Yoga e mente

Yoga Kundalini, origini, pratica e posizioni

Il risveglio dell'energia femminile

Lo Yoga Kundalini è una disciplina che risale a oltre 20mila anni fa. Suo obiettivo è la completa realizzazione dell’essere umano attraverso il movimento e le tecniche di respirazione. Approfondiamo meglio per capirlo.

Yoga Kundalini, origini, pratica e posizioni

Cos’è lo Yoga Kundalini

Filosofia e pratiche del Kundalini sono state tramandate a voce dal suo maestro e fondatore Yogi Bhajan. Si tratta di una corrente dello yoga tantrico, che usa il corpo per restituire all’individuo anche il benessere psichico.

Questo stile si concentra sull’attivazione e l’ascesa dell’energia Kundalini, considerata una potente forza vitale situata alla base della colonna vertebrale ma dormiente.

Attraverso alcune posizioni, la respirazione, e delle sessioni di canto dei mantra e gesti con le mani, e la meditazione, l’energia si risveglia, risale lungo Sushumna, il grande canale che attraversa la colonna vertebrale, perforando tutti i chakra, per giungere alla sommità del capo, trascendere dal corpo fisico e raggiungere finalmente l’universo dal quale è venuta.

La pratica si basa dunque sulla combinazione di:

  • asana (posizioni fisiche)
  • pranayama (respirazione)
  • mudra (gesti delle mani)
  • bandha (blocco energetico)
  • mantra (ripetizione di suoni o frasi)
  • meditazione

A cosa serve lo Yoga Kundalini

Lo scopo è risvegliare e far fluire l’energia femminile Kundalini attraverso i canali energetici del corpo, noti come nadi, e portarla a salire lungo il canale centrale chiamato Sushumna.

Si ritiene che questo processo di risveglio e ascesa dell’energia Kundalini porti a una trasformazione profonda a livello fisico, mentale e spirituale.

I benefici del Kundalini Yoga

I benefici dello yoga sono numerosi e sono legati soprattutto alla liberazione ed al fluire dell’energia femminile che si riflette in una maggiore consapevolezza spirituale e un miglioramento di stress e ansia:

  • Aumento dell’energia: il risveglio dell’energia Kundalini aumenta in maniera significativa l’energia vitale nel corpo.
  • Equilibrio dei chakra: lavorando sull’equilibrio e la purificazione dei sette principali chakra, i centri energetici del corpo, favorisce uno stato di equilibrio e armonia.
  • Sviluppo della consapevolezza: arriva ad una consapevolezza del corpo, della mente e del respiro, sviluppando così una maggiore consapevolezza di sé e dell’ambiente circostante.
  • Riduzione dello stress e dell’ansia: la pratica combinata di respirazione, meditazione, canto dei mantra riduce lo stress e l’ansia, favorendo una maggiore calma e tranquillità interiore.
  • Espansione della consapevolezza spirituale: il risveglio dell’energia espande la consapevolezza spirituale e la connessione con il Sé superiore.

Questa pratica richiede una guida esperta e attenta, ed il risveglio dell’energia può essere un processo potente e trasformativo, che richiede una preparazione adeguata ed una comprensione delle tecniche coinvolte.

Che cosa si sente con il risveglio della Kundalini

In generale, si innesca un’energia spirituale potente che inizia a risalire dalla base della colonna vertebrale attraverso i centri energetici dei chakra, raggiungendo il settimo, situato in cima alla testa, con l’obiettivo finale dell’unione divina e dell’illuminazione spirituale. Durante questo intenso processo di risveglio spirituale, molte persone sperimentano una vasta gamma di sintomi fisici, emotivi e spirituali.

Queste diverse esperienze possono essere molto intense e difficili da comprendere o integrare, ma sono una parte necessaria del viaggio spirituale verso il risveglio della coscienza.

L’attivazione della Kundalini può essere avvertita come una sensazione di calore o di formicolio nella zona alla base della spina dorsale o nella regione pelvica, nella testa, nel cuore, nelle mani, nei piedi, oltre che come un aumento dell’energia vitale e una maggiore consapevolezza di sé.

Questo calore è un segno che le nadi (meridiani) vengono purificate e che i blocchi energetici vengono sciolti dal fuoco della kundalini. Si sentirà anche una maggiore e continua attività energetica, con un sibilo continuo in sottofondo.

