Oggi andremo a conoscere più da vicino la Zamioculcas Zamiifolia, una fantastica adatta sia per gli interni che per il giardino. Originaria dell’Africa orientale, è una pianta tropicale molto apprezzata per la facilità con cui può essere coltivata. Nonostante l’aspetto elegante e delicato, appartiene al genere delle piante succulente, ovvero le piante grasse. Per la bellezza e brillantezza delle sue foglie viene comunemente chiamata definita la “gemma della Tanzania”.
Contenuti
La Zamioculcas zamiifolia è l’unica specie appartenente al genere Zamioculcas della famiglia delle Araceae. Si tratta di una pianta bulbosa e succulenta, una pianta sempreverde originaria della Tanzania, molto apprezzata per la bellezza delle sue foglie.
Ha un processo di crescita molto lento. Comunque sia, non arriva a superare i 60-70 cm di altezza.
Vediamo come si presenta esaminando più nel dettaglio le sue varie parti:
Non è garantito che la Zamioculcas zamiifolia ci regali fiori, anzi. Se raggiunge le sue condizione ottimali può anche fiorire, in genere da metà estate all’inizio dell’autunno. I suoi fiori tuttavia non sono particolarmente interessanti. Nella forma, ricordano vagamente le calle. Si sviluppano alla base e sono costituiti da spadici lunghi 5-7 cm e di color giallo-marrone o bronzeo. Non hanno alcun valore decorativo. Sono infatti molto poco appariscenti.
Ama i luoghi luminosi ma non il contatto diretto dei raggi solari che possono bruciarne le foglie. In primavera può essere tenuta all’aperto, meglio se a mezz’ombra. In autunno e in inverno va ritirata in casa ma posizionata vicino ad una finestra, o comunque in un luogo luminoso.
Pianta fantastica sia per gli interni che per il giardino, la Zamioculcas zamiifolia è una pianta tropicale molto apprezzata proprio per la sua facilità di coltivazione e per la sua resistenza a parassiti e malattie varie. Ecco alcuni semplici consigli per curarla al meglio.
La temperatura ideale per far crescere bene e in maniera rapida la Zamioculcas zamiifolia deve essere compresa tra 15°C e 26°C. Non si deve mai scendere sotto gli 8°C. Temperature più alte rispetto ai 26°C succitati danno un aumento della produzione fogliare.
Soffre gli gli sbalzi termici e le correnti d’aria. Va tenuta lontana dai termosifoni.
Si adatta a qualsiasi tipo di terreno, anche se preferisce i suoli molto soffici e ben drenati. L’ideale è coltivarla in un buon terriccio specifico per piante grasse. Vanno comunque bene anche i terricci composti da torba, terra e sabbia.
Il terreno deve essere sempre umido, ma non inzuppato. Attenzione quindi ai ristagni idrici che causano la rottura e il danneggiamento dei rizomi. Di contro, un terreno troppo secco può provocare la caduta delle foglie.
In pratica, durante le stagioni fredde, se la pianta si trova all’esterno, è meglio non irrigarla del tutto. In estate, invece, va annaffiata solo quando il terreno non appare più umido. All’interno, irrigare solo quando il terriccio è completamente asciutto.
Da aprile a settembre, ogni 2 settimane, somministrare del concime liquido bilanciato e ricco di macro e microelementi. Diluire nell’acqua d’irrigazione.
La Zamioculcas zamiifolia non necessita alcun intervento in tal senso. È sufficiente eliminare le parti secche e danneggiate nonché le foglie ingiallite.
In genere, la Zamioculcas zamiifolia si propaga per divisione o per talea. Il primo caso consiste nell’asportare i rizomi da piante madri già adulte ed interrarli in un altro vaso. Tale strada è tuttavia abbastanza impraticabile per via della crescita lenta della pianta stessa.
Decisamente più efficace la propagazione per talea. Ecco come procedere. Staccare dalla pianta un paio di foglie sane e piantarle, dall’estremità inferiore, in un vasetto contenente sabbia e torba. Mantenere il terriccio sempre umido e collocare il contenitore in un luogo luminoso. Quando dal terreno cominceranno a comparire i nuovi bulbi (dopo circa 6-9 mesi), significa che la primavera seguente si genereranno nuove piantine.
Questa pianta viene coltivata principalmente in vaso. La messa a dimora avviene a inizio primavera e va generalmente rinvasata ogni due o tre anni.
Poiché l’apparato radicale della Zamioculcas cresce occupando tutto lo spazio che ha a disposizione, ad ogni rinvaso è bene optare per un vaso in plastica e di qualche centimetro più grande rispetto al precedente.
La Zamioculcas zamiifolia è una delle piante più resistenti sia ai parassiti che alle malattie. Resiste bene, infatti, a qualsiasi condizione avversa di umidità e temperatura senza mostrare quasi mai gli attacchi di insetti.
Le uniche problematiche che può riscontrare sono pertanto causate esclusivamente da errori colturali. Ecco qualche esempio.
Gli eccessi di umidità causano l’ingiallimento e la caduta delle foglie, così come il marciume radicale. L’eccesso di irradiazione solare può invece causare la bruciatura delle foglie. Problematica che può comparire anche a causa di un eccesso di concime.
Per quanto riguarda gli insetti, gli unici che possono colpire la pianta sono le cocciniglie a scudetto. Parassiti facilmente riconoscibili per via di uno scudo marrone o bruno sul dorso. Esattamente come gli afidi, anche queste succhiano la linfa vegetale della pianta creando macchie marroni. Per combatterle occorre utilizzare insetticidi specifici.
La Zamioculcas zamiifolia è leggermente tossica in quanto contiene acido ossalico e l’ossalato di calcio, sostanze che, se accumulate in eccesso nel corpo umano, provocano la formazione di cristalli nelle urine e calcoli biliari. Inoltre, a contatto con la pelle, le mucose e la congiuntiva, l’ossalato di calcio può causare forte irritazione o infiammazione.
Queste tossine vengono anche rilasciate dalle radici della pianta. Se l’acqua esce dai fori del vaso, escono anche un po’ di queste tossine. L’acqua in eccesso che si raccoglie nel sottovaso è quindi tossica. Se cani e gatti avessero sete e andassero a berla, la cosa sarebbe davvero molto pericolosa.
Inoltre, tutte le parti della pianta sono velenose se ingerite.
Nel linguaggio dei fiori è considerata una pianta fortunata perché resiste anche alle condizioni avverse.
È conosciuta anche come pianta di Padre Pio. Si pensava infatti che il frate di Pietralcina ne avesse un esemplare nella sua cella. In realtà egli morì molto prima dell’introduzione della Zamioculcas nel nostro Paese.
L’epiteto “zamiifolia” si riferisce all’aspetto del fogliame, molto simile alle piante del genere Zamia, piante non appartenenti comunque allo stesso genere.
Nel mondo anglosassone, questa pianta viene anche chiamata “ZZ plant”, dalle iniziali del nome botanico.
Ecco un elenco di alcuni articoli su piante e fiori che ti possono interessare:
Utilizziamo i cookie insieme ai nostri partner per personalizzare i contenuti e gli annunci pubblicitari, fornire le funzioni dei social media e analizzare il nostro traffico.