Piante e fiori

Quali sono le piante idroponiche?

Ecco 10 piante ornamentali che si prestano per la coltivazione in acqua

Alcuni tipi di piante sono definite anche come piante idroponiche, in quanto particolarmente adatte alla coltura idroponica, un metodo di coltivazione che permette la riproduzione delle piante in acqua. Con i giusti accorgimenti, questo sistema offre risultati molto gradevoli. Chiaramente, non tutte le piante sono adatte ad essere riprodotte con questa tecnica. Sono anzi relativamente poche le piante che si prestano a questo sistema di coltivazione.

Quali sono le piante idroponiche?

Andiamo quindi a scoprire insieme quali sono le piante idroponiche, ossia adatte alla coltura idroponica.

Che cos’è l’idroponica

L’idroponica è un sistema di coltivazione che permette la riproduzione delle piante in acqua anziché nella terra.

Questa tecnica di coltivazione può essere applicata a quasi ogni specie di pianta. Tuttavia, vi sono alcune varietà botaniche più predisposte per la crescita con questo metodo.

In cosa consiste questa tecnica di coltivazione

Per coltivare le piante con l’idroponica occorre avere uno speciale kit costituito da pochi e semplici strumenti. In commercio si trovano kit completi.

  • Semi germinati o da far germinare
  • Un contenitore (vaso, bacinella…) opaco e sufficientemente profondo
  • Una pompa ad aria necessaria per ossigenare l’acqua così che le radici possano svilupparsi e crescere in maniera corretta

Come procedere:

  • Praticare un buco sul fondo del contenitore
  • Riempire il contenitore di acqua senza arrivare a raggiungerne il bordo
  • Sistemare i semi germinati nei buchi facendo in modo che le radici restino ben coperte dall’acqua
  • Fissare i semi con del substrato (es. ghiaia)
  • Sistemare la pompa ossigenante e programmarla affinché si attivi per alcuni minuti ogni 3 ore
  • Collocare la piantina idroponica in una zona ben illuminata
  • Applicare le necessarie soluzioni nutritive che variano in quantità e tipologia a seconda della tipologia della pianta

Piante idroponiche: le più adatte a coltura idroponica

Tra le piante più adatte per essere coltivate in idroponica troviamo diverse piantine da orto, come lattuga, spinaci, pomodori, peperoni, cetrioli, basilico, coriandolo, menta, rucola e fragole. Tuttavia, in questa sede ci concentriamo sulle piante ornamentali adatte all’idroponica.

Pothos

Tra le piante idroponiche più aapprezzate c’è il photos. Questa pianta, dalle grandi foglie cuoriformi e variegate e il portamento ricadente, cresce bene sia in terra che in acqua. Anzi, questa seconda opzione è quella da preferire in quanto il pothos, se coltivato in in barattoli con acqua, non ha bisogno di essere annaffiato e cresce in maniera controllata.

Per la coltivazione del pothos in acqua occorre prelevarne una talea, lunga almeno 15 cm, possibilmente con stelo dotato di più di un nodo da cui spunteranno le radici. La talea va immersa in un contenitore pieno di acqua pulita e le foglie inferiori rimosse così che non marciscano. Il vaso va poi sistemato in una zona ben illuminata, ma al riparo dalla luce diretta del sole.

Nel giro di 1-2 settimane cominceranno a spuntare le nuove radici. Per favorire la crescita in acqua della pianta, ogni mese e mezzo circa, è consigliato aggiungere all’acqua del fertilizzante liquido.

Piante idroponiche: il Pothos
Piante idroponiche: il Pothos

Filodendro

Una delle piante più adatte per la coltura idroponica è il filodendro, anch’essa dal portamento ricadente. Basta immergere nell’acqua le sue radici, facendo però attenzione a controllare il livello dell’acqua attraverso l’indicatore. Il contenitore dove cresce il filodendro va collocato in una zona non molto fredda (temperatura non inferiore ai 13 gradi) e possibilmente a mezz’ombra.

L’idrocoltura è una tecnica che consente a questa pianta di vegetare e crescere al meglio.

Una volta ogni 2 settimane l’acqua va sostituita completamente. Il contenitore non va rabboccato, ma svuotato del tutto e riempito di nuova acqua fresca pulita. L’acqua più indicata da usare è quella piovana o demineralizzata.

È altresì consigliato aggiungere nell’acqua del fertilizzante specifico per colture idroponiche.

Edera

L’edera, la pianta rampicante più famosa, di solito viene utilizzata per ricoprire interi muri e recinzioni. Non è un caso che sia molto usata nei giardini verticali.

Tuttavia, se coltivata in un vaso, ricade come una cascata. Anche l’edera può essere coltivata in acqua. Occorre usare talee lunghe 15 cm circa e sistemarle in un contenitore di vetro pieno di acqua. È bene scegliere talee giovani, che sono verdi, tenere e poco legnose, in quanto radicano più facilmente e in meno tempo.

piante idroponiche: l'edera
Piante idroponiche: l’edera.

