Yoga e mente

Blocchi yoga: cosa sono e a cosa servono

Supporti utili per principianti ed esperti per aumentare la flessibilità ed eseguire asana molto complesse

I blocchi yoga sono accessori fondamentali per chi pratica questa disciplina. Sono utili sia per chi ha appena iniziato ad avvicinarsi, ma anche per i più esperti. Sono infatti un supporto che facilita l’esecuzione di alcune posizioni complesse e che, al tempo stesso, migliora l’equilibrio ed aumenta la flessibilità e il senso di allineamento.
In questo articolo andremo a vedere nello specifico a cosa servono, quali modelli esistono in commercio, oltre a fornire utili consigli per l’acquisto.

Blocchi yoga: cosa sono e a cosa servono

Cosa sono i blocchi yoga

Noti anche come mattoncini, sono un importante accessorio di supporto per la pratica dello yoga.

Si tratta di parallelepipedi, di materiale e consistenza diversa, abbastanza rigidi per sostenere il peso del corpo. Servono infatti a fornire un appoggio durante posizioni specifiche. I blocchi possono essere considerati come una sorta di ‘prolungamento’ del corpo, per arrivare a toccare terra con le mani o allungare meglio la colonna.

Sono un accessorio utile sia per i principianti, per aumentare la flessibilità e migliorare progressivamente nella pratica, sia a chi è più esperto, per realizzare posizioni complesse e perfezionarne altre già note.

Nel dare sostegno, i mattoncini per lo yoga servono anche a donare maggiore comfort.

Infine, possono essere utili anche per lo stretching.

Da dove vengo o i blocchi yoga

Sono una evoluzione moderna di una pratica che, già in origine, i grandi maestri del passato utilizzavano. Questi, infatti, per aiutarsi nella pratica di alcune posizioni particolarmente impegnative, utilizzavano come supporto degli appoggi naturali, come ad esempio le radici degli alberi.

A cosa servono i blocchi yoga

Sono utili per tutti:

  • principianti: un supporto pratico per eseguire posizioni che richiedono una certa flessibilità ed elasticità articolare
  • avanzati: supporto per perfezionare l’esecuzione di alcuni asana particolarmente complessi

In pratica, i mattoncini costituiscono uno spessore, che diventa una base di appoggio stabile. Vediamo nello specifico quali sono tutte le funzioni di questi mattoncini.

  • Sostenere parte del proprio peso
  • Supporto nello svolgere gli esercizi di allungamento (es. arrivare a toccare il pavimento se non ancora non si ha un buon grado di flessibilità)
  • Base di appoggio per facilitare varie posizioni (es. estensioni delle braccia nei piegamenti)
  • Migliorare in maniera graduale e progressiva la flessibilità
  • Aiutare a mantenere la schiena dritta o le ginocchia in linea con le caviglie
  • Supporto nelle posizioni sedute per mantenere la colonna vertebrale ben eretta
  • Aiuto nel mantenere posizioni difficili (es. mantenere la posizione del ponte sistemando sotto il sacro il blocco)
  • Sperimentare varianti delle posture classiche per aumentare la propria flessibilità in tempi piuttosto rapidi
  • Allungarsi maggiormente
  • Sperimentare asana più avanzate in sicurezza
  • Provare posizioni di equilibrio sulle braccia

Con l’aiuto di questi supporti, quindi, si permette al tuo corpo di migliorare in maniera graduale e senza farsi male.

In ogni caso, la flessibilità e la mobilità articolare sono caratteristiche molto personali, che variano da persona a persona. Anche col supporto dei mattoncini, non bisogna sforzarsi troppo, ma eseguire gli esercizi, via via sempre più complessi, nel pieno rispetto delle proprie capacità e condizioni fisiche di partenza.

Guida alla scelta dei mattoncini yoga

Nonostante le dimensioni standard, in commercio si trovano vari modelli, di vario materiale e in tanti colori, ed anche in forme differenti, ad esempio cavi e sagomati.

Ecco quindi quali sono gli aspetti principali da considerare al momento dell’acquisto.

  • Materiale, da cui dipendono peso e solidità
  • Resistenza
  • Spessore
  • Aderenza e compattezza
  • Eco-compatibilità

Quali dimensioni dei blocchi

La misura standard del blocco ideale è 22,8 cm x 11,44 cm x 7,6 cm. Tuttavia, in commercio si trovano anche blocchi più grandi o più piccoli. In tal senso, la scelta dipende dalle dimensioni delle mani e dal livello di flessibilità.

Chi ha mani grandi e ha scarsa flessibilità, dovrà optare per blocchi piuttosto grossi, mentre chi ha mani piccine ed anche un buon livello di flessibilità, dovrà scegliere blocchi piccoli.

Quali materiali dei blocchi yoga

I mattoncini si possono trovare in 3 differenti materiali:

  • legno (le versioni originali): in generale, sono duri e piuttosto pesanti, resistenti e molto durevoli. A seconda dell’essenza con cui sono realizzati, possono essere un po’ più leggeri e morbidi. Oltre ad essere piuttosto costosi, i blocchi in legno hanno anche lo svantaggio di essere scivolosi (sia sul pavimento che tra le mani sudate, inoltre, non si impilano alla perfezione
  • sughero: morbidi e leggeri (tra 450 e 900 gr), sono comodi e facili da trasportare. Realizzati in materiale ecosostenibile, risultano ben aderenti e garantiscono un’ottima presa. Il grande svantaggio sta nel fatto che il sughero assorbe odori e sudore, e con l’utilizzo continuativo, possono venirsi a creare delle crepe
  • schiuma: la tipologia di blocchi più leggera (peso da 85 a 300 gr) e più economica. Inoltre, sono anche molto morbidi e facili da pulire. Purtroppo, oltre a non essere ecologici, i blocchi in schiuma si sporcano e si consumano rapidamente e, in alcune posizioni, sono un supporto un po’ instabile

Per le loro caratteristiche e per il rapporto qualità-prezzo molto conveniente, i blocchi in schiuma sono la scelta ideale per chi vuole iniziare.

