Salute

Cosa è il sale marino e quali sono i suoi utilizzi più comuni

Usato in cucina per dare sapidità e sempre più diffuso nei trattamenti per pelle e capelli

Il sale marino è esattamente cloruro di sodio (NaCl) disciolto in acqua marina insieme ad altre sostanze. Si estrae grazie alla evaporazione dell’acqua del mare ma si trova anche in percentuale minore come minerale allo stato solido in giacimenti di terraferma: in questo caso prende il nome di salgemma. Il cloruro di sodio viene chiamato semplicemente sale.

Cosa è il sale marino e quali sono i suoi utilizzi più comuni

Storia del sale

Ma perché è un elemento così importante per l’organismo vivente?

  • Usato fin dai tempi antichi per la conservazione dei cibi come carni, formaggi, verdure.
  • Utilizzato in cucina per esaltare la sapidità dei sapori, oltre ad essere una spezia gustosa il sale è un prodigio per la vita del nostro organismo: conduttore neurologico, è utilizzato per prevenire alcune malattie, come il gozzo o l’ipertensione, è coadiuvante nella cura della bronchite ed è utile nel curare e prevenire malattie della pelle e nel combattere la cellulite.
  • Il sale marino non raffinato viene usato anche nell’industria chimica, un tempo per la concia di pelli e tessuti, oggi per la saponificazione e per realizzare prodotti anti-gelo naturale.

Scopriamo tutto su questo meraviglioso elemento naturale.

Sale marino: cos’è

Il sale marino è un elemento chimico presente in natura: esattamente il cloruro di sodio (NaCl) disciolto in acqua marina insieme ad altre sostanze. Il cloruro di sodio è il sale di sodio dell’acido cloridrico.

A temperatura ambiente è presente in natura sotto forma di solido cristallino incolore che presenta un caratteristico odore e sapore.

Esistono due tipi di sale marino:

  • raffinato, quindi estratto e lavorato prima di arrivare nelle nostre case,
  • integrale, grezzo mantiene intatte le proprietà di altre sostanze, come iodio, magnesio, potassio e altri microelementi.

Come si estrae il sale marino

Il sale marino si ottiene a seguito della evaporazione spontanea dell’acqua di mare, in alternativa si ricava tramite estrazione in giacimenti di salgemma.

  • nelle saline si estrae grazie all’evaporazione solare in stabilimenti chiamati saline. Viene fatta solitamente a partire dall’acqua di mare, indirizzata in vasche impermeabilizzate di grande estensione e bassa profondità, dove staziona per un tempo variabile a seconda delle caratteristiche costruttive e del clima e, per effetto dell’irraggiamento solare, si concentra in una salamoia sempre più densa. Il cloruro di sodio solido depositatosi sul fondo delle vasche cristallizzanti viene raccolto e inviato alla fase successiva di raffinazione.
  • nei giacimenti di cloruro di sodio allo stato solido, residui di antichi mari, da cui si può estrarre il cloruro di sodio già in forma solida chiamato salgemma.In questo caso la produzione è fatta mediante apparecchiature meccaniche di scavo, da cui si ottiene un cloruro di sodio in grossi pezzi che vengono poi macinati per portare i cristalli a dimensioni commerciabili.

Dopo l’estrazione il sale grezzo viene raffinato allo scopo di ottenere un prodotto con una concentrazione di cloruro di sodio di circa il 99,5%, che viene essiccato e commercializzato come sale marino.

Dove si estrae sale marino in Italia

In Italia le saline più grandi si trovano a

  • Margherita di Savoia, in Puglia,
  • Cagliari in Sardegna
  • Trapani in Sicilia
  • Cervia in Romagna

Il sale prodotto nella salina di Trapani è di alta purezza (oltre il 99,8%) ed è stato inserito tra i prodotti agroalimentari tradizionali siciliani riconosciuti dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

Tra i giacimenti di salgemma ricordiamo quelli in Toscana, in Basilicata e in Calabria.

In Europa tra le più antiche miniere ricordiamo quella di Salzburg, il nome austriaco di Salisburgo. Il nome stesso deriva da salz che vuol dire ‘sale’ e burg che sta per ‘borgo’.

