Pulizia della casa

Fuliggine: come pulire le macchie su varie superfici

Vari metodi e soluzioni a seconda delle varie superfici

La fuliggine è una polvere scura, risultato della combustione a basse temperature. Si deposita sui muri ed anche sui tessuti. Oltre che da stufe e camini, questa polvere nera viene generata anche da candele e sigarette. Si tratta di una polvere che crea una patina oleosa inquinante ed è nociva per la salute umana.
Quando si deposita sulle superfici, crea macchie ed aloni più o meno scuri, in base al materiale bruciato.
In questa guida andremo a vedere come pulire aloni e macchie di fuliggine da muri, pavimenti, tessuti e altri materiali. Inoltre, per prevenire il problema, daremo anche utili informazioni su come pulire periodicamente il camino e la canna fumaria.

Fuliggine: come pulire le macchie su varie superfici

Che cos’è la fuliggine

Si tratta di una polvere di colore scuro che si viene a formare durante un processo di combustione a basse temperature, quando c’è un ridotto apporto di ossigeno.

In genere, si crea in presenza di stufe e camini, ma viene prodotta anche dalla combustione di candele, sigarette e ceri.

Ci si accorge della sua presenza quando diventa visibile, con macchie scure diffuse sulle pareti, specie sulla parte alta, verso il soffitto.

fuliggine

Va eliminata subito, in quanto, oltre a sporcare pareti, mobili e tessuti, è un agente inquinante che può anche creare problemi di salute, soprattutto a carico dell’apparato respiratorio.

È quindi fondamentale conoscere le tecniche più efficaci per pulire a fondo le varie superfici intaccate dalle macchie prodotte da questo prodotto della combustione.

Come togliere le macchie di fuliggine dai tessuti

Se si deposita sui tessuti, è bene eliminarla subito, prima di procedere con il lavaggio; altrimenti c’è il rischio che gli aloni scuri si fissino sui tessuti. In commercio ci sono prodotti appositi. Ma si può procedere anche in tanti altri modi. Vediamoli.

  • Scuotere in maniera energica la stoffa impregnata di fumo nero
  • Aspirare le particelle nere usando l’apposito bocchettone dell’aspirapolvere
  • Distribuire a pioggia del borotalco sulle parti macchiate e poi aspirare con l’aspirapolvere
  • Cospargere del sale sull’alone e poi spazzolare via il tutto oppure aspirare
  • Versare sull’alone scuro del succo di limone oppure una piccola quantità di alcool o di candeggina

Dopo aver eliminato il grosso, usando uno dei metodi appena spiegati, procedete con il lavaggio del tessuto usando acqua calda. Per una pulizia professionale, portare i capi in lavanderia.

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Come pulire le macchie nere di fuliggine dal pavimento

Quando la fuliggine fuoriesce dal caminetto o dalla stufa a legna o a pellet, inevitabilmente va a sporcare il pavimento. In questo caso, il sistema migliore per rimuovere la fuliggine è l’aspirapolvere. Altrimenti, si può usare la parte inferiore di una ramazza, dopo aver inumidito le setole con acqua tiepida.

Una volta tolto il grosso dello sporco, è possibile procedere con il lavaggio del pavimento. Per i pavimenti in pietra, usare dell’acqua con un goccio di detersivo per piatti.

Se le macchia fosse molto ostinata, provare a toglierla con della candeggina pura, dell’aceto bianco oppure con dell’acido muriatico. Quest’ultimo va utilizzato con molta prudenza, sempre con guanti e occhialini, dal momento che è corrosivo e tossico. Al termine, sciacquare con acqua calda.

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Come togliere la fuliggine dai muri

Un altro posto dove la polvere nera tende a depositarsi sono muri e pareti. In tal caso, aprire le finestre così da far arieggiare l’ambiente.

Dopodiché, prima di procedere con le operazioni di pulizia, è bene proteggersi indossando

  • dei guanti da lavoro per non annerire la pelle
  • una mascherina per non inalare le particelle
  • degli occhialini per proteggere gli occhi
  • vecchi indumenti

Proteggere anche il pavimento e i mobili, ricoprendoli con dei fogli di giornale o un vecchio lenzuolo, oppure spostarli in un’altra stanza.

