A cosa serve il Calamo aromatico
Tante informazioni su questa pianta odorosa: proprietà, benefici, modalità di assunzione e controindicazioni
Il calamo aromatico è una pianta erbacea palustre, che risulta essere un valido rimedio per la cura di numerosi disturbi, per via delle numerose proprietà che possiede. Andiamo a scoprire insieme quali sono tutte le sue proprietà benefiche e vediamo a cosa serve il calamo aromatico.
Sommario
Che pianta è il Calamo aromatico
Il calamo aromatico (Acorus calamus) è una pianta erbacea palustre e perenne della famiglia della famiglia delle Araceae.
Presenta lunghe e strette foglie di un verde brillante e, nei mesi di aprile e maggio, comincia a fiorire, riempiendosi di infiorescenze a pannocchia Questa pianta cresce nei luoghi umidi e raggiunge i 2 m di altezza.
Quali sono i principi attivi del Calamo aromatico
I principali componenti del calamo aromatico sono:
- olio essenziale
- acorina
- vitamina C
- sostanze amare
Le proprietà del Calamo aromatico
Si tratta di una pianta officinale conosciuta soprattutto per il suo effetto eupeptico diretto e riflesso, ovvero agisce sia nello stomaco, stimolando la mucosa gastrica, sia lavorando sulle terminazioni nervose lontane dallo stomaco. Ed è efficace grazie ai principi amari e agli oli essenziali presenti nel suo rizoma, come la Genziana per esempio.
Questa pianta profumata gode comunque di altre proprietà.
- Tonica
- Digestiva
- Carminativa
- Ipotensiva
- Diaforeteica
- Diuretica
- Lassativa
- Aromatizzante
- Febbrifugo
- Sedativa
- Analgesica
- Aperitiva
Quali sono i benefici del Calamo aromatico
Tenendo conto delle sue numerose proprietà, il calamo aromatico risulta essere un rimedio efficace per il trattamento di vari disturbi.
Nell’ambito della medicina alternativa viene usato come coadiuvante naturale in caso di mal di stomaco, coliche e flatulenza.
Il suo rizoma è noto per il suo sapore amaro-aromatico, che lo rende un ottimo digestivo, in quanto va a stimolare le funzioni secretomotrici dell’apparato digerente. Non è un caso che costituisce uno degli ingredienti principali del Fernet, come anche di altri amari. Assunto prima dei pasti, stimola l’appetito. Inoltre, è utile per la cura dei disturbi gastrointestinali in genere. In particolare, facilita le digestioni lente e difficoltose, spesso accompagnate da meteorismo, eruttazioni e fastidioso senso di pesantezza allo stomaco.
Viene inoltre impiegato per la cura di eczemi e in presenza di problemi del fegato.
Nella medicina indiana viene impiegato come diuretico, lassativo, emetico e in caso di febbri intermittenti acute, come anche nel trattamento di malattie nervose e mentali come l’epilessia, l’isterismo e alcune forme di amnesia.
Recenti studi hanno dimostrato che gli estratti della pianta possiedono proprietà sedative del sistema nervoso centrale, antispasmodiche e anticonvulsive.
Come si usa il Calamo aromatico
Per beneficiare delle sue proprietà, questa pianta, di cui si impiega il rizoma, si può utilizzare sotto varie forme.
- Olio essenziale
- Tintura madre
- Radice essiccata e triturata per taglio tisana
Dosi e modalità di assunzione del Calamo
Vediamo quindi i vari modi, e le relative quantità, per assumere questo prodotto dalle numerose proprietà benefiche.
