Sicuramente vi sarà capitato di vedere la fioritura estiva del Camedrio, chiedendovi che pianta fosse. Si tratta di un arbusto semirustico, ideale per la creazione di siepi nei giardini costieri. Nei tempi antichi, a questa pianta venivano riconosciute proprietà medicamentose. Oggi, però, il suo utilizzo in tal senso è vietato in quanto è risultata altamente tossica.
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Andiamo a conoscerla meglio.
Il Teucrium chamaedrys, questo il suo nome in gergo scientifico, appartiene alla famiglia delle Labiate. Si tratta di pianta perenne che può raggiungere un’altezza di 150 cm. È un arbusto mediterraneo semirustico diffuso nel Mediterraneo occidentale in zone litoranee calde. Vediamo le sue caratteristiche.
Questa varietà ha un aroma molto forte e sgradito per l’uomo. È invece molto apprezzato dai gatti che amano sfregarsi su questa pianta. Per questo motivo, il nome volgare di questa varietà è “Erba gatto”.
Durante l’estate avviene la fioritura con la produzione di piccoli fiori dai petali blu-viola e con venature più scure e stami sporgenti.
Ideale per la creazione di siepi nei giardini costieri, è una pianta idonea anche per essere coltivata in vaso. Ecco gli accorgimenti da tener presenti per la cura e la coltivazione.
La propagazione del Camedrio può avvenire in varie modalità.
Fin dai tempi antichi, il camedrio veniva usato in medicina perché gli venivano attribuite proprietà febbrifughe e digestive. Veniva altresì usata anche per le sue proprietà blandamente lassative, carminative, digestive e stomachiche.
Ad uso esterno, veniva poi usata anche come astringente nei casi di piorrea e gengivite.
Si è scoperto essere anche un buon cicatrizzante, antisettico e un ottimo ipolipemizzante. Associato ad un regime dietetico ipocalorico, ha dato ottimi risultati come dimagrante.
Andiamo a scoprire gli impieghi di un tempo di questa pianta, ricordando che oggi il suo utilizzo è espressamente vietato dal Ministero della Salute per la sua tossicità.
Veniva molto usata per la preparazione di liquori, a fondo amaro o nell’industria del vermouth e bevande in genere. Ora però non più per una riconosciuta e comprovata tossicità di alcuni suoi componenti (diterpeni neoclerodanici) che possono provocare epatiti di vario genere.
Molto indicato per ornare varie zone, sempre soleggiate, dei giardini rocciosi, come scarpate, pendii sassosi o bordure.
In ambito erboristico, il camedrio è sempre stato apprezzato per le sue proprietà amarotoniche, tanto da essere utilizzato anche per la preparazione di aperitivi e digestivi.
È considerata inoltre una pianta ad attività dimagrante e depurativa. In realtà, però, risulta essere una pianta epatotossica. I diterpeni neoclerodanici presenti nella droga sono infatti responsabili di epatiti acute, croniche e fulminanti. Per questo motivo, il camedrio non va assolutamente utilizzato né sotto forma di tisana né di estratto. Il Ministero della Salute ne vieta espressamente l’uso.
Come appena spiegato, alcuni componenti presenti in questa pianta sono responsabili di varie forme di epatite, anche gravi.
Pertanto, non dovrebbero quindi essere acquistati prodotti contenenti camedrio perché velenoso.
In passato, quando ancora era possibile venderlo, si trovavano parti essiccate pronte per la preparazione di infusi e tinture.
In Italia l’uso è proibito. Ciò invece non accade in altre nazioni dove, comunque, è altamente sconsigliato il suo utilizzo in qualunque forma.
La pianta è stata infatti inserita nell’elenco di quelle non utilizzabili negli integratori alimentari e non è quindi vendibile nonostante siano reperibili alcuni prodotti che la contengono.
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