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Parco nazionale dei Monti Sibillini

Le attrazioni da vedere e le attività da fare in questo parco tra Marche e Umbria

Il Parco nazionale dei Monti Sibillini si estende in un territorio molto vasto tra le regioni Marche ed Umbria. Il parco può essere attraversato ponendo attenzione a vari aspetti che possono venire incontro ai vostri interessi più diversi: dal lato botanico al lato storico, dagli aspetti sacri a quelli  delle vecchie leggende e  magia.
Molti dei centri all’interno del parco sono circondati da mura fortificate e torrioni, e caratterizzati da case fortezza, palazzi nobiliari, castelli, musei e numerosi luoghi di culto come l’Abbazia di Sant’Eutizio, a Preci, in cui si sviluppò la Scuola chirurgica, diffusasi poi in tutta Europa a partire dal XVI secolo.
Andiamo ad esplorarlo insieme.

Parco nazionale dei Monti Sibillini

Dove si trova il Parco nazionale dei Monti Sibillini

Nato nel 1993, questo parco si estende tra Umbria e Marche, per circa 70.000 ettari. Comprende 4 province: Fermo, Ascoli Piceno, Perugia e Macerata, con i rispettivi 16 Comuni.

All’interno si ergono oltre 20 vette, alcune delle quali oltrepassano i 2000 m.

Cosa fare nel Parco nazionale dei Monti Sibillini

Per la sua vastità e la sua ricchezza, si presta per tantissime attività, sia naturalistiche che storico-culturale.

Anzitutto, ci sono molti sentieri di differenti livelli di difficoltà, percorrendo i quali è possibile fare belle passeggiare in mezzo ai boschi. I due più conosciuti sono:

  • Gran Anello dei Sibillini, il percorso più lungo, lungo ben 120 km, percorribili a piedi, a cavallo o in mountain bike
  • Sentiero che parte dall’Orrido dell’Infernaccio, estremamente scenografico, giunge fino all’Eremo di San Leonardo. La parte più suggestiva di questo piccolo canyon sono le cosiddette Pisciarelle, cascatelle che gocciolano da una parete rocciosa creando un particolarissimo ‘effetto doccia’. Percorrendo questo sentiero si raggiunge l’Eremo di San Leonardo, piccolo monastero dell’anno 1066 ad un’altezza di 1128 m, dove vivevano i monaci benedettini, ospitando i pellegrini diretti a Roma

Cosa vedere nel Parco nazionale dei Monti Sibillini

Data la sua vastissima estensione, offre varie attrazioni. Oltre a quelle di carattere prettamente naturalistico, è possibile anche andare alla scoperta di piccoli centri abitati e antichi borghi.

Borghi da visitare nel Parco nazionale dei Monti Sibillini

Ci sono diversi piccoli centri che vale la pena visitare:

  • Norcia: borgo medievale in provincia di Perugia, molto amato ed apprezzato per la sua bellezza ma purtroppo noto per il terremoto del 30 ottobre 2016
  • Castelluccio di Norcia: borgo rinomato per le sue lenticchie. Da non perdere la fioritura dei campi circostanti che, tutte le estati, attirano numerosi visitatori coi loro vivaci colori
  • Visso: in provincia di Macerata, è la sede del Parco dei Monti Sibillini. Il luogo ideale per partire alla scoperta del territorio. Proprio da qui, infatti, si dipartono vari percorsi attrezzati per gli amanti del trekking e della mountain bike. Si narra che sia nato 907 anni prima della fondazione di Roma da un gruppo di tribù sabine che erano dedite alla pastorizia
  • Santuario di Santa Maria in Macereto: meraviglioso santuario ritenuto uno dei più begli esempi dell’architettura rinascimentale marchigiana che sorge sull’altopiano di Visso a 1000 m d’altitudine
  • San Ginesio: borgo in provincia di Macerata che conta circa 3000 abitanti. Da ammirare, nel centro del paese, la chiesa collegiata di Santa Maria Assunta, e poi anche le antiche mura castellane e i vari palazzi gentilizi
  • Montemonaco, paese guidato dai monaci benedettini che divenne ben presto un punto di riferimento importante per il territorio
  • Arquata del Tronto: città-fortezza, famosa per essere l’unico Comune in Europa a trovarsi in 2 parchi nazionali: quello dei Monti Sibillini e il Parco nazionale del Gran Sasso
  • Moresco: borgo medievale di appena 600 abitanti, che si sviluppa attorno al castello che, un tempo, fu una strategica roccaforte per il Comune di Fermo

La natura del Parco nazionale dei Monti Sibillini

Vediamo ora le principali attrazioni naturalistiche del parco dei Monti Sibillini.

