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Fiori di cappero: come gustarli per sfruttare tutte le loro proprietà

In salamoia, sott'aceto, fritti... e tante altre idee di utilizzo in cucina

I fiori di cappero sono una delle piante aromatiche più utilizzate nella cucina mediterranea. Nel sugo e sulla pizza, si abbinano benissimo anche con carne, pesce e verdure. Ma non è solo il gusto la loro caratteristica principale, i fiori di cappero andrebbero infatti consumati anche per le numerose proprietà benefiche.

Fiori di cappero: come gustarli per sfruttare tutte le loro proprietà

Andiamo a scoprirne qualcosa di più!

Fiori di cappero e pianta

Appartenente alla famiglia delle Capparaceae, la pianta del cappero cresce spontaneamente, spesso lungo i muraglioni dei centri cittadini o su scarpate rocciose. Di questa pianta, genere Capparis, ne esistono oltre 250 varietà, la più diffusa è la Capparis spinosa che si trova diffusamente in tutta l’area del bacino Mediterraneo.

In Italia si trova spesso anche la Capparis inermis, priva di spine.

Si tratta di un arbusto perenne che però in inverno riposa e riprende il suo ciclo di fioritura e fruttificazione in primavera ed estate.

Caratteristiche

La pianta di Capparis presenta le seguenti caratteristiche:

  • radici legnose, molto robuste e ramificate
  • rami lunghi
  • foglie di forma rotondeggiante con due spine alla base
  • fiorisce a fine maggio, il periodo perfetto per raccogliere i boccioli (i capperi)
  • fiori, se lasciati sbocciare, bianco-rosati costituiti da quattro petali ovali con al centro numerosi stami

Dove si trova

La pianta del cappero è una pianta perenne proveniente dalla regione del Mediterraneo del Sud Europa, Medio Oriente e Nord Africa. Cresce bene anche nelle parti calde dell’Australia meridionale e centrale.

Cura della pianta

La pianta del cappero ha una robustezza simile a quella degli ulivi (7° C) e riesce anche tollerare temperature estive di oltre 40° C. Va piantata su un terreno ricco e ben drenato. Richiede una costante esposizione alla luce solare.

Fiori di cappero: valori nutrizionali

100 grammi di capperi apportano solo 23 calorie così composte:

  • 83,5 g di acqua
  • 4,9 g di carboidrati
  • 3,2 g di fibra
  • 2,3 g di proteine
  • 0,8 g di grassi

Fiori di cappero: proprietà

Con pochissime calorie, i fiori di cappero sono ricchi di sali minerali quali sodio, calcio, magnesio, potassio, fosforo, e vitamine, in particolare, A, K e C.

Sono molto ricchi inoltre di betacarotene e flavonoidi, composti ad azione antiossidante, in particolare quercetina, rutina e kaempferolo.

Grazie alle sostanze appena citate, i fiori di cappero sono utili per la salute, nello specifico:

  • proteggono i vasi sanguigni
  • stimolano l’appetito e la digestione
  • presentano proprietà curative per varici, vene varicose, gotta ed emorroidi
  • rappresentano un rimedio naturale contro le allergie (recentemente i ricercatori dell’Università di Catania hanno evidenziato un elevato potere nella protezione dell’organismo dagli allergeni rappresentati da pollini, polvere, alimenti e agenti chimici)
  • riescono ad abbassare i valori di colesterolo LDL
  • rinforzano circolazione e articolazioni
  • hanno proprietà diuretiche

Fiori di cappero: raccolta

Vanno raccolti ancora chiusi, in estate, meglio se nelle ore meno calde della giornata. Si tratta di un’operazione piuttosto laboriosa che richiede tanta pazienza.

fiori di cappero
Non è raro vedere crescere questa pianta anche su vecchie mura

Differenza tra capperi e cucunci

I capperi sono i boccioli non ancora aperti della pianta, mentre i cucunci sono i frutti che si formano dopo la fioritura dei capperi e contengono dei semini.

Fiori di cappero in cucina

Utilizzati da millenni per cucinare, i fiori di cappero si raccolgono ancora chiusi e si conservano in macerazione sotto sale o sott’aceto. Tipici della tradizione eoliana, vengono usati per aromatizzare le pietanze e si sposano bene con una grande varietà di cibi: carne, pasta, pesce, verdure…

Ecco qualche idea di pietanze alle quali l’aggiunta dei capperi può dare una marcia in più:

Fiori di cappero: conservazione

Si conservano a lungo sott’olio, sott’aceto o sotto sale.

