, utilizzato in passato nei casi di  minaccia di aborto o di parto prematuro.

I componenti

La corteccia dei rami di lentaggine contiene:

  • Arbutina
  • Glucosidi iridoidi
  • Scopoletina
  • Tannini
  • Resine
  • Acidi organici come il salicilico, valerianico, formico
  • Alcaloidi

Utilizzare come calmante dei dolori addominali dovuti a mestruazioni una soluzione Idrogliceroalcolica.

Controindicazioni

Non ci sono particolari controindicazioni ed effetti collaterali. Si consiglia di evitare

  • in caso di sensibilità individuale alla pianta
  • in gravidanza e allattamento.

Curiosità sulla lentaggine

Caratteristica di questa pianta sono le bacche blu che crescono subito dopo la fioritura, a volte insieme ad essa, e che sono molto amate dagli uccelli, come i tordi, ma che sono invece velenose per uomini, gatti e cani.

I fiori sono molto graditi alle api.

Approfondimenti su piante e fiori

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Giovanna Ferraresi

Giovanna Ferraresi  Siciliana di nascita e milanese di adozione, s'impegna con passione e voglia di imparare. Fino dal 2011 segue la sua attitudine, la scrittura. Lavora come web editor free lance per una casa editrice milanese specializzata in riviste tecniche di architettura e scrive di edilizia e architettura per 'Imprese Edili' e architetturaecosostenibile.it È appassionata di bioedilizia e architettura sostenibile. Anche oggi continua a tenersi aggiornata, non smettendo mai di ascoltare, guardare e imparare ed è esperta di bellezza naturale e autoproduzione cosmetica.

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