Piante e fiori

Tutto sulla Mahonia: un sempreverde adatto sia alla coltivazione in vaso che in terra

Conoscete la Mahonia? In questa guida vedremo quello che c’è da sapere sulle cure e sulla coltivazione di questo arbusto adatto sia alla coltivazione in vaso che in piena terra.

Tutto sulla Mahonia: un sempreverde adatto sia alla coltivazione in vaso che in terra

La Mahonia è un arbusto sempreverde rinomato per la sua rusticità. Resiste difatti sia al freddo che al caldo e difficilmente viene attaccato dai parassiti. Proprio per questi motivi spesso viene scelto come pianta ornamentale.

Questo genere comprende circa 60 specie ed appartiene alla famiglia delle Berberidaceae. Nasce sia nell’Asia orientale che nel Nordamerica. Generalmente viene impiegato come pianta tappezzante e di riempimento oppure per creare siepi divisorie.

Mahonia: descrizione della pianta

La pianta è molto apprezzata per la sua folta chioma e per il dolce profumo che emanano i suoi fiori. Si utilizza sia come pianta singola che come arbusto da siepe.

Si presenta a portamento cespuglioso, con tanti steli eretti su cui compaiono le foglie con le spine, di colore verde, molto scuro. Può toccare anche i 3 metri di altezza, ma dipende sempre dalla specie.

I fiori sono di colore giallo e si radunano in pannocchie. Sono molto profumati e compaiono dalla primavera all’autunno. I frutti sono delle bacche molto piccole, di colore rosso, blu o nero. 

Le bacche di Mahonia

Delle sue bacche sono ghiotti diversi uccelli, che ne vengono irresistibilmente attratti, ma un tempo ne siamo stati ghiotti anche noi esseri umani. In passato, le bacche venivano regolarmente colte e mangiate, mentre oggi alcuni le utilizzano per fare delle confetture molto particolari.

Il sapore è un po’ acidognolo, per questo a volte vengono mescolate con altri frutti, come le mele.

Le bacche di Mahonia sono commestibili?

La risposta è quindi sì. Le bacche di Mahonia sono commestibili, ma è bene non consumarne in quantità enormi. Gli alcaloidi che sono concentrati in particolare nelle radici della pianta sono infatti presenti anche in piccolissime quantità nelle bacche della pianta.

mahonia frutti

Le specie di Mahonia

Vediamo ora alcune delle specie più diffuse di Mahonia.

Mahonia japonica

Questa pianta raggiunge 1,5 metri, sia di altezza che di larghezza, assumendo quindi una forma tondeggiante. Fiorisce alla fine dell’inverno producendo dei boccioli di un bel giallo intenso e a forma di stella.

La japonica rallegra i giardini con le sue foglie rossicce in inverno e verdi durante la stagione calda. Le foglie sono molto lucide e ricche di spine. Le bacche sono di colore viola, di forma ovale e commestibili.

Il luogo ideale in cui coltivarla è in piena terra, di modo da poterne apprezzare lo sviluppo rigoglioso. Si consiglia di localizzarla in un posto a mezz’ombra.

SPECIALE: Amaryllis, una pianta molto apprezzata per le sue fioriture di fine estate

Mahonia aquifolium

La Mahonia aquifolium viene chiamata anche “uva dell’Oregon” e si presenta tipicamente con i suoi fiori gialli. In Italia è tra le varietà più diffuse.

L’altezza massima che può raggiungere è di 150 cm, anche se ne esiste una varietà chiamata “Apollo” che non supera gli 80 cm. Ha una forma cespugliosa, molto compatta. Va collocata a mezz’ombra o all’ombra, ma tollera bene il freddo invernale.

Non tutti sanno che questa specifica varietà gode di numerose proprietà:

  • attenua la gastrite e depura il sangue
  • inoltre le radici aiutano a contrastare i problemi della pelle quali eczemi, psoriasi e acne.

Ne sono stati creati diversi ibridi e tra i tanti citiamo la Green Ripple, rinomata proprio per i suoi bei fiori profumati. Anche la Mahonia x media Charity merita di essere citata per la sua imponenza. I fusti crescono alti e vigorosi, fino a 3 metri, non solo in altezza ma anche in larghezza.

Mahonia aquifolium
Mahonia aquifolium

Altre varietà

Tra le altre varietà possiamo citare anche:

  • Mahonia nitens Cabaret: è una pianta da vaso che non supera i 50 cm di altezza. I fiori sono gialli, molto chiari, i boccioli di colore ramato. Fiorisce nella seconda metà dell’anno.
  • Mahoniax wagneri undulata: si chiama così proprio grazie alla forma ondulata delle sue foglie. L’altezza massima è di 1,50 metri. Fiorisce alla fine dell’inverno e ama l’ombra.

Coltivazione della mahonia

La mahonia ama il terreno ben drenato e acido. È preferibile unire al terriccio un po’ di sabbia. Per garantire il giusto grado di acidità, generalmente si consiglia una pacciamatura con aghi di pino.

Bisogna scegliere un luogo soleggiato se vi trovate in una zona dove gli inverni sono rigidi. Altrimenti, per chi vive in zone dove l’estate è particolarmente calda, è meglio porla al riparo in un luogo a mezz’ombra. 

Irrigazioni

Esclusi i periodi di siccità, in cui richiede un’annaffiatura regolare, la mahonia si accontenta dell’acqua piovana. Attenzione quindi a non esagerare con le irrigazioni.

Concimazione

Per concimare la pianta bisogna procedere in autunno, versando del concime organico a lenta cessione. A primavera è meglio optare per il fertilizzante liquido.

Moltiplicazione

La moltiplicazione della mahonia va fatta:

  • per talea (nel mese di luglio)
  • per seme (ad agosto)
  • o mediante divisione dei cespi (nel mese di ottobre).

In realtà questa è una pianta che spesso si autosemina mediante i frutti maturi, quindi spesso si è molto fortunati.

Potatura

Per assicurare un bell’aspetto alla mahonia e garantirsi una bella fioritura, si può procedere con la potatura nel periodo tra aprile e maggio.

Generalmente però questa operazione si rende necessaria solo in casi particolari, in quanto è una pianta che cresce molto lentamente.

Parassiti e malattie

Nonostante la buona resistenza, la pianta potrebbe essere attaccata da alcuni funghi, come l’oidio, la ruggine o la fumaggine. In questi casi è bene ricorrere ad antiparassitari naturali piuttosto che a soluzioni chimiche comunemente vendute in commercio.

Tra i parassiti si citano invece le larve della mosca bianca.

Mahonia bacche

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Alessia

Nata in Abruzzo nel 1982, si trasferisce a Roma per conseguire una laurea e un master in psicologia, ma dopo una decina d'anni rientra nel suo piccolo paese ai piedi della Majella, fuggendo dalla vita metropolitana. Attualmente coniuga l'attività di psicologa libero professionista con la passione per la scrittura, un hobby coltivato sin dalle scuole superiori. Collabora con la redazione di Tuttogreen dal 2011, cura un blog personale di taglio psicologico e scrive articoli per un mensile locale. Nel tempo libero ama passeggiare nei boschi e visitare i piccoli borghi, riscoprendo le antiche tradizioni d'un tempo.

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