Quando si risveglia la Kundalini

Quando l’energia femminile si risveglia, si possono sentire esplosioni improvvise, il rumore di vetri che si rompono o un suono stridente nella testa. Si può anche piangere molto o ridere senza motivo, si possono avere esplosioni emotive, l’espressione incontrollata di emozioni represse, tutti fenomeni legati al processo di purificazione emotiva e mentale.

Lungo il percorso, la beatitudine e la devozione a Dio e a tutto ciò che è si manifesteranno spontaneamente e aumenteranno sempre di più man mano che la sensazione di separazione diminuirà.

Come si pratica il Kundalini

La pratica agisce sui chakra, liberando l’energia dormiente sita nella parte inferiore del corpo. Un’energia definita ‘femminile’ o Kundalini-Shakti, che aiuta a sviluppare il potenziale creativo.

Questa pratica è codificata come lo è l’Ashtanga, cioè segue una determinata sequenza durante ogni sessione.

L’apertura della sessione, avviene attraverso i mantra, mentre in chiusura interviene invece il lavoro meditativo. Il primo mantra in genere è Ong Namo Gourou Dev Namo, che permette di centrarsi e di rilassarsi. Segue il canto di uno dei ‘mantra di protezione’.

La parte più importante della sessione è il Kriya, una serie di esercizi specifici. Si tratta di una successione di posizioni codificate, statiche o dinamiche, a cui si aggiungono pranayama (esercizi di respirazione) o canti. Yogi Bhajan, il creatore del Kundalini, ha insegnato quasi 1.000 serie diverse, dando istruzioni molto precise sull’ordine delle posture e sul tempo necessario per eseguirle. È una sequenza precisa da rispettare.  Come nel Vinyasa Yoga, ogni serie si concentra su un tema specifico, come ‘rafforzare l’aura’, ‘diventare più resistenti alle malattie’, ma anche ‘armonizzare corpo e mente’ o ancora ‘migliorare la flessibilità della colonna vertebrale”.

Ogni lezione è in realtà una ‘classe’ e si struttura secondo una successione di posizioni fisiche, tecniche respiratorie, mantra, gestualità, meditazioni, destinate ad aprire uno specifico chakra, anche se il tutto è finalizzato a raggiungere la beatitudine. Per cui la sessione si concentra su un tema specifico, come ad esempio ‘rafforzare l’aura’ oppure ‘diventare più resistenti alle malattie’, o anche ‘armonizzare corpo e mente’ o ancora ‘migliorare la flessibilità della colonna vertebrale’.

E quindi, ogni classe è diversa dall’altra. Tutto dipende sia dal tipo di chakra su cui si necessita lavorare, che dalle stagioni, dai periodi dell’anno e dalle fasi lunari.

Vi sono ‘classi’ più dinamiche che si fondano sull’espletazione di posizioni yoga molto complesse per forzare la parte muscolare e lavorare su di un determinato chakra o statiche e fatte per lo più di meditazione, per purificare o stimolare un particolare centro energetico.

In generale, lo stile kundalini si concentra di più sulla pratica meditativa, che insieme alla musica e ai mantra ristabilisce forza, flessibilità e resistenza psicofisica. Quindi le fasi più importanti sono quelle legate a meditazione e rilassamento.

Come avviene una classe di Kundalini Yoga

Ciascuna classe inizia con un mantra di apertura, poi c’è una fase di riscaldamento, seguita dalla pratica di sequenze di asana, e infine il rilassamento, la meditazione e la chiusura, solitamente con la recitazione di un altro mantra.

  • Apertura. Una sessione di base prevede un’apertura tramite una pratica di pranayama, una singola meditazione o entrambe. Unico punto fisso è la recitazione dell’Adi Mantra e del Mangala Charan Mantra.
  • Riscaldamento. Gli esercizi di riscaldamento servono a sciogliere i muscoli, rendere la spina dorsale più flessibile, e rilassare la mente. Si fanno alcuni movimenti di stretching, rotazioni delle articolazioni o esercizi di respirazione preliminari.
  • Kriya. La sequenza, l’ordine in cui vengono effettuati le posizioni. Ciascun kriya ha la sua struttura ed ogni esercizio i suoi tempi, e possono includere posture dinamiche e statiche, a seconda dell’obiettivo da raggiungere, ma sono tutte progettate per stimolare l’energia Kundalini.
  • Pranayama Utilizza varie tecniche di respirazione per influenzare e dirigere il flusso di energia vitale (prana) nel corpo. Si possono praticare tecniche come narici alternate, respirazione del fuoco o la respirazione profonda e lenta.
  • Meditazione: durante la pratica della meditazione la parte più razionale del cervello cerca di rilassarsi, rilasciano l’energia emozionale e purificando i pensieri. Si può meditare concentrandosi su un mantra, sulla respirazione, su un punto di focalizzazione o semplicemente osservando i propri pensieri senza giudicarli.
  • Rilassamento. Seguono alcuni minuti di rilassamento, che vengono raggiunti nella posizione ‘del cadavere’ o Shavasana. A volte, questa fase può essere accompagnata da musica, mantra tradizionali o suoni della natura, che facilitano il rilassamento mentale. Supini, con gli occhi chiusi, le braccia tese a terra, i palmi verso l’alto, lasciando cadere i piedi lateralmente, con il mento ritratto e la nuca distesa.
  • Chiusura. Il canto o la recitazione di due mantra terminano la sessione, seguendo il ritmo della propria respirazione. Al termine, si piega il busto in avanti in un inchino. Aumentando il flusso di sangue al cervello, si stimola il processo di assorbimento di ciò che si è appreso. E, portare la testa al di sotto del cuore, favorisce l’interiorizzazione a livello emotivo, psichico e spirituale.