Tutti i tipi di sale marino

Esistono diversi tipi di sale marino in commercio. Tra i sali più conosciuti possiamo distinguere i seguenti:

  • sale grosso da cucina, il più comune, si presenta sotto forma di cristalli grossolani.
  • sale di Trapani estratto nelle omonime saline, prodotto con il tradizionale procedimento artigianale, ha ottenuto il riconoscimento IGP da parte dell’Ue ed è presidio Slow Food.
  • sale integrale non sottoposto a completa raffinazione: ha un bianco più spento e trasparente di quello raffinato. Dotato di una quantità maggiore di iodio, rispetto al sale marino raffinato, sebbene si pensi il contrario.
  • fior di sale, un tipo di sale grezzo, che si raccoglie generalmente in superficie, a seguito di cristallizzazione indisturbata su uno strato sottile. Il più noto è il flor de sal de Aveiro, raccolto nelle saline a Aveiro, nel centro del Portogallo o quello di Tavira, nell’Algarve, riconosciuto anche come prodotto con denominazione di origine protetta (DOP) portoghese.
  • sale grigio di Bretagna viene estratto nel sud della Bretagna, verso la costa atlantica francese, al largo di costruzioni di argilla. Detto anche sale celtico è indicato per insaporire verdure bollite.
  • sale rosso delle Hawaii, chiamato Alea. Durante il processo di evaporazione, un’argilla presente nei giacimenti di origine vulcanica contenente il ferro si lega al sale donandogli  il tipico colore rosso. Adatto per carne e pesce o per decorare i piatti, è molto utilizzato dagli hawaiani per condire come il noto Poke. Anticamente veniva utilizzato dagli sciamani hawaiani per i loro rituali.
  • sale Maldon è un sale estratto dalle saline di Maldon, nella contea di Essex, Londra. I suoi cristalli hanno una forma di piramide cava che permette di assaporarne intensamente il sapore che resta a lungo sulla lingua. Si consiglia per insaporire focacce, cracker, torte salate.
  • sale iodato, prima raffinato poi addizionato artificialmente di iodio sotto forma di ioduro o iodato di potassio. Assumere sale iodato è la soluzione proposta dall’Organizzazione mondiale della sanità per eradicare i disordini da carenza iodica che può causare gravissimi problemi di salute.
  • sale rosa dell’Himalaya, noto sale proveniente dal Pakistan in blocchi e in granuli, divenuto famoso sulle cucine di tutto il mondo prima di tutto per il particolare colore rosa e perché proviene da una formazione cristallina formatasi 250 milioni di anni fa. A differenza del normale sale raffinato, è esente da sostanze inquinanti, in quanto la sua formazione risale a epoche in cui gli ecosistemi oceanici non erano ancora contaminati.

Il sale è indicato nelle diete poiché ricco di magnesio e potassio ma, ad eccezione del sale iodato che ha particolari caratteristiche, nessun sale alimentare è più salutare degli altri.

Sale marino: proprietà e benefici

Il cloruro di sodio è essenziale per la vita sulla Terra: la maggior parte dei tessuti e dei fluidi degli esseri viventi contiene infatti una certa quantità di sale.

Quali sono le proprietà del sale marino:

  • esaltatore di sapidità
  • ingrediente dell’industria conserviera
  • mezzo di conservazione dei cibi, per l’effetto disidratante che ha sui materiali con cui viene a contatto, da cui estrae l’acqua per osmosi
  • cura del gozzo se iodato
  • indicato contro l’ipertensione se addizionato di cloruro di potassio
  • principale fluido usato in medicina in caso di disidratazione sotto forma di soluzione acquosa con cloruro di sodio (0,9%)
  • essenziale per la trasmissione dei segnali sensoriali e motori lungo il sistema nervoso grazie agli ioni. Il cloruro di sodio è un conduttore, non solo di elettricità, ma anche di trasmissione neurologica
  • valido alleato per combattere edemi, cellulite e per depurare i tessuti, se usato esternamente. Bagni, impacchi che sgonfiano, riducono i ristagni idrici, disintossicano i tessuti. Sono utili contro micosi e psoriasi. Anche per combattere la bronchite, asma, raffreddore

Attenzione. Non superare i 5 g/die di sale al giorno perché si può andare incontro a malattie come ictus, problemi ai reni e disturbi cardiaci.