Quali piante sono adatte per essere coltivate in idroponica

Orchidea

Un’altra pianta adatta all’idroponica è la bellissima orchidea. Anzitutto occorre prendere un contenitore e pulirlo con molta cura. Quindi va pulita altrettanto bene l’orchidea, eliminando dalle radici ogni tipo di residuo o di impurità.

Metà vaso va riempito con del materiale espanso, come argilla o perlite. Quindi vanno posizionate le radici. Dopodiché, aggiungere 2 cm circa di acqua.

Ogni volta che andrete ad aggiungere acqua, ricordatevi di arricchire l’acqua con un poco odi fertilizzante specifico (circa un decimo rispetto alle quantità riportate sulla confezione del prodotto).

Bambù della fortuna

Tutti lo conosciamo come bambù della fortuna ma, in realtà, si tratta di un tipo di dracena: la Dracaena sanderiana. Elegante e dall’alto potere decorativo, il bambù fa parte della famiglia delle piante idroponiche: cresce bene in un contenitore di vetro pieno di acqua, sul cui fondo è bene mettere uno strato di ghiaia per dargli stabilità.

Usando un coltello affilato, tagliate una talea lunga almeno 30 cm e con angolazione di 45°. La porzione di ramo dovrà presentare 4 o 5 ‘nodi’. La talea va quindi immersa dalla parte tagliata in un alto contenitore di vetro. Sistemate della ghiaia sul fondo e riempite poi 1/3 del vaso con dell’acqua distillata o piovana.

Il vaso dove viene coltivato il bambù della fortuna va tenuto in una zona luminosa, ma al riparo dai raggi diretti del sole. La temperatura ideale è compresa fra 15° e 25°. In estate può essere tenuta all’aperto: al fresco e in una zona ombreggiata.

Una volta ogni 2 settimane, aggiungere nuova acqua. Se l’acqua dovesse diventare torbida e opaca, vuotare completamente il contenitore, pulirlo per bene e nuova acqua.

Durante il periodo primaverile, somministrare del fertilizzante liquido specifico una volta al mese.

Quali piante si possono coltivare in idrocoltura

Chlorophytum comosum

Noto anche come “pianta ragno” o “pianta nastro”, per via delle sue lunghe foglie nastriformi, il Chlorophytum comosum si riproduce molto facilmente in acqua. Basta infatti mettere a galleggiare un suo lungo stelo in una ciotola d’acqua e, nel giro di pochi giorni, si formeranno le radici. L’importante è collocare il vaso alla luce diretta del sole. L’acqua va cambiata ogni 8 giorni circa.

Dieffenbachia (Canna muta)

La Dieffenbachia è una pianta molto decorativa pervia delle sue foglie verdi con particolari screziature bianche. Cresce bene sia nel substrato che in acqua. In questo secondo caso, occorre prelevare una talea lunga almeno 20 cm, possibilmente provvista di qualche foglia. Il vaso va sistemato in un luogo luminoso, ma evitando la luce diretta del sole. Volendo, per darle stabilità, è possibile sistemare sul fondo del contenitore uno strato di ghiaia.

piante idroponiche: dieffenbachia
Dieffenbachia homea sul davanzale di una finestra

Altre piante adatte a coltura idroponica

Sansevieria cylindrica

Particolarmente adatta all’idroponica è anche la Sanseveria cylindrica, meglio nota come ‘Sansevieria lancia’,. Si tratta di una succulenta africana, originaria dell’Angola.

A crescita lenta, è una pianta che costituisce un perfetto complemento d’arredo dal design minimalista, ideale in qualsiasi contesto.

Per la coltivazione occorre utilizzare acqua tiepida, che va cambiata regolarmente, almeno una volta ogni 7-8 giorni. L’apparato radicale della pianta deve essere appena sotto il livello del liquido. Il contenitore dove cresce la Sansevieria va collocato in un luogo illuminato, ma non alla luce diretta del sole. Attenzione al clima: non sopporta le temperature al di sotto dei 18°.

In primavera, aggiungere all’acqua un fertilizzante specifico per idroponica.

Singonio

Pianta di origine tropicale, il Singonio è soprannominato “pianta a punta di freccia” per la particolare forma delle sue foglie. Anche questa è una pianta indicata per la coltivazione in acqua. L’importante è partire da una buona talea e aver cura di cambiare l’acqua una volta ogni 15 giorni. L’acqua va arricchita con nutrienti specifici che ne stimolano la crescita. Il vaso va posizionato in un luogo luminoso, ma al riparo dalla luce diretta.

piante idroponiche: il singonio
Tra le piante idroponiche anche il singonio.

Croton

Chiudiamo la nostra rassegna di piante idroponiche con il Croton. Si tratta di una pianta molto amata per via delle sue scenografiche foglie lucide e dai vivaci colori brillanti che spaziano dal giallo al rosso-viola. Tutte le diverse varietà di Croton si prestano per la coltivazione in idroponica.
La soluzione più semplice per riprodurre questa pianta è infatti per talea in acqua.

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Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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