Fiori di cappero sott’aceto

Se volete conservare i capperi sott’aceto, ecco la ricetta classica.

Ingredienti

  • 500 gr di capperi
  • 1 kg di sale grosso
  • 1 l di aceto
  • 2 foglie di alloro

Procedimento

  • Lavare bene i capperi, farli sgocciolare ed asciugarli con un canovaccio.
    Sistemarli in terrina e cospargerli con il sale grosso e le foglie di alloro. Lasciarli macerare per 2-3 giorni mescolandoli di tanto in tanto con delicatezza utilizzando le mani. Trascorso il tempo indicato, mettere i capperi in vasetti sterilizzati.
  • Far bollire ½ litro di aceto bianco per alcuni minuti, versarlo ancora caldo sui capperi fino a ricoprirli completamente. Chiudere ermeticamente e lasciare insaporire per 5 giorni.
  • Dopo 5 giorni, scolare i capperi dall’aceto di macerazione e sistemarli in barattoli sterilizzati.
  • Far bollire il rimanente aceto, lasciarlo raffreddare ed aggiungerlo ai capperi. Chiudere bene e conservare in dispensa.

fiori di cappero

Fiori di cappero in salamoia

Utilissimi in dispensa per aromatizzare e insaporire pietanze, ortaggi e verdure. Vediamo come prepararli.

Ingredienti

  • 1 kg di capperi
  • 1 kg di sale grosso

Procedimento

  • Lavare e scolare i capperi, asciugarli per bene con un canovaccio e sistemarli su un telo da cucina. Esporli al sole per 2 giorni per farli essiccare (portarli in casa la sera).
  • Trascorsi 2 giorni, versare i capperi in una terrina con una parte del sale e mescolare con le mani.
    Prendere dei vasetti sterilizzati e mettervi prima il sale sul fondo e poi i capperi, continuando ad alternare strati di sale e capperi fino a qualche cm dall’orlo del contenitore. Coprire con il sale e tappare. Conservare al buio (ad esempio in cantina) per un mese. Dopo tale periodo i capperi sono pronti per essere consumati.

Consigli di utilizzo

Prima dell’uso, i capperi sotto sale vanno sciacquati in acqua fredda.
Salare poco le pietanze da arricchire con i capperi.

Fiori di cappero fritti

La procedura è molto semplice.

  • Dopo averli lavati e asciugati, basta passare i fiori del cappero in una pastella composta da acqua e farina (o la pastella che siete abituati a preparare) e friggerli in olio bollente.
  • Perfetti per l’aperitivo, magari guarniti con qualche goccia di vincotto o aceto balsamico.

Controindicazioni

Non esistono particolari controindicazioni.

Tuttavia, i capperi sott’aceto sono sconsigliati in caso di ulcera gastroduodenale, mentre quelli sotto sale vanno evitati da chi soffre di problemi ai reni e di pressione alta.

È meglio che non li consumino – o comunque ne facciano un uso moderato – le donne in gravidanza e coloro che stanno per affrontare un intervento chirurgico, poiché tendono a fluidificare il sangue.

Sconsigliato in fine un uso eccessivo ed esagerato in chi soffre di ipotiroidismo o gozzo in quanto la glucocapparina, la sostanza che dà al cappero il suo tipico sapore, può interferire con l’assorbimento dello iodio.

Ricette con i fiori di cappero

Dopo aver visto le preparazioni di base classiche per la conservazione dei fiori di cappero, vediamo ora qualche ricetta vera e propria che li prevede tra gli ingredienti.

Polpettone di tonno e capperi

Un grande classico. Secondo piatto (ma anche piatto unico) che piace a tutti, soprattutto ai bambini. Veloce da preparare è perfetto da gustare freddo in estate.

Ingredienti

  • 250 g di tonno in scatola sgocciolato
  • 3 patate medie bollite
  • 2 uova
  • 2 cucchiai parmigiano grattugiato
  • 4 cucchiai di pangrattato e q.b. per la panatura
  • 2 cucchiai di capperi
  • sale
  • olio extravergine di oliva

Preparazione

  • In una ciotola capiente unire: il tonno ben sgocciolato, le patate bollite schiacciate, le uova, il parmigiano grattugiato, i capperi, un po’ di sale e il pangrattato. Impastare fino a ottenere un composto ben compatto.
  • Su un piano da lavoro, mettere un paio di cucchiai di pangrattato, sistemarvi sopra l’impasto e formare un cilindro. Rivestire quindi il cilindro col pangrattato.
  • Appoggiare il polpettone su un foglio di carta da forno, irrorare con un filo d’olio e chiudere a caramella. Sistemare sulla teglia e cuocere in forno preriscaldato a 180° per 35/40 minuti.
  • Lasciar raffreddare, tagliare a fette e servire con un contorno a piacere.

