Pulizia della casa

Naftalina: cos’è e come la usiamo

Naftalina e subito ricordiamo l’odore – un po’ sgradevole e pungente – del vecchio cassettone della nonna, pieno di abiti un démodé, coperte e piccoli oggetti. Un odore che difficilmente si dimentica. Anche a causa della difficoltà a eliminarlo dai capi che ne vengono a contatto. Ma cos’è questa naftalina? È veramente nociva per la nostra salute?

Naftalina: cos’è e come la usiamo

Naftalina: descrizione 

La naftalina, questo il suo nome commerciale, altro non è che un elemento chimico di nome naftalene, un idrocarburo aromatico polinucleato che si ricava industrialmente dal catrame di carbon fossile.

L’aspetto è quello di una pallina di colore bianco e dall’odore peculiare e il suo scopo principale è quello di respingere le tarme, ma anche di profumare il bucato.

Questa forma cristallizzata di idrocarburo è stata utilizzata anche per la produrre dei profumi, degli antibiotici, e perfino fuochi d’artificio. È tristemente nota per essere un ingrediente del napalm (se combinata con l’acido palmitico). Altamente tossica, è un elemento chimico considerato pericoloso per la salute. Per questo la vendita è vietata in Italia e in Europa dal 2008, motivo per cui oggi non è più disponibile nei negozi.

Caratteristiche 

Si presenta come un solido cristallizzato di naftalene bianco a temperatura ambiente, con un odore penetrante. Poco solubile, può invece sublimare (passare dallo stato solido direttamente a quello aeriforme)

Uso nella storia

In passato veniva utilizzato come combustibile nel campo automobilistico e ferroviario. È stata scoperta nel 1920 da John Kidd, che ne descrive le proprietà e il metodo di produzione, e la chiama naftalina perché derivata dalla nafta.

Oggi viene prodotta per uso industriale in particolare nell’industria chimica per la sintesi dell’anidride ftalica e di coloranti (Acido H). Fino a pochi anni fa, ha trovato largo uso domestico come insetticida, e antitarme.

Come si produce la naftalina 

La naftalina viene prodotta industrialmente per distillazione dal catrame, dal carbone e dal petrolio.

Come sempre avviene, si trovano tracce di naftalene anche in natura:

  • nella magnolia
  • in alcune specie di cervi
  • nelle termiti di Formosa, che la usano probabilmente come repellente contro le formiche, i funghi velenosi e i vermi.
  • in alcune varietà del fungo endofita Muscodor albus che produce naftalene assieme ad altri composti organici volatili, o nel fungo Muscodor vitigenus produce pressoché esclusivamente naftalene.
  • in alcune meteoriti

Naftalina: a cosa serve 

A parte l’uso nell’industria chimica, fino a pochi anni fa veniva venduta in sacchetti o palline come antitarme da utilizzare negli armadi per proteggere i capi di abbigliamento.

Naftalina

Antitarme 

Le tarme sono animaletti che si insinuano negli armadi attratti da odori organici. Amano gli ambienti bui e temono la luce.

In passato potevano arrivare in casa solo in estate, oggi questi insettini sono attivi tutto l’anno, perché le nostre case sono riscaldate anche nella stagione invernale.

Le tarme causano piccoli buchi nei tessuti: di solito arrivano tramite un indumento già infestato o volando, si nutrono principalmente delle fibre naturali, come lana, seta e lino, ma anche di cotone o sintetiche.

Come usare l’anitarme 

Le tarme trovano tana in abiti non pulitissimi, conservati un po’ umidi o non usati per lunghi periodi. Ecco come riporre gli indumenti invernali per evitare le tarme.

Non è sufficiente appoggiare l’antitarme sui ripiani, ma consigliamo di agire con più attenzione.

  • Prima di tutto è meglio lavare bene i vestiti e non lasciarli mai umidi, prima di conservarli
  • L’antitarme è efficace se utilizzato in spazi chiusi e circoscritti: si consiglia dunque di conservare gli abiti in contenitori di plastica e sacche porta-abiti in maniera ordinata.
  • Inserire nei contenitori le palline di legno o i foglietti imbvuti di oli essenziali rispettando le dosi indicate dal produttore.
  • Chiudere e sigillare il contenitore.

In questo modo si può provvedere serenamente al cambio di stagione, per esempio, conservando i contenitori chiusi ermeticamente nell’armadio o sotto il letto.

Naftalina contro la muffa

Le palline di naftalina possono essere usate per assorbire l’umidità nei mobili o armadi umidi e come antimuffa.

Come antiossidante o antiruggine

Può essere utilizzata anche come anti ossidante dei metalli come l’argento. In questo modo si evita che annerisca. Nello stesso modo si può utilizzare per un effetto antiruggine.

Naftalina

Come repellente per animaletti indesiderati

La naftalina viene usata come repellente per alcuni roditori e insetti come topi, piccioni, scarafaggi, talpe, e anche per altri animali selvatici come i cinghiali, che vengono infastiditi dal suo odore sgradevole.

  • Topi e  piccioni. I piccioni odiano il suo odore e per questo viene a volta usata per scacciarli dai balconi  o dai tetti. Anche i topi rifiutano di avvicinarsi per l’odore pungente.
  • Scarafaggi. La naftalina e la canfora, sono un’ottimo metodo per allontanare gli scarafaggi che non ne apprezzano l’odore.
  • Cinghiali. Un po’ di naftalina spaventa un grosso cinghiale per via dell’odore e in campagna si usa mettere fra gli attrezzi di lavoro sperando che questi non si avvicinino.

