La catalogna è un ortaggio molto facile da coltivare per questo oggi vogliamo proporvelo come alternativa alle verdure a foglia verde. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
La catalogna (Chichorium intybus) è conosciuta anche sotto il nome di cicoria asparago. Appartiene alla specie Chichorium intybus foliosum, la comune cicoria. Viene coltivata per lo più al centro-sud ed è un ortaggio invernale. Tuttavia, con adeguate condizioni atmosferiche, la troviamo anche nei campi della Pianura Padana.
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Questo ortaggio si presenta con un cespo compatto e la radice a fittone. Le foglie possono toccare i 40 cm e sono di colore verde scuro, con le costolature tipicamente bianche.
Non dura molto a lungo, quindi è bene consumarla entro 2-3 giorni. Conservatela in un sacchetto di carta fuori in frigo.
Esistono diverse varietà di catalogna:
Si coltiva in maniera abbastanza facile nel proprio orto. Viene notoriamente trattata a cadenza annuale, seppure sia biennale. L’importante è assicurarsi un terreno che sia fresco e non troppo compatto, ben profondo.
Il clima deve essere temperato, con inverni non troppo freddi. La temperatura media ideale è tra 15 e 18 gradi, non dovrebbe scendere sotto i 6 gradi. Per evitare che l’ortaggio soccomba alle gelate, si stende un telo di tessuto-non tessuto per almeno due settimane.
I semi vanno posti nel semenzaio tra giugno e luglio, per poi spostare le piantine dopo circa 2 mesi se hanno raggiunto almeno il numero di 5 foglioline.
In alcuni casi, quando il terreno è molto fertile, si può procedere direttamente con il piantare i semi nel terreno, lasciando uno spazio di 30 cm tra l’uno e l’altro e 40 cm tra le file. L’importante è che avvenga nel periodo della luna crescente. La profondità deve essere di circa 15-20 cm.
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Il terreno deve essere bagnato a pioggia di continuo, di modo da assicurarsi una crescita costante.
Per la concimazione sarebbe da evitare il letame, in quanto potrebbe determinare la presenza di nitrati nelle foglie, dannosi per la nostra salute.
Per ovviare al problema, si suggerisce di piantare l’ortaggio in terreni che in precedenza hanno ospitato altre verdure bisognose di concime. Un paio di esempi: pomodori e zucchine.
Questa verdura va coltivata in terreni diversi per l’anno successivo, nè può essere piantata in terreni che hanno ospitato altri ortaggi della stessa famiglia nell’anno precedente. Parliamo ad esempio della cicoria, della scarola, dell’indivia riccia o della lattuga.
Per la consociazione, si consigliano gli ortaggi di rapida crescita.
Anche per la coltivazione in vaso le operazioni sono abbastanza semplici. Procuratevi un vaso abbastanza grande, in funzione delle quantità che intendete piantare.
Assicuratevi che sul fondo vi siano della ghiaia o dei cocci, di modo che non si formino ristagni d’acqua, e che il terreno sia sempre ben drenato. Concimate il terreno, con del compost o con del letame.
La raccolta va fatta nel periodo di luna crescente, fino all’autunno inoltrato. Le foglie vanno tagliate alla base, avendo cura di operare con delicatezza, di modo da consentire un raccolto successivo. In media si producono tra i 2 e i 4 kg di catalogna al metro quadro.
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Vediamo quali sono le caratteristiche salienti di questa verdura invernale.
Innanzitutto, ha pochissime calorie, che ne fanno un alimento perfetto per le diete ipocaloriche. Infatti, 100 gr di catalogna contengono 10 kcal.
Inoltre, si trovano:
Questa varietà di cicoria possiede diverse proprietà che la rendono un ottimo alimento da affiancare alle nostre portate:
Insomma, imparare a coltivarla nel proprio orto è un buon modo per variare i nostri piatti durante la stagione fredda.
Si può preparare in molti modi. Va però prima pulita dalle foglie esterne più appassite e tagliare. Dovrete lessarla a pezzi in acqua fredda, per 15-20 minuti dal bollore.
Va poi scolata bene e si può servire condita con dell’olio e limone o passata in padella con l’aggiunta di altre spezie o parmigiano.
Può diventare un ottimo condimento per la pasta, se ripassata in padella con aglio, olio e acciughe.
Consiglio: per togliere il gusto amaro si consiglia di lasciatela in acqua fredda per 20 minuti prima di lessarla.
Un piatto tipico del Lazio sono le puntarelle, la parte superiore e più tenera della catalogna, che si mangia cruda, in insalata o pinzimonio.
Dopo avere fatto lessare la catalogna, provate a spadellarla con aglio e olio. Potrete sbizzarrirvi aggiungendo le classiche acciughe, oppure dell’uvetta, del peperoncino, o dei pinoli. Potete anche aggiungere della passata di pomodoro o dei capperi e della mollica di pane.
Si può usare per una bruschetta o per condire la pasta.
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