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Fresia: una bulbosa ornamentale adatta anche ai meno esperti

Quello che c'è da sapere su questa pianta primaverile di piccole dimensioni

Nota con il nome botanico di Freesia, la fresia è un genere che comprende piante perenni e bulbose originarie del Sud Africa. Qui vi aiutiamo a conoscerla, e vi spieghiamo come coltivarla e curarla con successo.

Se vi piace fare giardinaggio, ma siete alle prime armi, la fresia è una pianta ornamentale che fa per voi, perché facilissima da coltivare. In Italia, è diffusa soprattutto in Liguria. Merito del suo clima mite, ecco perché è possibile trovarla sia in vaso che in giardino. Il nome le è stato dato dal farmacista e botanico Eklon, nel 1800, per onorare Freese, un suo amico medico.

Classificazioni della fresia

Le specie conosciute di fresia sono 16, ma qui vi parleremo della più nota ovvero della Freesia alba. Altrettanto apprezzata è la Freesia refracta, per i suoi molti ibridi e cultivar, anche a fiore doppio.

In genere, la fresia è fornita di cormo, (ovvero il corpo superiore della pianta, dove si trovano fusto e foglie), caratterizzato da gruppi di corolle profumatissime e di forma campanulare. A stupire sono soprattutto i numerosissimi colori dei petali, quasi sempre maculati di giallo.

Il bulbo della freesia è piccolo ed ovale, le foglie sono a forma di spada e lunghe dai 20 ai 30 cm, i semi grossi e tondeggianti. Si caratterizza anche per un fusto più lungo delle foglie, spesso curvato e scarsamente ramificato, che si sviluppa proprio dalle foglie, carnose e rigide.

Ogni bulbo dà vita ad un piccolo gruppo di foglie nastriformi, di color verde chiaro. Stesso discorso per i fiori, che in fase di crescita appaiono raggruppati e incurvati, e si colorano in sfumature che vanno dal bianco al viola, passando per colori, anche molto vivaci, come l’arancio ed il rosso.

Fresia alba

Il cormo della Fresia alba in particolare, produce uno stelo alto 40 cm; le foglie raggiungono al massimo i 15 cm circa. I suoi tepali (detti così perché non è possibile individuare se fanno parte della corolla o del calice, avendo tutti l’aspetto di petali) sono solitamente bianchi, con variazioni sul giallo ed il viola.

Coltivata come pianta ornamentale, uno dei suoi ibridi più conosciuti è dato dall’incrocio con la Freesia leichtlinii, che cresce selvatica soprattutto in Australia e Cile.

La Fresia alba presenta tepali bianchi maculati di giallo o viola

Fresia coltivazione

La fresia teme il gelo, quindi è necessario, specie se si vuole coltivarla in giardino, che sia sempre ben esposta al sole e al riparo dai venti. Soprattutto in inverno, sarà necessario aiutarsi con una copertura. In questo periodo, bisognerà anche sostenerla con concimanti liquidi.

Il terreno deve essere soffice e molto ben drenato; un terriccio universale mescolato a sabbia e stallatico ben maturo andrà più che bene. Mantenetelo umido ma occhio ai ristagni d’acqua: è bene programmare le innaffiature ogni 3-4 gg. Se vedete che le foglie iniziano ad appassire, sospendete le innaffiature.

I bulbi si piantano tra agosto e settembre
. Ad una profondità di circa 2-4 cm, in filari distanziati di circa 15 cm. La vegetazione inizia a fine estate e prosegue per tutto novembre. In questo periodo, la concimazione dev’essere liquida e frequente.
Dopo la fioritura, e prima che la temperatura raggiunga i 10°, è bene dissotterrare i bulbi e conservarli in luogo fresco.

Fresia in vaso

Per coltivare la fresia in vaso, basta seguire gli stessi accorgimenti della coltivazione in giardino. I bulbi possono rimanere nel terreno mentre sarà necessario il rinvaso, ogni 2-3 anni. Ghiaia e palline d’argilla possono evitare i ristagni. I vasi possono essere di dimensioni contenute ma sufficientemente profondi per accogliere i bulbi.

Per la fresia in vaso si seguono gli stessi accorgimenti e le stesse tempistiche della coltivazione in piena terra

Riproduzione della fresia per semina

La moltiplicazione con la semina è il metodo migliore per evitare i frequenti attacchi virulenti che colpiscono i bulbi della fresia. Va effettuata tra fine aprile e inizio maggio, sia in caso di coltivazione in piena terra che in vaso. La nascita degli esemplari avverrà dai cormi, che dovranno essere separati, poi, dai bulbi originari.

In questo caso, il luogo dovrà essere in ombra. Le piantine cresceranno rapidamente soprattutto in autunno, con un’abbondante fioritura fino a fine inverno. Periodo questo per la raccolta del fiore, che viene spesso usato nell’industria cosmetica.

La moltiplicazione da seme comporta però maggiori cure periodiche, come il controllo delle erbacce e l’eliminazione dei parassiti.

Parassiti e malattie

La fresia soffre soprattutto:

  • Le gelate. Anche una brinata può danneggiarla gravemente.
  • I funghi.
    La fusariosi Fusarium, causa il rinsecchimento degli ipogei e conseguente ingiallimento delle foglie.
    La Sclerotinia gladioli attacca sia le foglie che i bulbi. Le prime ingialliscono mentre i secondi presentano tacche brunastre e poi disseccano (marciume secco).
  • La muffa grigia, data dai ristagni d’acqua.
  • I virus, come il male del mosaico. Le foglie colpite presentano aree giallastre che col tempo diventano biancastre, fino a seccare.
  • Acari e afidi.
  • Limacidi e chiocciole.
Gli afidi sono alcuni dei nemici più temuti dalla fresia

Approfondimenti utili

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Published by
La Ica

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