Progetto Google Earth Timelapse: osserva 28 anni di cambiamenti climatici in pochi secondi
Guarda il timelapse ufficiale di Google Earth e condividi questa risorsa per sensibilizzare
In 40 anni molte cose sono cambiate nell’aspetto del nostro pianeta. Un’affermazione se vogliamo già ascoltata, suffragata da tutta una serie di testimonianze documentali incontrovertibili. Mai però si era immaginato di poter osservare quest’evoluzione in animazioni di pochi secondi, realizzate da un punto di vista particolare: le immagini fornite dai satelliti. Ecco il progetto Google Earth Timelapse, per vedere gli effetti dei cambiamenti climatici in pochi secondi.

Sommario
Cos’è il progetto Timelapse di Google Earth Engine
Il progetto si chiama Timelapse, ed è stato realizzato negli Stati Uniti da Google, insieme alla NASA e alla United States Geological Survey, agenzia governativa che si occupa dello studio del territorio americano.
Un lavoro immenso, avviato nel 2009 setacciando oltre 2 milioni di immagini, registrate da diversi satelliti per ciascun anno dal 1984 e per ogni angolo della Terra, fono al 2022. Il materiale fa parte della raccolta della missione Landsat, iniziata negli anni Settanta con una collaborazione tra NASA e USGS.
I satelliti della missione hanno fotografato per migliaia di volte diversi posti del mondo, consentendo ai ricercatori di analizzare i cambiamenti in atto negli assetti urbanistici e nelle aree verdi per via del global warming.
I cambiamenti climatici documentati dai satelliti
I satelliti non dormono mai. Dall’alto, osservano ogni angolo della Terra, registrando incessantemente i mutamenti che il nostro pianeta sta attraversando. Grazie a questo progetto Timelapse si può vedere in pochi secondi ciò che è accaduto in decenni, dal ritiro dei ghiacciai, alla scomparsa di molte foreste, all’espansione delle città. È una cronaca visiva del cambiamento climatico e dell’intervento umano, raccontata con una precisione che solo lo sguardo dallo spazio può offrire.
Le sequenze parlano da sole e ci mostrano come l’intervento dell’uomo possa modificare se non stravolgere gli assetti dell’ambiente, tra cui i più significativi e, tutto documentato con precisione dal susseguirsi delle immagini:
- Ritiro del ghiacciaio Columbia in Alaska
- Deforestazione in Amazzonia, Brasile e Bolivia
- Espansione urbana di Las Vegas
- Trasformazione della costa di Dubai
- Scomparsa del Lago d’Aral
Non solo grandi città, ma qualsiasi zona del mondo è stata archiviata ed è possibile verificare quali cambiamenti sono avvenuti nel tempo, se ce ne sono stati.
Deforestazione in Amazzonia
Un altro dramma documentato dallo spazio è la deforestazione dell’Amazzonia, polmone verde della terra.
I satelliti hanno immortalato la progressiva scomparsa di intere porzioni di foresta pluviale, vittima di incendi, disboscamento illegale e conversione in terreni agricoli.
Le immagini mostrano un mosaico di verde che viene interrotto da vaste aree brulle, segno tangibile della pressione umana su uno degli ecosistemi più vitali del mondo.
Tra il 2004 e il 2022, la regione brasiliana ha perso milioni di ettari di foresta, con gravi conseguenze per la biodiversità e il ciclo del carbonio.
Il ritiro dei ghiacciai in Alaska: una corsa contro il tempo
Uno degli esempi più impressionanti documentati dai satelliti è il drammatico ritiro dei ghiacciai. Prendiamo il ghiacciaio Columbia, in Alaska.
Questo gigante di ghiaccio che negli ultimi decenni ha perso km di superficie, ritirandosi a un ritmo impressionante a causa dell’aumento delle temperature globali. Le immagini satellitari mostrano un paesaggio che cambia quasi sotto i nostri occhi, con la massa bianca che cede il posto a rocce e acqua.
Il fenomeno non è isolato: in tutto il mondo, i ghiacciai si stanno sciogliendo, contribuendo all’innalzamento del livello del mare e mettendo a rischio le comunità costiere.
Urbanizzazione di Dubai e Las Vegas: città che conquistano il deserto e il mare
Non tutte le trasformazioni documentate dai satelliti sono naturali. Alcune sono il frutto del progresso umano, come l’espansione urbana di città come Dubai e Las Vegas.
Dubai, in particolare, ha trasformato la costa del Golfo Persico in un paesaggio futuristico, costruendo isole artificiali e grattacieli vertiginosi. Le immagini satellitari mostrano come questa città sia cresciuta rapidamente, conquistando mare e deserto, ma sollevando interrogativi sull’impatto ambientale di un’espansione così aggressiva.
Las Vegas, invece, rappresenta un esempio di crescita urbana in un ambiente arido, alimentata da risorse idriche sempre più scarse.
Lago d’Aral: una tragedia ambientale
Tra le immagini più simboliche c’è quella del Lago d’Aral, un tempo uno dei più grandi bacini d’acqua del mondo, situato tra Kazakistan e Uzbekistan.
Oggi, a causa di decenni di irrigazione intensiva per l’agricoltura, il lago è quasi completamente scomparso, trasformandosi in un deserto salato. I satelliti hanno documentato ogni fase di questo disastro ambientale, mostrando come l’intervento umano possa stravolgere interi ecosistemi.
Come accedere al timelapse di Google Earth Engine
Per vedere l’evoluzione negli ultimi 20 anni in timelapse, ecco il link al progetto di Google Maps: earthengine.google.com/timelapse/
Perché è importante osservare i cambiamenti del pianeta
Cambiamenti che devono far riflettere sulle strategie di utilizzo e sfruttamento del terreno, sugli effetti del popolamento e delle attività produttive.
Le immagini satellitari non mentono. Raccontano una storia di cambiamento che non possiamo ignorare. Ogni timelapse è una lezione visiva su come il nostro stile di vita, il nostro consumo di risorse e le nostre scelte politiche impattino sul pianeta. Deforestazione, scioglimento dei ghiacciai, urbanizzazione selvaggia: questi fenomeni non sono solo dati astratti, ma realtà tangibili che interessano tutti noi.
Guardare il nostro pianeta cambiare così radicalmente dovrebbe spingerci ad agire. Riflettere sull’uso delle risorse, adottare pratiche più sostenibili e supportare politiche che proteggano l’ambiente non sono solo scelte etiche, ma necessità urgenti per garantire un futuro vivibile alle prossime generazioni. I satelliti ci forniscono le prove. Ora sta a noi decidere cosa farne.
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Ultimo aggiornamento il 9 Giugno 2025 da Rossella Vignoli
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