Mantra e Chanting nel Kundalini Yoga

Si ripetono dei mantra a voce alta o in modo interiore durante la pratica per focalizzare la mente e risvegliare l’energia. Ad esempio, Sat Nam, Wahe Guru e Om.

Mudra e Bandha nel Kundalini Yoga

Si utilizzano gesti delle mani (mudra) e blocchi energetici (bandha) per canalizzare l’energia Kundalini.

Ad esempio, il mudra delle mani può essere utilizzato per focalizzare l’energia, mentre il bandha può essere utilizzato per bloccare e far fluire l’energia attraverso canali specifici.

La respirazione nello Yoga Kundalini

Questo stile utilizza diverse tecniche di respirazione ed il canto dei mantra per facilitare il risveglio dell’energia e favorire la trasformazione interiore. Il Pranayama è la repirazione yogica, che nel Kundalini utilizza tecniche differenti per influenzare e dirigere il flusso di energia vitale (il prana) nel corpo.

  • respirazione a narici alternate (Nadi Shodhana): questa tecnica alterna il respiro attraverso una narice alla volta, bloccando l’altra con il dito. Aiuta a bilanciare l’energia e calmare la mente.
  • respiro del fuoco (Kapalabhati): è una respirazione forzata, veloce e ritmica, dal naso, con una rapida espirazione che coinvolge una contrazione dei muscoli addominali. Aumenta l’energia e purifica il corpo.
  • respirazione dell’ape (Bhramari): una tecnica che in espirazione.produce un suono simile al ronzio di un’ape. Si respira estendendo in basso il diaframma e riempendo molto i polmoni facendo poi risalire il respiro sulle clavicole. Aiuta a rilassarsi, a ridurre lo stress e a favorire la concentrazione.

I mantra nello Yoga Kundalini

Sono suoni, sillabe o frasi che vengono ripetuti durante la pratica per focalizzare la mente e generare energia sottile, e spesso considerati strumenti potenti per risvegliare l’energia. Sono i mantra e possono essere diversi:

  • Sat Nam: significa ‘Verità è il mio nome’ e viene utilizzato come saluto o come affermazione dell’identità spirituale.
  • Wahe Guru: chiamato ‘Eccezionale Divinità interiore’, va ripetuto per connettersi con la saggezza e l’illuminazione interiore.
  • Om: è il mantra sacro che rappresenta il suono primordiale dell’universo. Viene ripetuto per armonizzare l’energia e favorire la meditazione profonda.
  • Har: significa ‘Creatività divina’ ed è utilizzato per stimolare la creatività e l’espressione personale.

Per cantare, recitare e meditare ci si pone sempre in una ‘posizione facile’, seduti con la schiena dritta, le gambe incrociate e il mento in dentro, congiungendo le mani in posizione di preghiera.

Tradizionalmente va recitato nella propria lingua d’origine il mantra:

Che il sole ti illumini sempre
L’amore ti circondi
E la pura luce dentro te
Guidi il tuo cammino

Altre informazioni sullo yoga

Tutto quello che c’è da sapere sullo yoga:

Annabella Denti

Nata a Como e laureata in Lingue e Letterature Straniere entra nel mondo del web in Italia quando era solo agli esordi. Dopo un Master in Comunicazione, è diventata Digital Marketing Consultant e oggi collabora per diversi siti. Esperta e appassionata di yoga,  ama la lettura e lunghe passeggiate nella natura con i suoi cani.

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