  • Lago di Pilato: unico bacino naturale di origine glaciale nelle Marche, che si trova a 1.941 m sotto la cima del Monte Vettore, la cima più alta di tutti i Sibillini
  • Monte Palazzo Borghese: massiccio di 2145 m, formato da due pareti di roccia verticali che ricordano due pilastri all’ingresso di un imponente palazzo (ecco il motivo del curioso nome)
  • Lago di San Ruffino, chiamato anche ‘lago fantasma’ è un bacino artificiale costruito nel 1961 insieme ad una imponente diga che interrompe il corso del fiume Tenna
  • Monte Sibilla: rilievo alto 2173 m, il cui nome deriva dalla Sibilla appenninica, mitica abitatrice dell’omonima grotta, protagonista di varie leggende del luogo
  • Lago di Gerosa: bacino artificiale che sorge a 650 m, a soli 6 km da Montemonaco
  • Monte Priora: grazie ai suoi 2333 m, è la terza montagna per altezza della catena montuosa dei Sibillini
  • Le Gole dell’Infernaccio: gole naturali scavate in milioni di anni dal fiume Tenna
  • Monte Cornaccione: montagna in provincia di Macerata alta 1769 m ,il cui nome fa riferimento ad uno sperone di roccia che ricorda, nella firma, un corno
  • Lago di Fiastra: grande bacino idroelettrico delle Marche costruito nella metà degli anni 50 per rifornire di energia elettrica gli abitanti della Valle del Fiastrone
  • Monte Vettore: alto 2476 m, è il rilievo montuoso più alto dei Sibillini
  • Colle la Croce o La Croce: montagna alta 1623 m, sita nelle Marche. Sulla sua sommità c’è una croce, da cui il nome
  • Monte Rotondo: vetta del lato nord dei Monti Sibillini, nell’Appennino umbro-marchigiano, in provincia di Macerata
  • Cima del Redentore: a 2448 m, è la vetta più alta dell’Umbria nonché una delle vette più alte dei monti Sibillini
  • Monte Bicco: appartenente al massiccio del Monte Bove, è una piramide di calcare appoggiata sul suo lato sud

Parco nazionale dei Monti Sibillini

Flora e fauna dei Monti Sibillini

Il paesaggio che predomina nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini è il massiccio calcareo degli Appennini, caratterizzato da gole, pareti in pietra e fitti boschi.

Per quanto riguarda la flora e la vegetazione, si contano circa 1.800 specie di vario genere, a seconda della conformazione sia territoriale che naturale.

A livello di boschi, ci sono faggeti, così come boschi di castagno, rovella e aceri.

Presenti anche rarità come la stella alpina appenninica, l’Anemone alpino, l’Orchidea, la Viola di Eugenia, l’Asfodelo e la la Genziana.

Per quanto invece concerne le specie animali, si contano 50 specie di mammiferi, 150 uccelli e 20 specie di rettili e anfibi. Tra i vari, ricordiamo il cervo, il camoscio appenninico, il cinghiale, tutti questi possiamo annoverare l’orso bruno marsicano e il gatto selvatico.

Presenti anche volpi, tassi, lepri, ghiri, istrici e scoiattoli. Tra i volatili, se si ha fortuna si può ammirare un’aquila reale. Sono comunque presenti la poiana, il falco pellegrino, il picchio, la civetta, il gheppio, il gufo e l’allocco.

Infine, per la categoria rettili e anfibi, possiamo citare, vipere, ramarri, bisce dal collare e anfibi vari.

