Yoga vinyasa: tutte le posture, le caratteristiche ed i benefici
Stile più moderno e dinamico, lo yoga vinyasa è una pratica yogica che abbina ad ogni movimento il respiro. Si caratterizza per la fluidità dei movimenti e per lo sviluppo di transizioni sempre coordinate con esercizi di inspirazione ed espirazione.

Contenuti
Lo yoga vinyasa è una pratica moderna contraddistinta dalla fluidità dei movimenti. Come altri stili di yoga, si basa sull’utilizzo di esercizi di respirazione e sulle posizioni o asana.
A differenza di altri stili più statici, richiede forza e resistenza muscolare nell’esecuzione delle varie transizioni. Grazie all’utilizzo costante della respirazione, come in altre pratiche di questa disciplina millenaria, aiuta a migliorare la concentrazione e a gestire lo stress quotidiano.
È un’attività divertente e rilassante per quanto faticosa. Nella sua versione più moderna può assomigliare ad un’attività di fitness. Tuttavia, gli esercizi di inspirazione ed espirazione che accompagnano ogni movimento la rendono unica nel suo genere.
Yoga vinyasa flow
Il termine sanscrito vinyasa letteralmente può essere tradotto come ‘posizionare in modo speciale’. Tende ad essere definita come una pratica moderna che abbina il continuo movimento del corpo al respiro.
Il termine inglese flow, ovvero flusso, contraddistingue lo stile dinamico di questa forma di yoga. Di flusso si parla a proposito del passaggio da una posizione all’altra e dei vari movimenti accompagnati sempre dal respiro. Pertanto il vinyasa è una pratica fluida ed elegante, adatta a chi preferisce uno stile più atletico ed energico. Attraverso le sequenze di asana si rende fluido l’esercizio nel suo insieme, legando in modo dinamico le varie posizioni.
Questa disciplina deriva dall’ashtanga yoga e si distingue dalla tipologia più classica e tradizionale dell’hatha yoga. Quest’ultima, pur sempre basata su asana e respirazione, è decisamente più statica e adatta a tutte le fasce di età e le condizioni fisiche.
Un punto in comune, ad esempio, è il ‘saluto al sole’. Si tratta di una sequenza di posizioni comuni ai più tradizionali stili di yoga e alla base anche del vinyasa.
Yoga vinyasa: le posizioni
Le posizioni praticate nel vinyasa si rifanno a quelle classica della pratica yogica. Ciò che cambia è la fluidità dei movimenti realizzati in sequenza e l’utilizzo costante del respiro. Per riuscire a realizzare esercizi più dinamici, si praticano alcune particolari sequenze.
In particolare, quella che inizia con la ‘posizione del cane che guarda in giù’ passando per i chaturanga, ovvero la posizione dei 4 appoggi. Si prosegue con la ‘posizione del cane che guarda in su’ per chiude la transizione nell’asana di partenza.
Le transizioni sono movimenti precisi che aprono e chiudono le varie posizioni o asana. Questi movimenti vengono sempre coordinati alla respirazione. Seguendo la guida dell’insegnante, si può inspirare ed espirare durante l’esecuzione di ogni movimento.
Con le transizioni si ha l’opportunità di passare da un movimento corporeo all’altro in modo lento ed elegante.
I benefici
Come le altre pratiche di questa disciplina, il vinyasa permette di ottenere numerosi benefici per la salute psicofisica. In particolare, chi lo pratica può aumentare la sua forza muscolare e la resistenza fisica, insieme alla flessibilità.
Per questo motivo può essere consigliato anche agli sportivi che si pongono come obiettivo il miglioramento delle prestazioni agonistiche. Come altri tipi di yoga, contribuisce ad aumentare la concentrazione a ad imparare a ridurre o gestire lo stress quotidiano.
Anche il vinyasa, infatti, punta molto sugli esercizi di inspirazione ed espirazione che permettono di controllare sia la mente che il corpo.
Inoltre, quest’attività consente di perfezionare anche l’equilibrio e, a differenza di altri stili più ‘statici’, aiuta a perdere peso e a tenersi in forma.
Le controindicazioni
L’aspetto dinamico ed energico del vinyasa lo rendono una pratica particolare e non adatta proprio a tutti. Per poter essere eseguita senza correre alcun rischio occorre, infatti, flessibilità, forza e resistenza muscolare.
Si tratta di capacità che possono essere migliorate e perfezionate gradualmente ma richiedono tempo ed esercizio.
Nel caso di anziani, persone con difficoltà articolari e donne in gravidanza occorre valutare caso per caso. Per i principianti, quindi, si consiglia di iniziare con stili più tradizionali per poi transitare verso questa pratica più energica e moderna.
In ogni caso è sempre opportuno prendersi il tempo necessario per mettere in atto delle prestazioni che il proprio corpo è in grado di realizzare.
Anche nel vinyasa vale il principio della lentezza tipico dello yoga. Si insegna così ad arrivare ai risultati desiderati con costanza e tenacia senza forzare troppo i propri ritmi personali.
Altre informazioni
Se vi interessa lo yoga vinyasa, allora troverete altrettanto utili queste schede sulle principali discipline yoga e i vari aspetti della pratica:
- Yoga e mente: tutto su discipline, pratiche e medicine alternative
- Yoga e pilates: differenze e affinità
- Mindfulness, la “consapevolezza del momento”
- Yoga kundalini origini, pratica e posizioni
- Imparare a fare la respirazione yoga pranayama
- Posizioni yoga: tutto quello che c’è da sapere
- Abbigliamento yoga per affrontare bene la pratica e gli esercizi
- Come fare lo jala neti, l’irrigazione nasale yoga