A questo punto, riempire un secchio con 5 l di acqua denaturata, da miscelare con 4 misurini di detergente apposito per la pulizia della fuliggine. Imbevere una spugna o uno straccio in questa soluzione e strizzare per bene.

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Cominciare quindi a pulire i muri eseguendo dei movimenti dall’alto verso il basso, ed avendo cura di risciacquare la spugna spesso usando acqua pulita.

Finita la pulizia, tamponare la parete trattata con un asciugamano pulito senza strofinare. Così facendo non si andranno a creare strisce e striature.

Nella fase di asciugatura, si consiglia l’utilizzo di asciugamani bianchi. Notando sulla spugna macchie scure, è indice che la pulizia non è stata fatta in maniera del tutto corretta. Procedere quindi nuovamente con il lavaggio vero e proprio fino al raggiungimento del risultato voluto.

Valida alternativa al lavaggio con acqua e detergente, è la spugna chimica. Si tratta di una spugna in lattice vulcanizzato che elimina lo sporco di fuliggine e i depositi di particolato da varie superfici, come muri, carta, legno e tessuti. La spugna chimica va usata asciutta e con delicatezza.

Come pulire la fuliggine dai mobili

Le macchie depositate sui mobili possono essere rimosse usando detergenti naturali acidi, e quindi succo di limone o aceto bianco.

In caso di arredamento molto delicato, diluire l’aceto bianco o il limone in acqua tiepida.

Pulire la fuliggine del camino

Rispetto ai sistemi di riscaldamento moderni, il camino ha un fascino senza eguali. Tuttavia, per garantirne il funzionamento corretto, occorre provvedere alla sua manutenzione regolare e periodica.

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Ciò è utile anche per evitare problemi come l’ostruzione della canna fumaria, la comparsa di fastidiosi odori acri e l’inalazione di residui tossici, come appunto la fuliggine. Vediamo quindi come pulirla del camino.

  • Rimuovere i ciocchi di legna e riporli in un contenitore metallico e aspettare almeno 24 ore prima di buttarli in quanto potrebbero non essere del tutto spenti.
  • Rimuovere le ceneri spente, usando un apposito aspiratore specifico e non l’aspirapolvere domestico oppure spazzola e paletta.
  • Rimuovere la polvere nera depositata sulle pareti della camera di combustione passando una spugnetta imbevuta con acqua e candeggina oppure con acqua e aceto bianco. In caso di fuliggine incrostata, usare la carta abrasiva senza però rovinare le pareti del camino stesso.
  • Risciacquare ed asciugare per bene.

Pulire la fuliggine dalle canne fumarie

La canna fumaria andrebbe pulita almeno una volta all’anno. L’efficienza del camino dipende infatti anche dalle condizioni della canna fumaria stessa. L’accumulo di fuliggine incrostata al suo interno, infatti, inquina di più, causa un minore rendimento termico e crea rischio di scoppio o incendio.

Per la pulizia della canna fumaria ci si può affidare a professionisti del settore. In alternativa, si può procedere in autonomia.

Anzitutto, riparare ogni superficie della stanza, coprendo mobili, pavimento e complementi d’arredo con vecchie lenzuola o grandi teli in plastica. Poi, bisogna indossare guanti, mascherina e occhialini, e una cuffia per i capelli, oltre a indumenti vecchi da buttare.

A questo punto, procedere con la pulizia vera e propria, utilizzando uno scovolo con asta flessibile ed una apposita spazzola per la pulizia del camino.

Con questi strumenti, dotati di tubi snodabili e raggi metallici, è possibile raggiungere qualsiasi punto della canna fumaria, staccando anche i residui bruciati attaccati alla superficie del condotto. L’importante è usare uno scovolo dalle dimensioni adeguate in base al diametro della canna.

Per la manutenzione ordinaria della canna fumaria, è valido il tronchetto spazzacamino. Si accende come un normale ceppo e si aspetta che le incrostazioni interne si ammorbidiscano grazie al rilascio dei suoi minerali.

Altri consigli per la pulizia

Nella nostra guida alla pulizia ecologica troverete tantissimi trucchi e rimedi della nonna per svolgere i più comuni lavori casalinghi e per produrre detersivi naturali, con enorme beneficio per il portafoglio e l’ambiente.

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Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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