Cosa fare sui Monti Sibillini con i bambini

Il parco offre svariate opportunità alle famiglie che viaggiano con bambini. Ecco alcune opportunità da tenere in considerazione se si hanno bambini al seguito.

  • Museo della Grotta della Sibilla a Montemonaco, per scoprire la leggenda della Sibilla Appenninica e del Lago di Pilato
  • Giardino della Farfalle a Cessapalombo: percorso didattico per andare alla scoperta del coloratissimo mondo dei lepidotteri. Oltre ad osservare le farfalle nel loro ambiente naturale, si possono vedere da vicino anche bruchi e crisalidi. Nell’orto si possono poi toccare e annusare piante aromatiche, selvatiche ed officinali
  • Museo Antropogeografico o Museo del paesaggio di Amandola: percorso interattivo suddiviso in 4 aree, che permette di scoprire le caratteristiche naturali e culturali del territorio tramite l’osservazione del paesaggio
  • Passeggiate a cavallo, esperienza che aiuta ad entrare in sintonia con questi animali ed utile per ristabilire un contatto profondo con la natura
  • Trekking con gli asini: esperienza che permette di familiarizzare, entrando con loro in sintonia, con questi animali, imparando a conoscerne e rispettarne i ritmi
  • Parco Avventura sul lago di Fiastra: un percorso fatto di ponti e passaggi sospesi tra gli alberi, e alcune teleferiche, di cui una che attraversa il lago
  • Orienteering nei boschi intorno al lago di Fiastra: muniti di mappa e bussola, i bambini devono compiere un percorso passando tutti i punti di controllo
  • Parapendio per bambini: esperienza adrenalinica. La Scuola di Volo Aeroclub dei Sibillini organizza voli in tandem con istruttori esperti
  • Tiro con l’arco: antichissima disciplina sportiva in cui serve dimostrare di avere concentrazione, precisione ed abilità manuale
  • Le Cascatelle di Sarnano che affascinano grandi e piccini. Un piccolo salto del fiume Tennacola vicino ad un antico mulino di pietra

Parco nazionale dei Monti Sibillini

Perché i Monti Sibillini sono famosi

Sono legati alla leggenda della Sibilla dell’Appennino, una profetessa che, in base alle varie leggende che si tramandano, diventa fata, maga o strega.

Come si chiama il lago che si trova sui Monti Sibillini

Il Lago di Pilato, in antichità detto Lacum Sibillae, è l’unico bacino naturale di origine glaciale che si trova nella regione delle Marche. Si trova a 1941 m, sotto la cima del Monte Vettore (2476 m), la più alta dei Monti Sibillini.

Come arrivare al Lago di Pilato

Il sentiero più facile per raggiungere il Lago di Pilato parte da Forca di Presta. Altrimenti, da Altino, si diparte un percorso di media difficoltà che percorre la cresta e poi si chiude ad anello.

Come arrivare al Parco nazionale dei Monti Sibillini

Si può raggiungere il parco in autobus attraverso le linee che partono da Perugia, Ascoli Piceno, Fermo.

Ma anche in treno dalle stazioni di Macerata, Tolentino, Foligno, Spoleto, Ascoli Piceno, Porto San Giorgio e Fermo.

In auto potete prendere la A14 uscite Nord Civitanova Marche; Est uscite Pedaso, Porto San Giorgio; Sud S.Benedetto del Tronto, oppure la A1 uscite Orte, Val di Chiana; la SS4 Salaria; SS 77 Val di Chineti, la SS78 Picena o la SS209 Valnerina.

Dove dormire per raggiungere il Parco nazionale dei Monti Sibillini

Data la sua vastità, la zona circostante al parco dei Monti Sibillini è costellata da varie tipologie di strutture ricettive, in prevalenza agriturismi e B&B.

Per quanti di voi hanno poi deciso di trascorrere un po’ di giorni nei bei territori del Parco dei Monti Sibillini vi consigliamo l’agriturismo biologico Colle Regnano a Tolentino (Macerata) oppure l’hotel biologico Baio relais &Natural Spa a Spoleto

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