Come allontanare le api naturalmente senza fare loro del male può essere importate, specie quando danno fastidio. Sono insetti molto importanti per l’equilibrio dell’ecosistema, per cui vi proponiamo dei metodi naturali che le allontaneranno senza ucciderle.
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Se è vero che possono risultare fastidiose o pericolose, soprattutto per chi è allergico alla puntura di ape, è altrettanto indubitabile che siano insetti preziosissimi.
Basti pensare che la vita del 90% delle piante selvatiche e un terzo della produzione mondiale di cibo dipendono dal servizio di impollinazione reso da questi imenotteri e da altri impollinatori. Ma dalla fine degli anni Novanta si è assistito a una drastica diminuzione delle colonie di api.
Un fenomeno preoccupante che ha riguardato soprattutto il Nord America e l’Europa Centro-meridionale, dovuto tra l’altro all’espansione delle monocolture, alla riduzione degli habitat, alla maggior incidenza di malattie e parassiti, agli effetti dei cambiamenti climatici e al massiccio utilizzo di insetticidi e pesticidi da parte dell’agricoltura intensiva
Considerando il fatto che non si tratta di insetti aggressivi o pericolosi per l’uomo, fatta eccezione per gli allergici, ci sono alcune regole di base per tenerle lontane.
Bando dunque agli insetticidi, che si rivelano non solo non selettivi ma anche tossici e nocivi per l’ambiente e la salute umana.
Per tenere alla larga questi insetti possono essere utili anche dei semplici repellenti naturali, del tutto innocui e privi di impatto ambientale, ma il cui odore che dà fastidio alle api.
Per rendere sgradito il vostro balcone potete piantare delle piante il cui odore risulta fastidioso per questi insetti, quali citronella, geranio, potete coltivare la lavanda, o la pianta della canfora, così come le erbe aromatiche come alloro, menta e basilico.
Coltivatele in giardino oppure ponete alcuni vasi in terrazza o sui davanzali delle finestre: api e altri insetti difficilmente verranno a molestarvi.
Una valida difesa è costituita anche dagli oli essenziali. In generale potete utilizzarli anche sulla vostra pelle e sugli abiti, oppure spruzzarli nei punti più a rischio della vostra abitazione.
C’è di più: qualche goccia di tintura oleosa, sparsa sul pelo dei vostri animali domestici, li proteggerà da insetti e parassiti.
In alternativa all’olio essenziale di alloro potete affidarvi ad altri oli altrettanto, efficaci anche contro le vespe:
Se poi volete provare a realizzare un cocktail per allontanare le api e prevenire il rischio di punture, mescolate in uno spray 1-2 gocce di olio essenziale di citronella, di lavanda, di menta, olio essenziale di tea tree e 30 ml di olio di jojoba. Spruzzare sulle parti esposte del vostro corpo e massaggiate sulla pelle.
I killer per eccellenza delle api sono infatti i neonicotinoidi, pesticidi sistemici che entrano nel sistema vascolare delle piante diffondendosi anche nel nettare e nel polline.
Molti studi scientifici concordano nel considerarli i principali responsabili della cosiddetta sindrome di spopolamento degli alveari, poiché queste nocive sostanze chimiche provocano disfunzioni, ritardi nello sviluppo e un aumento della mortalità di api e altri impollinatori.
L’ape (apis mellifera) misura tra gli 11 e i 13 mm. Ha un corpo tozzo, un ‘collare’ peloso e l’addome a strisce nere e marrone scuro o giallo, a seconda della specie e delle ibridazioni.
Non dovete confonderla con le vespe, che invece hanno un corpo e le ali più allungate, con il ventre a strisce nere e giallo-acceso, non sono pelose ed il classico restringimento prima dell’addome.
A meno che non sia veramente affamata (non trova nettare) o non siano attratta da un vaso di miele lasciato aperto, questo insetto non disturba l’uomo e non la vedrete durante le cene in terrazza. Quando però ci si arriva troppo vicino al suo favo, sentendosi minacciata può diventare aggressiva.