Scarola imbottita

Chiamata a Napoli, ‘mbuttunata’, è un tipico piatto partenopeo di origine contadina, fatto con ingredienti poveri e di riciclo.

Ma nonostante tutto, è davvero molto gustoso.

Ingredienti

  • 2 cespi di scarola
  • 4 cucchiai di pane grattugiato
  • 100 gr di olive nere
  • 25 gr capperi
  • 1 spicchio di aglio
  • 2 acciughe
  • frutta secca q.b.
  • olio extravergine d’oliva
  • prezzemolo

Preparazione

  • Lavare bene la verdura lasciandola a bagno in acqua fredda e poi risciacquandola sotto l’acqua corrente.
  • Fare poi soffriggere la scarola in una padella insieme a olio e aglio per ogni loro lato. Rigirare di tanto in tanto e coprire con un coperchio.
  • Togliere la scarola dalla pentola, eliminare l’aglio, e nello stesso olio far insaporire il pane grattugiato. Nel frattempo, su un tagliere, tritare tutti gli altri ingredienti, avendo cura di aver dissalato i capperi, e aggiungere una spolverata di pane grattugiato.
  • Con delicatezza aprire le scarole e farcirle con il composto appena realizzato.
  • Adagiarle in una pirofila con un filo di olio e cuocere in forno già caldo per circa 20 minuti a 180 gradi.
  • Servire calde o tiepide.

Pesto di mandole e capperi

Un’alternativa originale ai più classici pesto di basilico e pesto alla siciliana.

La preparazione è davvero molto semplice e veloce. Ai due ingredienti base, vanno aggiunti basilico, prezzemolo e olio d’oliva.

L’importante è sciacquate per bene i capperi per togliere il sale in eccesso e tostare le mandorle.

A scelta, utilizzare mixer o mortaio.

Sistemato in vasetti sterilizzati, coperto d’olio, il pesto si conserva per 2-3 mesi. Una volta aperto va conservato in frigorifero e consumato entro 3 giorni.

Spaghetti alla puttanesca

Ingredienti (dosi per 4 persone)

  • 320 gr di spaghetti
  • 6/8 filetti di acciughe sotto sale o in filetti sott’olio
  • 50 gr di capperi sotto sale
  • 1 spicchio di aglio
  • 100 gr di olive nere
  • 1 peperoncino a pezzi
  • 500 gr di pomodori San Marzano o ramati, oppure 500 gr di passata
  • 1 ciuffo di prezzemolo tritato
  • olio extra vergine di oliva
  • sale e pepe (q. b.)

Preparazione

  • Mentre l’acqua bolle, mettere i capperi in una tazza di acqua tiepida per circa 10 minuti per togliere il sale in eccesso, sciacquare e tritare grossolanamente. Pulire le acciughe togliendo la lisca centrale e sciacquarle sotto acqua corrente; denocciolare le olive e tagliarle a rondelle, spellare i pomodori (nel caso non usiate la passata) e tritarli grossolanamente con una forchetta.
  • In una padella larga, mettere 4 cucchiai di olio e lo spicchio d’aglio schiacciato (da togliere prima che imbiondisca), aggiungere quindi anche i capperi, le olive, il peperoncino e i filetti di acciughe a pezzetti.
  • Girare con un cucchiaio di legno cercando di far spappolare i filetti di acciughe.
  • Per ultimo, aggiungere i pomodori e cuocere fino a che gli spaghetti non sono cotti.
  • In genere non occorre aggiungere sale vista la sapidità degli ingredienti.
  • Scolare la pasta un paio di minuti prima che siano al dente e continuare la cottura in padella facendoli saltare per un paio di minuti nel sugo.
  • Per dare maggior cremosità, aggiungere un paio di cucchiai di acqua di cottura.
    Regolare di sale e pepe, se necessario. A piacere, aggiungere prezzemolo fresco tritato anche solo per guarnizione.

Fiori di cappero: significato simbolico

La beltà. Se vi viene pertanto regalato questo fiore, non rimaneteci male, anzi! Chi ve lo sta donando vi sta semplicemente dicendo che siete uno splendore!

Curiosità

Era il simbolo distintivo delle “Monne” di un tempo, le donne che venivano innalzate sopra ogni cosa.

Le belle donne greche e romane usavano i fiori del cappero per abbellire le loro capigliature o per chiudere le spalline della loro recta.

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Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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