Uso del sale marino in cucina

Viene utilizzato da sempre per aromatizzare e conservare i cibi, come carne e pesce, e le spezie, ma anche per cuocerli. Bisogna prestare attenzione a come utilizzare il sale marino in cucina:

  • i legumi devono essere salati solo a fine cottura, altrimenti induriscono
  • le verdure vanno salate dopo la cottura sia bollite che al forno, per non fare perdere loro le sostanze nutritive
  • la carne alla griglia va salata prima della cottura
  • la carne in padella va salata dopo la cottura
  • alcune verdure perdono l’acqua di vegetazione e il retrogusto amarognolo se spolverizzare e lasciare a riposo (melanzane, pomodori, zucchine)
  • rende il gusto di alcune verdure più morbido e meno pungente (cipolle) se fatte appassire sotto un velo di sale

Il sale di Cervia è considerato un sale speciale perché dolce, poco amaro. Si trova in commercio una mattonella di puro sale dolce di Cervia che si utilizza per cuocere pesce e carne.

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Ottimo il risultato perché i cibi assorbono la giusta quantità di sale di cui hanno bisogno, salandosi autonomamente, i tempi di cottura sono ridotti e la cucina è dietetica.

Sale marino e trattamenti estetici

Il sale è un alleato della nostra bellezza aiuta a proteggere e ripristinare sia i capelli sia la pelle del corpo e del viso.

Trattamento per i capelli al sale marino

Il sale marino è utile per promuovere la crescita dei capelli. Consigliato dunque alle persone che soffrono di perdita di capelli poiché il sale marino stimola la crescita dei capelli in modo naturale.

Il trattamento è semplice

  • lavare i capelli
  • usare un cucchiaio di sale marino e massaggialo sul cuoio capelluto per 10 minuti
  • lavare di nuovo i capelli

Il trattamento va ripetuto 2 volte alla settimana.

Il sale marino aiuta a trattare il problema della forfora, perché stimola la circolazione nella cute, che è essenziale per mantenere un cuoio capelluto sano ed eliminare la forfora.

  • dividere i capelli in ciocche
  • cospargere il cuoio capelluto di sale
  • massaggiare il cuoio capelluto con le dita bagnate per 10-15 minuti
  • lavare i capelli

Per combattere i capelli grassi aggiungere due cucchiai di sale marino allo shampoo.

Trattamento corpo al sale marino

Il sale marino viene utilizzato nei trattamenti per il corpo sia per bagni sia per realizzare scrub esfolianti e detergenti fai da te.

  • Il sale funziona come esfoliante naturale delicato che elimina le cellule morte della pelle, contiene minerali che aiutano ad ammorbidire la pelle e ripristinano l’idratazione.  Sarà sufficiente aggiungere 3-4 cucchiai di sale a mezzo bicchiere di olio di cocco o olio d’oliva, a scelta. Gli ingredienti ben mescolati creeranno una miscela densa che può essere massaggiata delicatamente sulla pelle. Alla fine lavare con acqua tiepida e idratare la pelle.
  • Come detergente basterà aggiungere il sale marino nell’acqua calda del bagno per ottenere un effetto rilassante e non solo: il sale infatti assorbirà le impurità, il sebo in eccesso e le tossine detergendo a fondo la pelle. La quantità di minerali presente nel sale aiuta a ripristinare la barriera protettiva della pelle, facilitando l’idratazione della pelle e aiuta anche a ridurre la ritenzione idrica.

Trattamento viso al sale marino

Il sale è ottimo anche per la pelle più delicata del viso. in particolare se ne consiglia l’uso

  • come toner detergente se si ha la pelle grassa, perché aiuta a purificare i pori e bilanciare la produzione di sebo, previene la formazione di acne. Realizzare una miscela formata da un cucchiaio di sale, 2 cucchiai di olio di mandorle e 100 ml di acqua tiepida. Agitare bene e utilizzare per la pulizia della pelle quotidianamente.
  • si può realizzare anche una maschera fai da te dal potere emolliente e anti-infiammatorio per chi ha pelle acneica e grassa. Mescolare quattro cucchiaini di miele e due cucchiaini di sale marino, quindi spalmare il composto sul viso e sul collo e lasciare agire per 10 minuti. Risciacquare con acqua tiepida.
  • per sgonfiare le borse sotto gli occhi: aggiungere 1 cucchiaio di sale a 2 cucchiai di acqua tiepida. Immergere due dischi di cotone in quest’acqua e posizionare sopra gli occhi per 10-15 minuti. Il gonfiore si riduce e si ha una gradevole sensazione di ristoro.
  • per sbiancare i denti, pulire le gengive e purificare l’alito attraverso risciacqui
  • per alleviare il gonfiore e dolore ai piedi tramite il pediluvio.