Altri consigli per l’acquisto dei blocchi yoga

  • Può essere utile acquistare una coppia di blocchi, e non solo uno, per poterli sovrapporre ed avere così un maggior supporto durante alcune asana
  • Più è largo il blocco e maggiore sarà la stabilità che vi garantirà
  • Se avete mani grandi, scegliete blocchi di dimensioni maggiori, di contro, in caso di mani piccole, optate per quelli di dimensioni più contenute, più facili da impugnare
  • I blocchi più leggeri sono comodi da trasportare, cosa da tenere in conto se non praticate yoga a casa ma vi recate in uno studio o un centro specializzato

Esercizi con blocchi yoga

Abbiamo spiegato che i blocchi sono utili per esperti e principianti, in quanto sono un valido supporto per sperimentare asana molto complesse ed impegnative, oltre a fornire maggiore stabilità e aiutare nell’allungamento degli arti e della colonna.

  • Negli asana che richiedono flessibilità e stretching come il piegamento in avanti da seduto (Paschimottanasana) posizionati sotto le ginocchia od il piegamento in avanti in piedi (Uttanasana) posizionati sotto le mani, servono per aumentare la flessibilità. Durante le posizioni di stretching aiutano ad aumentare il range di movimento e la flessibilità.
  • Negli asana che richiedono un ottimo allineamento, come il guerriero I (Virabhadrasana I) posizionato tra piede posteriore o ginocchio anteriore e muro, e nella posizione della tavola in equilibrio (Dandayamana Bharmanasana) posizionato sotto la mano a terra, servono a mantenere l’allineamento corretto del corpo, evitare infortuni e massimizzare i benefici della posizione.
  • Negli asana che richiedono forza o stabilità, come il cane a faccia in su (Urdhva Mukha Svanasana)dove sono posizionati sotto le mani, o la posizione del ponte (Setu Bandha Sarvangasana) dove i mattoncini possono essere utilizzati come sostegno sotto la schiena, offrono un maggiore comfort e facilità di esecuzione.
  • Negli asana in cui il corpo si solleva, come la posizione del corvo (Bakasana) la posizione del grande saggio (Astavakrasana) posizionando i mattoncini sotto le mani, ma anche altre parti del corpo, si può sollevare una determinata parte del corpo per adattarla meglio alle proprie esigenze fisiche.
  • Negli asana seduti può favorire la meditazione se impiegati per alzare il bacino e migliorare l’allineamento della colonna vertebrale, come nella posizione comoda (Sukhasana), facilitando una postura più eretta e confortevole per la pratica meditativa.

È importante comunque sperimentare diversi posizionamenti dei mattoncini per trovare la configurazione più adatta alle proprie esigenze e alla posizione. L’uso corretto rende gli asana più accessibili e migliora l’esperienza della pratica yoga.

I blocchi yoga per i piegamenti in avanti in generale

Sono utili nelle posizioni che richiedono piegamenti perché accorciano la distanza con il pavimento.

In esercizi che, all’inizio, possono creare problemi a molti, come il triangolo (Trikonasana), triangolo inverso (Parivritta Ttrikonasana), il guerriero III (Virabhadrasana III) o la mezza luna (Ardha Chandrasana), i mattoncini appoggiati a terra sostengono e creano un livello più alto di appoggio per le mani, così da completare la posizione con maggior facilità.

Grazie al rialzo, riuscirete a piegarvi in avanti in modo più naturale, allungando la colonna e la parte superiore del corpo.

Possono anche essere usati per aiutarsi a mantenere il giusto allineamento.

I blocchi nelle posizioni sedute

Vediamo ora come usarli nelle posizioni yoga facili eseguite da seduti. In generale i mattoncini usati per queste asana da seduti servono a sollevare una parte del corpo per rendere più agevole il raggiungimento finale.

I blocchi per le posizioni di equilibrio

Un mattoncino in una posizione di equilibrio serve soprattutto ad aumentare la stabilità. Se viene sistemato sotto le mani, i piedi o altre parti del corpo asana come quello dell’albero (Vrksasana) o della mezzaluna (Ardha Chandrasana) avranno una base di supporto più grande e aumenteranno la stabilità e mantenere l’equilibrio più facilmente.

Possono anche servire per sollevare e supportare parti del corpo sotto tensione durante le posizioni di equilibrio. Nella mezzaluna (Ardha Chandrasana) un blocco sotto i talloni aiuta a rilassare i muscoli delle gambe.

Infine, favoriscono la concentrazione e la consapevolezza durante l’esecuzione della posizione, in quanto fornisce un punto di riferimento visivo e tattile. Ciò è particolarmente utile per i praticanti meno esperti.

Come supporto per il bacino nelle posizioni di apertura delle anche

Durante l’esecuzione di alcune posizioni in cui le anche hanno una notevole apertura.

Ad esempio, nella posizione del piccione (Eka Pada Kapotasana) sedersi sopra un blocco può essere un valido aiuto, in quanto funge da base rialzata più comoda, così da poter eseguire bene l’asana, senza fare sforzi esagerati.

Nella spaccata yoga (Hanumanasana), si possono sperimentare delle notevoli difficoltà ad arrivare a terra ed appoggiarsi ai mattoncini fornisce un supporto più alto alle braccia, in modo da restare diritti, se non si riesce ancora a divaricare completamente le gambe.

Altri approfondimenti

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Foto di GMB Fitness su Unsplash

Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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