L’Aloe vera è da sempre uno dei rimedi fitoterapici più utilizzato per le tante virtù e proprietà benefiche. Conosciuta fin dall’antichità per le molteplici virtù, l’Aloe bardensis miller è stata impiegata come antinfiammatorio, cicatrizzante e coagulante naturale. E la sua efficacia è oggi confermata anche da diverse ricerche scientifiche.
Scopriamone i benefici, i possibili utilizzi, le ricette e le controindicazioni in questa guida ad essa dedicata.
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Si tratta di una delle più conosciute piante officinali. Originaria della penisola araba, in particolare della Mesopotamia, era già usata dagli Antichi Egizi. Oggi può essere coltivata a quasi tutte le latitudini del globo, poiché si adatta facilmente anche ai climi secchi, umidi o freddi.
Fa parte della grande famiglia delle piante grasse, ed è caratterizzata da lunghe foglie carnose lunghe 40-60 cm e provviste di spine lungo i lati.,e dal portamento a ciuffo.
Se durante l’anno il suo aspetto rimane pressoché invariato, in primavera la pianta produce un grande fiore rosso che sboccia proprio al centro del fogliame.
Questa pianta è conosciuta da millenni per le sue proprietà curative. Ne troviamo diverse citazioni perfino nell’Antico Testamento, nei Vangeli e in documenti antichissimi che servivano a tramandare l’uso di questa pianta presso Egizi, Cinesi, Indiani e Arabi.
Il suo nome deriva dalla radice greca Alos, che significa ‘sostanza salata’ , probabilmente in riferimento al suo habitat marittimo. Secondo alcuni studiosi, invece, la parola discenderebbe dal termine arabo alua, che vuol dire ‘amaro’,che in effetti è il sapore del succo completo che si estrae dalla pianta.
Le foglie sono rivestite da una pellicola protettiva che consente alla pianta di filtrare l’aria e l’acqua. Sotto questa pellicola si trovano tre strati cellulosici che racchiudono l’aloina e il parenchima acquifero, un tessuto incolore costituito da una mucillagine che gli conferisce la consistenza di gel.
Assieme al succo, questo gel è molto ricercato per le sue proprietà curative. La qualità del gel dipende molto dal tipo di clima e dall’irrigazione che la pianta ha ricevuto durante lo sviluppo vegetativo.
Dalle sue foglie carnose si estraggono due preziose componenti:
Dal punto di vista botanico, come tutte le piante grasse, predilige i climi caldi e secchi e cresce spontanea su terreni aridi e calcarei. Tuttavia, la si può coltivare facilmente anche in altre zone climatiche, propagandola per seme o per talea.
Non richiede di essere irrigata in inverno, ed in estate e nella stagione più calda, solo quando il terreno si fa secco e spaccato. Ama il sole ed è una di quelle classiche piante resistenti al sole che richiedono poca acqua che potete sistemare nelle parti più assolate del vostro balcone o giardino.
La coltivazione è praticabile direttamente in vaso, come pianta da interno. Essendo estremamente adattabile e resistente, non richiede cure o abilità particolari.
Essendo una succulenta originaria dell’Africa, ha bisogno di caldo e luce del sole. Alle nostre latitudini può essere coltivata in casa o all’aperto tutto l’anno, ma con cure diverse, specialmente se in piena terra o in vaso.
Se si trova all’aperto, in piena terra, basterà la pioggia a soddisfare il suo bisogno d’acqua. Se è in vaso, in inverno è meglio portarla all’asciutto in casa.
In estate, l’ideale è innaffiarla ogni 2-3 settimane per immersione. Mettete il vaso in una bacinella piena d’acqua a temperatura ambiente per qualche ora e lasciate poi scolare l’acqua in eccesso prima di risistemarla nella sua posizione abituale.
Il terreno deve essere lasciato asciugare per alcuni centimetri di profondità prima di procedere con una nuova irrigazione.
Avendo bisogno di poca acqua, sarà necessario un terriccio molto drenante, composto per metà da terriccio da giardino specifico per piante grasse e per metà da sabbia di fiume. Non è necessario creare uno strato di palline di argilla sul fondo del vaso se decidete di annaffiare immergendo la pianta in una bacinella.
Potrebbe essere legato ad un problema di irrigazione, oppure ad un innaffiatura troppo abbondante, che porta a marcire le radici.
Ma potrebbe anche essere la mancanza d’acqua, per cui le foglie non hanno il turgore naturale che le porta in posizione verticale. Una pianta in salute ha gli steli carnosi eretti, nonostante il loro peso.
Se si pensa che manchi l’acqua, immergetela in una bacinella o annaffiatela abbondantemente, lasciando drenare l’acqua in eccesso. Nel giro di poche ore dovrebbe tornare normale.
In caso contrario, lasciate seccare per bene il terreno prima di annaffiare di nuovo.
Può trattarsi di una esposizione al sole eccessiva, di una scarsa acclimatazione ai raggi solari diretti quando la mettete dall’interno all’esterno, oppure di una malattia fungina legata all’eccesso di acqua.
Le foglie color marrone sono bruciate, e sicuramente questo è dovuto al troppo sole e alla poca acqua.
Regolatevi, mettendola all’ombra per qualche giorno, finché non riacquista il suo colore originale, o annaffiandola abbondantemente.