Sale marino contro la cellulite

Il sale marino è noto per le sue proprietà drenanti.

Questo avviene grazie all’osmosi. il sale penetra nella cute apre i pori e libera i tessuti dall’eccesso di liquidi.

Il sale di Cervia ha anche funzione drenante e rivitalizzante. Esistono centri estetici specializzati in trattamenti con sale marino anticellulite. Ma questa cura di bellezza si può fare anche comodamente a casa, con minima spesa. Vediamo come.

Realizzare uno scrub fai da te al sale marino

Ingredienti

  • 250 gr di sale marino integrale grosso
  • 60 ml di olio vegetale (di oliva, di sesamo o di mandorle)
  • 2 gocce di olio essenziale di lemongrass
  • 50 gr di zucchero
  • 1 lime

Preparazione. In un contenitore mettete il sale, lo zucchero e l’olio. Aggiungete il succo di 1 lime e anche l’olio essenziale di lemongrass. Mescolate bene fino ad ottenere una crema e lasciate a riposare per 30 minuti. Mescolate prima di applicarla sulla parte del corpo desiderata. Conservate in un luogo fresco e asciutto, in un contenitore con coperchio.

Prima di applicare la crema, fate una doccia, possibilmente alternando acqua tiepida e acqua fredda: in questo si stimola la circolazione, si aprono bene i pori della pelle per sfruttare al meglio i benefici del sale. Massaggiate bene sull’adipe e lasciare in azione – magari coprendo la parte con la pellicola da cucina -per circa 30 minuti. Sciacquate bene con acqua tiepida e idratate la pelle. Usate 1 volta a settimana.

sale marino

Peeling rassodante al sale dell’Himalaya

Il sale rosa dell’Himalaya contiene circa 84 minerali diversi, tra cui soprattutto calcio, potassio, zinco, rame e diverse sostanze antiossidanti.

Usate questo sale per i trattamenti estetici così da stimolare metabolismo e circolazione. Ed è ottimo come rassodante.

Peeling drenante con il sale di Cervia

Il sale grezzo di Cervia è tra i più ricchi di oligoelementi naturalmente presenti nell’acqua di mare, come iodio, magnesio, zinco, rame, manganese, ferro e potassio.

Il contatto del sale con la pelle aumenta il metabolismo cellulare, drena i depositi di liquidi e adipe e rende le gambe più sode, caviglie più sottili e fianchi più snelli.

Perché il sale marino è efficace contro la cellulite

La cellulite è causata da un’infiammazione dello stato più profondo della pelle che – ostacolando la microcircolazione – impedisce il corretto smaltimento delle scorie del metabolismo. Sono le scorie che causano ritenzione idrica e aumento dell’effetto buccia di arancia.

Il sale grazie all’osmosi aiuta a:

  • eliminare le scorie nocive del metabolismo dalle cellule, depurandole
  • veicolare tutti gli oligoelementi all’interno delle cellule, nutrendole e rigenerandole

Curiosità sul sale marino

In tempi antichi il sale era così importante da essere anche una moneta di scambio.

La parola salario deriva proprio da salarium, la quantità di sale che veniva data ai soldati che partivano per avamposti all’estero.

Esistono vere e proprie strade del sale: la più nota è la via Salaria che portava fino al porto di Ostia.

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Giovanna Ferraresi

Giovanna Ferraresi  Siciliana di nascita e milanese di adozione, s'impegna con passione e voglia di imparare. Fino dal 2011 segue la sua attitudine, la scrittura. Lavora come web editor free lance per una casa editrice milanese specializzata in riviste tecniche di architettura e scrive di edilizia e architettura per 'Imprese Edili' e architetturaecosostenibile.it È appassionata di bioedilizia e architettura sostenibile. Anche oggi continua a tenersi aggiornata, non smettendo mai di ascoltare, guardare e imparare ed è esperta di bellezza naturale e autoproduzione cosmetica.

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