Lino: proprietà e utilizzi di questa pianta
Il Linum usitatissimum o lino comune è una pianta coltivata dalle antiche popolazioni che occupavano Etiopia, Georgia ed Egitto.
Diffusasi poi in tutto il mondo, per la sua resistenza e la capacità di adattarsi facilmente ai climi temperati, oltre a essere apprezzata in campo tessile, viene usata in erboristeria.
I semi di questa pianta sono inoltre un vero superfood e dalla pianta stessa viene ricavato anche un olio molto pregiato. Scopriamone tutte le proprietà e le caratteristiche.
Sommario
Lino proprietà
Le proprietà del lino sono innumerevoli. La pianta è infatti ricca di proteine e fibre, ma anche di acido alfa-linolenico, acido linoleico ed acido oleico. Per questa ragione, viene considerato un emolliente, un lassativo ed un anti-infiammatorio.
Contiene Omega-3, Omega-6 e Omega-9, pertanto si dice possa essere utile in caso di diabete e per impiastri contro la tosse secca. Il suo elevato contenuto di fibre lo rende anche un perfetto rimedio naturale contro il colesterolo alto.
Come viene utilizzato il lino
Originariamente utilizzato per ricavare la carta e il cordame per le reti da pesca, in qualità di fibra ottenuta dal fusto, è in grado di assorbire l’umidità pur mantenendosi gradevole sulla pelle.
Non si deforma con l’utilizzo, è resistente ed anallergico. Infatti veniva già coltivato in tempi antichi e oggi è uno dei tessuti naturali più utilizzati nell’abbigliamento organico.
Nella medicina indiana, viene preferito sotto forma d’infuso o tisana per curare le affezioni dell’apparato respiratorio. Ma anche di quello genitourinario e in ambito veterinario. In Occidente viene consigliato soprattutto in caso di stitichezza, colon irritabile e gastriti.
L’olio di lino, utile come siccativo e diluente nell’industria delle vernici, è anche un integratore alimentare e un cosmetico naturale. Altrettanto commestibili sono i suoi semi. Un recente studio ha stabilito come possano avere proprietà anti-tumorali. Mentre farina e olio sono utili al trattamento delle irritazioni cutanee.
In genere, circa 30-50 gr. di farina di lino vengono utilizzati per effettuare un cataplasma da applicare sulla zona infiammata, mentre l’olio di semi di lino può essere utile a ridonare vitalità ai capelli secchi e sciupati.
I semi possono essere consumati secchi oppure ammollati in acqua. La pianta, inoltre, non contiene glutine, infatti la sua farina viene utilizzata dai celiaci per preparazioni culinarie.
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Controindicazioni del lino
L’elevato contenuto di mucillaggini può interferire con alcuni farmaci presi per via orale, riducendone l’assorbimento. In generale, il lino non è controindicato, a meno di avere disturbi gastrici come dolori addominali, diverticoliti e altre patologie infiammatorie dell’esofago e dell’intestino.
La terapia con semi di lino per il trattamento della stitichezza, non deve prolungarsi per più di 3-4 settimane. In ogni caso, deve essere accompagnata da abbondanza di liquidi, per non causare problemi occlusivi o subocclusivi.
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Ultimo aggiornamento il 27 Settembre 2022 da Rossella Vignoli
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