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Bike sharing futuristico a Copenaghen

In alcune città la mobilità sostenibile realizzata con le due ruote  è diventata  un’alternativa concreta  per spostarsi garantendo benefici sia per sé che per l’ambiente.

Bike sharing futuristico a Copenaghen

E’ il caso, ad esempio, di Copenaghen, una vera e propria’ isola felice’ negli spostamenti urbani a zero emissioni data la diffusa abitudine di utilizzar le biciclette.

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Nei prossimi anni il modo con cui gli abitanti della capitale danese utilizzeranno questo veicolo contribuirà ancora di più ad un’idea di progresso che non fa a pugni, come spesso accade, con la sostenibilità ambientale. I progetti di condivisione delle bici, che nati da Parigi hanno sfondato in molte città europee a Copenhagen vogliono diventare sempre più avanzati e parte integrante del tessuto urbano.

Così il designer svizzero Rafael Schmidt ha proposto per la capitale danese un sistema in cui il bike sharing rende la bicicletta un elemento fondamentale della mobilità pubblica cittadina.

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A cominciare dalle stazioni di presa e restituzione dei mezzi a due ruote, le rastrelliere, integrate nella pavimentazione così da limitare l’impatto della loro presenza, o addirittura disposte in verticale per ottimizzare gli spazi sfruttando le pareti di edifici pubblici.

Le bici poi saranno dotate di un sistema GPS non solo per evitare furti e smarrimenti ma anche per aggiornare il ciclista sul numero di veicoli disponibili e sulle condizioni del traffico in tempo reale, così da ottimizzare le sue scelte.

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Questo progetto mira a sostituire entro il 2015 il sistema di bike sharing tradizionale, consentendo ai cittadini di Copenaghen di disporre di 25.000 nuovi mezzi a due ruote. E alcuni saranno dotati di motore elettrico e di luci a LED. Per la prenotazione della bici, possibile anche tramite il web, sarà necessario disporre di una carta di credito.

Dati gli enormi passi avanti che altre città europee stanno compiendo in tema di mobilità sostenibile, non sarà il caso che anche noi iniziamo a ‘pedalare’?

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