Se la coltivate in casa in inverno e volete portarla all’esterno in estate, dovrete dedicare del tempo ad adattarla ai raggi del sole, altrimenti le foglie potrebbero bruciarsi.
Dalla primavera in poi esponetela al sole gradualmente, un po’ più a lungo ogni giorno. Può anche essere esposta in semi-ombra all’aperto, in zone in cui le precipitazioni sono scarse.
Se volete tenerla in casa, sarà però opportuno prestare attenzione alle seguenti informazioni:
Le foglie della pianta, se tagliate nella parte centrale, contengono delle mucillagini che rendono la linfa di una consistenza densa, incolore e trasparente, simile ad un gel, appunto. Dell’Aloe vera gel esiste anche un modo fai-da-te per ricavarlo direttamente dalla pianta.
Questa sostanza, un po’ come la mucillagine di malva, è utilizzata pura o come ingrediente per cosmetici come creme e lozioni e per scopi curativi. Viene applicata localmente, sulla pelle e non è destinato all’uso interno.
Si tratta di una sostanza molto viscosa, perchè particolarmente ricca di mucillagini, proteine, lipidi, enzimi, saponine, vitamine e minerali, che gli donano proprietà:
Per questo, ha anche degli effetti antiage, ed è perfetto per la cura della pelle secca e come rigenerante e doposole naturale.
Le proprietà cicatrizzanti lo rendono utile per uso esterno, nei casi di scottature, abrasioni, contusioni e ferite.
Efficace anche nell’accelerare la guarigione di lesioni della pelle, grazie alle capacità antinfiammatorie, antimicrobiche, immuno-stimolanti ed anestetiche. Per questo è utilizzato per stimolare la rigenerazione cutanea e per prevenire le infezioni in caso di ustioni.
Esiste il vero succo di aloe, ricavato dalla scorza esterna verde delle foglie. Si tratta di un liquido viscoso e giallognolo, che va usato come purgante in dosi bassissime, per la presenza di molecole ad azione fortemente lassativa.
Per i suoi effetti fortemente lassativi, può causare anche crampi e dolori addominali, diarrea, ed è sconsigliato il fai-da-te.
In commercio esiste il ‘succo di Aloe’, che in realtà è il gel diluito con acqua, proposto commercialmente come succo, ed è destinato ad essere bevuto, quindi solo per uso interno.
Questo succo è offerto come integratore multivitaminico, idratante e mineralizzante naturale e perfino come antitumorale, sebbene questa capacità non sia stata provata scientificamente.
Non va confuso con il vero succo, dalle proprietà fortemente lassative, che si ricava dalle foglie e deve essere assunto in dosi bassissime.
In epoca moderna, invece, la sua commercializzazione è cominciata dopo la scoperta di un metodo efficace per evitare l’ossidazione e la fermentazione della polpa. La diffusione comincia negli anni Cinquanta, dapprima come rimedio fitoterapico per il trattamento delle ustioni e poi come ingrediente per creme idratanti e succo da bere.
L’aloe vera è anche usata come sciroppo e risulta altamente nutriente per la presenza di proteine, vitamine, carboidrati e sali minerali.
Come cosmetico e medicinale rinforza e riattive le difese immunitarie, grazie alla presenza di un muco-polisaccaride come l’acemannano che, stimolando le cellule macrofaghe, ossia i globuli bianchi, aiuta a distruggere batteri, cellule tumorali ed altri agenti patogeni. Ecco alcune delle proprietà benefiche più note dell’aloe vera:
L’aloe vera, inoltre, agisce nell’organismo come antibiotico naturale perché è in grado di contrastare numerose infezioni (anche quelle di origine micotica) grazie alla sua capacità battericida.
Secondo alcune teorie può curare alcuni tumori, anche in fase avanzata. Tuttavia, l’AIRC ha più volte dichiarato che non esistono prove che dimostrino un ruolo certo dell’aloe vera nella prevenzione o nella cura del cancro
Negli anni ’90 è stato venduto un concentrato di aloe con il nome di T-UP da mangiare o iniettare che veniva pubblicizzato come coadiuvante nei casi di cancro, AIDS, herpes e altri disturbi autoimmuni. Le autorità sanitarie lo hanno bloccato con accuse di frode. Le iniezioni in alcuni casi sono anche state fatali per alcuni malati.
Dunque, il gel e le creme a base di aloe sono indicate per il trattamento di piccole ferite e bruciature ma non hanno alcun effetto anti-tumorale.
Contemplando le tante virtù, verrebbe da pensare che la natura ci abbia regalato una sorta di pianta miracolosa, ma attenzione anche ai possibili effetti collaterali.
In realtà è il succo la componente che può dare problemi, in quanto è assunto per via interna, mentre non si rilevano controindicazioni nell’utilizzo esterno del gel.
Prima di assumere il succo o in compresse, occorre sapere che:
Chi già soffre di allergie a tulipani, alla cipolla e all’aglio può essere sensibile anche a questa pianta e ai prodotti che la contengono. Consigliamo, dunque, di contattare il proprio medico di fiducia prima di assumerla internamente.
Vi proponiamo anche questi prodotti a base di aloe vera e alcuni libri che parlano di questa pianta:
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