La Gaultheria o Gaulteria è una pianta sempreverde della famiglia delle Ericacee.
Originaria del Nepal (Gaultheria fragrantissima syn. punctata), della Cina (Gaultheria yunnanensis) e del Nord America (Gaultheria procumbens), cresce in maniera spontanea dappertutto, persino lungo i bordi delle strade e nei parchi pubblici. Viene spesso coltivata anche nei giardini privati, in aiuole e bordure, a puro scopo decorativo per la bellezza dei fiori bianchi o rosa e, soprattutto, delle piccole bacche rosse che produce in autunno.
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Arbusto di media grandezza (non supera i 25 cm di altezza), è una pianta perenne, con una chioma fitta e ramificata. Le foglie, di un bel verde intenso, in autunno/inverno diventano rossastre. A fine estate sbocciano deliziosi fiori a campanula, bianchi, rosa o lilla, in base alla specie. Dopo la fioritura, la pianta produce delle bacche rosse che resistono fino alla fine dell’inverno.
Vediamo nel dettaglio le singole parti:
Esistono varie specie di Gaultheria. Tra le tante ricordiamo:
Pianta ornamentale sempreverde che in giugno-luglio produce fiori bianchi o rosati. I frutti o bacche compaiono solo sugli esemplari femminili. La Gaultheria procumbens viene utilizzata per la produzione di tè e per la preparazione di un estratto con effetto analgesico ed antinfiammatorio.
Diffusa in America centrale, soprattutto in Messico e Argentina, si presenta con folti cespugli alti più di 1 metro. Viene usata in omeopatia.
Nota come pernezia del Cile, è un arbusto sempreverde di piccola taglia che produce bacche tonde di colore bianco o rosso.
Ha portamento strisciante e produce fiori bianco-rosa. Le sue bacche sono leggermente pelose.
Originaria del Nord America, presenta rami eretti, foglie ovali e fiori rosa o bianchi.
Conosciuta come Faggio di neve, è una specie endemica della Nuova Zelanda. Ha portamento arbustivo e le sue foglie sono spesse, oblunghe e con i margini dentati.
Per sua natura, la Gaultheria non teme le basse temperature e di conseguenza è molto resistente. Può essere coltivata in giardino in qualsiasi periodo dell’anno, meglio se all’ombra di aceri e rododendri. Ama i luoghi ombreggiati e ben arieggiati ma non umidi.
Cresce bene anche in vaso e si adatta anche ai giardini rocciosi.
Ecco una serie di elementi per una buona coltivazione.
Le varie specie di Gaultheria si abbinano perfettamente con altre piante acidofile come Camelia, Rododendro, Cotonastro, Enkianthus, Azalea, Kalmia, Asebo o Pieris.
Anche se è una pianta resistente al freddo, che ben sopporta le basse temperature invernali, è sempre meglio coprire il terreno con pezzetti di corteccia, o altro materiale, per proteggerla dal freddo più intenso (così come dal caldo in estate). Se coltivata in vaso, basta ritirarla in casa o sistemarla in un luogo riparato.
La Gaultheria si propaga sia per talea che per semina. Vediamo le differenze tra le due modalità.
Tra luglio e agosto si prelevano le talee che vengono poi interrate in un miscuglio di sabbia e torba.
Le talee si conservano in un contenitore per tutto l’inverno e, quando compaiono i germogli in primavera, si mettono a dimora oppure trasferite nei vasi. In autunno saranno quindi pronte per essere piantate nel terreno.
Nel mese di ottobre si procede con la semina utilizzando un substrato torboso mescolato a un po’ di calce e terriccio. Il vaso va quindi posizionato in una serra fresca nell’attesa che facciano la comparsa i primi germogli (di solito dopo 4 settimane).
A questo punto, le piantine vanno messe in singoli contenitori e coltivate lì fino a aprile-maggio della primavera successiva.
Non è una pianta che risente in modo particolare degli attacchi dei parassiti delle piante.
Il vero problema della Gaultheria è il ristagno idrico che provoca marciume radicale. E per questo, la responsabilità è soprattutto nostra che non dobbiamo darle troppo da bere. Le bacche possono essere fonte di cibo per uccelli.
Noto anche come olio essenziale Wintergreen, è tradizionalmente conosciuto per le sue virtù calmanti e antinfiammatorie.
Costituito da più del 95% di salicilato di metile, aiuta a combattere crampi, contratture e dolori muscolari. Allevia i sintomi influenzali ed è anche utilizzato contro tendiniti, artriti, reumatismi ed artrosi.
Trattandosi di uno degli oli essenziali più potenti che si conoscano, non è privo di effetti indesiderati, anche gravi, se usato a sproposito o in quantità eccessive.
Vediamo come utilizzarlo:
L’olio essenziale di Wintergreen contiene basse quantità di componenti biochimici allergenici:
Prima di spalmarlo su ampie zone, è consigliabile fare un test cutaneo: applicare due gocce nell’incavo del gomito e attendere almeno 24 ore per assicurarsi che non si verifichino reazioni allergiche.
La Gaultheria deve il suo nome a Jean-François Gaulthier (1708-1756), medico-botanico del re in Quebec.
La denominazione “wintergreen” (da “winter” che significa inverno e “green” che vuol dire verde) è invece dovuta al fatto che si tratta di una delle poche macchie verdi presenti nei boschi in inverno, come si può vedere da una delle due foto sopra.
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