Le api possono far parte di uno sciame, che non va confuso con un favo. Questi insetti, infatti, hanno l’abitudine di muoversi in un gruppo compatto attorno alla regina, quando serve lasciare un alveare sovraffollato e trasferirsi in un nuovo nido.
L’arrivo di uno sciame è un fenomeno impressionante, ma innocuo, che può durare anche diverse ore, ma le api rimangono comunque tranquille. Non tentate di allontanare le api spruzzandolo con un insetticida, meglio contattare al più presto un apicoltore che verrà a catturarlo e a collocarlo in un alveare.
Il più delle volte, il luogo scelto dallo sciame è temporaneo. Se lasciate che sia la natura a fare il suo lavoro, le api se ne andranno da sole nel giro di 3-4 giorni. Una volta che raggiungono la loro posizione finale, si mettono subito al lavoro e costruiscono i primi favi di cera.
Se non vengono spostati in tempo, c’è il rischio che l’alveare si stabilisca in un luogo indesiderabile (cavità in un albero, camino, anta di una persiana, ecc.) e di difficile accesso, e dopo spostarlo diventerà molto difficile. Purtroppo, è spesso necessario uccidere le api durante questa operazione. Anche in questo caso, l’apicoltore può consigliarvi il metodo migliore da utilizzare.
Qualora non sia strettamente necessario allontanare le api, lasciate intatti i loro nidi in caso li abbiate avvistati, perché questi insetti vivono nello stesso luogo solo nel periodo primaverile-estivo, mentre in autunno la colonia si scioglie.
I nidi di ape sono facilmente riconoscibili poiché presentano una forma caratteristica, non a caso chiamata a nido d’ape, e sono costituiti da strisce di favi esagonali di cera d’api.
Le api, generalmente più attive in primavera durante la raccolta del polline, danno la preferenza alle cavità dei muri, ai tetti e ai camini chiusi per la costruzione dei loro nidi.
Se siete interessati alla loro rimozione attendete il periodo invernale, quando le api svernano numerose in glomere, formano una ‘palla’ strettamente unite tra loro, e proteggono la loro regina, che è l’unica capace di deporre le uova, e quindi il centro dello sviluppo della colonia, quando tornerà la bella stagione.
La cosa migliore è affidarsi all’opera di un esperto apicoltore, che potrà estrarre il favo che contiene la covata e le api inserendolo direttamente in un nuovo alveare.
In alternativa, qualora il nido fosse costruito in un albero o in una recinzione, posizionerà una nuova arnia sopra il suo ingresso al fine di permettere alle api di entrare da sole.
Quando i nidi non sono ancora troppo grandi e si trovano in luoghi accessibili si può procedere anche al loro trasferimento, mantenendoli intatti.
Gli specialisti calcoleranno con precisione la loro dimensione e il loro posizionamento, prima di procedere al trasloco con un’apposita tuta protettiva durante le ore notturne, quando le api sono meno attive.
Se invece l’alveare è localizzato in un punto piuttosto inaccessibile, l’apicoltore può utilizzare un cono di rete metallica da posizionare sopra il suo ingresso. In questo modo le api intrappolate si uniranno alla colonia di un nuovo nucleo di alveare appeso precedentemente.
Perfino l’interno di un albero potrebbe costituire la sede di un nido, in questo caso è utile:
Ricordate poi che le api sono sempre attratte dai luoghi dove in precedenza hanno trovato posto gli alveari.
Una volta che avete rimosso un nido cercate quindi di eliminare con cura ogni traccia di cera o miele, ricorrendo ad appositi detergenti o a un compressore in caso quest’ultimo fosse stato posizionato all’aperto.
Le api, così preziose per la difesa del nostro ecosistema, sono sempre più a rischio a causa del sempre crescente utilizzo di insetticidi e pesticidi.
Non ucciderle e cercare di tenerle alla larga con metodi naturali sono scelte responsabili ed eco-friendly per evitare drammatiche conseguenze ecologiche ed economiche.
Sempre a proposito di questi insetti e dei rimedi naturali:
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