- Olio essenziale: da 1 a 4 gocce diluite in acqua (o altro liquido) oppure su un cucchiaino di zucchero, prima o dopo i pasti
- Tisana: far macerare 2 cucchiaini da caffè di droga in una tazza d’acqua fredda per mezz’ora, e poi portare a ebollizione. In base all’effetto desiderato, sorseggiare prima o dopo i pasti
- Tintura madre: 30 gocce 3 volte al dì
- Polvere: da 0,5 a 2 gr per dose, 15 minuti prima dei pasti
- Estratto secco: 1-2 capsule da 50-100 mg ciascuna, 3 volte al giorno, prima o dopo i pasti
- Infuso al 4-10% da bere prima o dopo i pasti
- Tisana: fate macerare per 10 minuti 2 cucchiaini di droga in 1 tazza da 250 ml di acqua bollente, da assumere prima o dopo i pasti
Uso esterno del Calamo aromatico
Con l’olio essenziale e la tintura di calamo si eseguono massaggi utili per trattare mialgie e i dolori provocati dall’artrite e da patologie come la gotta.
L’olio essenziale è anche un efficace per allontanare le mosche.
Uso interno del Calamo
- Masticare la radice stimola l’appetito, aiuta a digerire, elimina l’alitosi da tabacco e libera dal catarro
- Bere l’infuso preparato con 2 gr di estratto in 100 ml di acqua. Si consiglia di assumerne 1-2 tazzine alla fine dei pasti principali
- Assumere il vino di Calamo: preparato facendo macerare per 10 giorni 50 -100 gr di rizoma tagliato in pezzetti in 1 litro di vino, va assunto a bicchierini, prima o dopo i pasti, come stomachico-digestivo
Altri utilizzi del Calamo
Per via delle sue proprietà, il calamo trova altri impieghi, oltre a quello della fitoterapia e delle medicina naturale.
Come si usa il calamo aromatico in cucina
La radice ha un aroma pungente. Ricorda lo zenzero, la cannella e la noce moscata, con un retrogusto amaro. Viene spesso impiegato in dolci arabi ed indiani.
Per le sue proprietà digestive, la radice del calamo viene inoltre impiegata per la preparazione di tisane, infusi e decotti, e come aromatizzante di amari, bitter e liquori.
La radice è indicata anche per aromatizzare piatti a base di carne, mentre con i germogli teneri si possono insaporire le insalate.
Come si usa il Calamo aromatico nell’industria
Largo impiego ne viene fatto anche nell’industria alimentare.
- olio essenziale dal rizoma viene impiegato per aromatizzare liquori e bibite come il chinotto. L’olio essenziale è spesso presente nella formulazione di dentifrici, saponi, collutori, detergenti, lozioni, creme e profumi.
- estratto del rizoma lo si trova invece nei preparati antiforfora in quanto risulta essere molto efficace per tonificare i capelli.
Controindicazioni del Calamo
Il calamo aromatico va assunto con moderazione e sotto stretto controllo medico.
Il suo olio essenziale contiene l’asarone, un principio attivo che, a dosi elevate, può provocare disturbi.
Non bisogna esagerare con le quantità pure con l’olio essenziale utilizzato esternamente, in quanto l’abuso può provocare eritemi e dermatiti.
Per via delle sue proprietà emmenagoghe, se ne sconsiglia l’uso in gravidanza.
Infine, non va assunto in concomitanza di barbiturici ed antidepressivi, in quanto potenzia gli effetti dei primi mentre, nel secondo caso, può provocare interazioni con i neurotrasmettitori cerebrali.
Fonti e studi
Per scrivere questo articolo abbiamo consultato anche queste fonti bibliografiche:
- Fitoterapia: principi e pratiche, di M. Rossi, 2018, Edizioni Mediterranee
- Fitoterapia e fitocosmesi in estetica: Principi e pratiche per i professionisti della salute e dell’estetica, di Jussara Alice Beleza Macedo, 2024, Edizioni Sapienza
- Fitoterapia. Guida all’uso clinico delle piante medicinali, di F.Firenzuoli, 2008, Elsevier
- Piante medicinali: guida completa, di L.Bianchi, 2020, Edagricole
- Encyclopedia of Herbal Medicine, di L.Chevallier, 2016, DK Publishing
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Foto di copertina di Franz Eugen Köhler, Köhler’s Medizinal-Pflanzen – List of Koehler Images
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Ultimo aggiornamento il 8 Novembre 2024 da Rossella Vignoli
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