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Panda di nuovo a rischio, tra poco mancherà il bambù

Non c’è pace per i poveri panda del Pianeta che questa volta sono a rischio sopravvivenza per la scarsa presenza di piante di bambù nelle foreste. La principale fonte di cibo di questi erbivori, infatti, rischia di diventare introvabile a causa dei mutamenti climatici indotti dal surriscaldamento globale che – a detta degli esperti – entro la fine del ventunesimo secolo renderà del tutto inospitale il loro habitat naturale.

Panda di nuovo a rischio, tra poco mancherà il bambù

L’unica possibilità di salvezza, paradossalmente, è che i panda decidano di ‘adattarsi’ e cambiare abitudini alimentari optando per specie vegetali più diffuse e facilmente reperibili. Questa, almeno, è l’opinione dei ricercatori della ‘Michigan State University’ e della cinese  ‘Academy of Sciences’  il cui rapporto è stato pubblicato recentemente su Nature Climate Change.

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Durante la loro indagine, gli esperti hanno messo a punto un modello virtuale capace di prevedere e simulare gli effetti dei cambiamenti climatici sulla natura nei prossimi anni, in particolare sulle specie di bambù  più comuni nelle foreste della Cina Orientale, più precisamente nella zona delle montagne Qinling dove attualmente dimora una popolazione di 275 panda selvatici.

E nonostante i numerosi sforzi profusi dalle autorità cinesi per salvaguardare i mammiferi e il loro habitat naturale, se il bambù scomparisse la sopravvivenza dei panda sarebbe appesa ad un filo.  La soluzione più ovvia sarebbe quella di attivare un ciclo produttivo di bambù per sopperire ad un’eventuale penuria di cibo, ma la pianta si riproduce ogni 30-35 anni e non è in grado di adattarsi facilmente ai cambiamenti climatici in corso.

La minaccia, dunque, è concreta e non riguarda solo i panda, ma anche tutte le specie animali che vivono e si nutrono di questa pianta così fondamentale per il complesso ecosistema di cui è parte.

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Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata a Cosenza il 25 febbraio 1980, all'età di 4 anni si trasferisce dalla città alla campagna, dove trascorre un'infanzia felice a contatto con la natura: un piccolo orticello, un giardino, campi incolti in cui giocare e amici a 4 zampe sullo sfondo. Assieme a lattughe, broccoli e zucchine coltiva anche la passione per la scrittura e la letteratura. Frequenta il liceo classico della città natale e dopo la maturità si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali del bolognese. Nel 2011 approda alla redazione di TuttoGreen con grande carica ed entusiasmo. Determinata, volitiva, idealista e sognatrice, spera che un giorno il Pianeta Terra possa tornare ad essere un bel posto in cui vivere.

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