Come togliere l’odore di naftalina 

Se ancora avete delle vecchie palline che usate o i vostri indumenti conservano tracce di odore di naftalina, che è intensissimo e persistente, è possibile farlo andare via lavando i capi con l’acetoBisogna metterli in ammollo in acqua e aceto oppure fare una lavatrice con un bicchiere d’aceto.

In alternativa consigliamo di provare con i foglietti acchiappa-colore che oltre a questa funzione eliminano anche altri odori: mettere in un sacchetto gli abiti che sanno di naftalina insieme ai foglietti acchiappa-colori.

Attenzione: non asciugate i capi che odorano di naftalina in asciugatrice, altrimenti si fisserà sui tessuti in modo permanente!

Si consiglia di ripulire con l’aceto anche i contenitori porta abiti: si può usare una miscela di acqua e aceto da spruzzare con uno spray. Quindi risciacquare il contenitore con acqua calda. Utilizzate lo spray all’aceto anche per pulire gli armadi impregati di questo odore.

Rimedi naturali antiarme al posto della naftalina

L’odore è davvero poco apprezzato: usato anche esageratamente all’epoca delle nostre nonne oggi, è sempre più in disuso perché nociva.

Ma le tarme invece proliferano comunque: per eliminarle ci sono una serie di rimedi naturali che possono ritornare utili.

Naftalina

La prima cosa da fare è di curare sempre l’igiene degli indumenti e degli armadi. Cassetti e armadi possono essere detersi con acqua e aceto.

Tra i rimedi naturali sono indicati gli oli essenziali.

  • alloro, ha un profumo che non piace alle tarme ed è uno dei metodi più antichi e popolari utilizzati  in alternativa alla naftalina. Basterà mettere qualche foglia di alloro nei cassetti e nell’armadio.
  • tea tree oil, qualche goccia di olio essenziale diluito in acqua tiepida. L’olio di tea tree può essere passato di tanto in tanto con un panno umido, per pulire i mobili e prolungare l’ effetto come repellente contro le tarme.
  • legno di cedro, questo odore così buono per noi non è gradito dagli insettini. Si possono usare palline di legno di cedro oppure come olio essenziale da passare sui ripiani dell’armadio con un panno imbevuto di acqua calda.
  • canfora, si può distribuire tra gli indumenti sottoforma di foglietti imbevuti di olio essenziale di canfora oppure in palline di legno impregnate.

Fa male ingerire o inalare naftalina

Ingerire naftalina può essere letale per l’uomo e animali domestici: bisogna infatti stare molto attenti e se si posdiede ancora qualche sacchetto o pallina, meglio conservarle lontano dalla portata dei bambini, che potrebbero scambiarle per caramelle, e lontano anche dai nostri animali domestici.

Per gli esseri umani l’esposizione eccessiva al naftalene provoca la distruzione dei globuli rossi e produce sintomi di nausea, vomito, diarrea, passaggio di sangue nelle urine e pallore della pelle.

Oggi il naftalene è considerato un sospetto cancerogeno di categoria 3, nella classificazione della Comunità Europea: «sostanze da considerare con sospetto per i possibili effetti cancerogeni nell’uomo, per le quali tuttavia le informazioni disponibili sono insufficienti per procedere a una valutazione soddisfacente; esistono alcune prove ottenute con adeguati studi sugli animali che non bastano per classificare queste sostanze nella categoria 2».

Essendo la naftalina un pesticida, rilascia fumi tossici per le persone, gli animali e l’ambiente: in Europa l’uso all’aperto è illegale ed è fuori commercio come antitarme.

Se si dovesse ingerire accidentalmente contattate il centro nazionale antiveleni del Niguarda, attivo 24 ore su 24 al numero 0266101029

Naftalina: dove si compra e quanto costa

La naftalina si compra nei negozi specializzati in articoli di giardinaggio e insetticidi, online. Costa circa 15 euro al kg ed è in commercio in

  • scaglie
  • polvere
  • palline

Curiosità sulla naftalina 

Chi mangiava naftalina? Eta Beta. Personaggio stravagante del fumetto di Topolino: «predice il futuro, ha un gonnellino dal quale estrae qualsiasi cosa, detesta il denaro e ha uno pstranissimo pdifetto di pronuncia».

Eta Beta si ciba di naftalina. In realtà però la versione italiana mangia naftalina. In realtà l’idea era che mangiasse  kumquat, mandarinetti cinesi in salamoia, ma risultavano sconosciuti e difficilmente traducibili nella nostra lingua.

Giovanna Ferraresi

Giovanna Ferraresi  Siciliana di nascita e milanese di adozione, s'impegna con passione e voglia di imparare. Fino dal 2011 segue la sua attitudine, la scrittura. Lavora come web editor free lance per una casa editrice milanese specializzata in riviste tecniche di architettura e scrive di edilizia e architettura per 'Imprese Edili' e architetturaecosostenibile.it È appassionata di bioedilizia e architettura sostenibile. Anche oggi continua a tenersi aggiornata, non smettendo mai di ascoltare, guardare e imparare ed è esperta di bellezza naturale e autoproduzione cosmetica.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Pulsante per tornare all'inizio