Piante e fiori

Piante biennali: varietà, coltivazione, cure

Le piante biennali comprendono varietà arbustive, erbacee e bulbose fiorifere che impiegano 2 anni per completare il loro ciclo di vita vegetativo. Conosciamole meglio con questa guida dedicata alla loro coltivazione e cura, sia in giardino che in balcone.

Le piante biennali sono così definite in quanto il loro ciclo di vita biologico si completa nell’arco di due anni. Nel primo anno, la pianta sviluppa le strutture vegetative principali – foglie, steli e radici – e in inverno entra in riposo vegetativo. In questa fase le biennali producono delle rosette che in primavera lasceranno il posto a bellissime fioriture e nuove foglie.

Nel corso del secondo anno si vedono sbocciare finalmente i fiori e la pianta produce anche frutti e semi utili alla propagazione. Al termine del secondo anno la pianta muore.

I fiori blu del ‘Non ti scordar di me’

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In natura esistono moltissime biennali: bulbose, piante fiorifere, rampicanti, erbacee commestibili e arbusti. Alcune di esse devono subire un processo di vernalizzazione prima di essere seminate o trapiantate in piena terra. Dal momento che questo processo non rende le piante idonee al consumo alimentare, molti coltivatori hanno prodotto cultivar annuali da specie biennali che fioriscono sin dal primo anno.

In genere, le piante biennali nascono da semi e, giunte a maturità, muoiono subito dopo la prima fioritura. Questa può essere più o meno lunga o tardiva a seconda del clima e della specie, esattamente come succede alle piante annuali. Le biennali, però, vivono 12-16 mesi in più ed è per questo che vengono definite, appunto, ‘biennali’.

La Malvarosa

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Piante biennali: coltivazione

Le biennali si seminano a partire da maggio-giugno, periodo climaticamente più favorevole alla germinazione dei semi. Nelle primissime fasi della loro vita, il terreno deve essere costantemente umido. Una volta spuntate, le giovani piante devono essere riparate dal sole diretto e dalle escursioni termiche brusche.

Le piantine si mettono a dimora in autunno, quando sono abbastanza sviluppate per affrontare il freddo invernale. In generale, la data perfetta per la semina varia a seconda della specie, quindi se si è alle prime armi meglio affidarsi al consiglio di un vivaista esperto.

I caratteristici fiori della campanula

Un accorgimento molto utile per ottenere piante robuste e floride è quello di distanziare i semi o le piantine di almeno 20-25 cm l’una dall’altra. Appena spunteranno le prime foglioline, inoltre, sarà meglio diradare i punti troppo fitti per lasciar passare l’aria e la luce.

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Molto spesso le essenze biennali vengono coltivate come annuali. Questo è possibile quando si acquistano in vasetto sotto forma di piante già sviluppate pronte a fiorire. Al termine della fioritura dovranno essere sostituite. Le più diffuse piante biennali da fiore trattate come annuali sono la campanula, la digitale, la violacciocca, il non ti scordar di me, la pratolina, la malvarosa e la viola del pensiero.

Piante biennali nell’orto

Oltre che in giardino o in vaso, molte piante biennali sono ottime per il consumo alimentare e possono essere facilmente coltivate nell‘orto.

Le essenzie biennali più conosciute

Tra queste ricordiamo:

  • Sedano: appartiene alla famiglia delle ombrellifere, come il prezzemolo e il finocchio.  Il suo nome scientifico è Apium Graveolens. Ne esistono diverse varietà che si distinguono principalmente per il colore. Il sedano bianco sviluppa una pianta più grande con gambi più carnosi od il sedano verde che ha gambi più piccoli di un verde intenso e con un sapore più marcato.
  • Finocchio: pianta che appartiene alla famiglia delle ombrellifere. La sua versione selvatica può raggiungere anche i 2 metri di altezza e fiorisce d’estate.
  • Cipolla: pianta erbacea a ciclo biennale coltivata come annuale. Può essere coltivato tramite semina, trapianto della piantina o del bulbo. Nel primo caso si ottengono cipolline o cipolle da consumare fresche. Con la seconda tecnica si producono cipolle da consumare fresche o da conservare. Con l’ultima si ottengono bulbi più uniformi e in minor tempo.
Il prezzemolo, apprezzatissimo in cucina
  • Radicchio: pianta erbacea coltivata come annuale e appartenente alla famiglia delle Asteracee. Si tratta essenzialmente di una cicoria Questo ortaggio è una cicoria dalle foglie più o meno rosse. Il periodo di semina va da marzo a luglio, a seconda della zona climatica. Si adatta molto bene a qualsiasi tipo di terreno.
  • Cumino: pianta aromatica che viene seminata in campo aperto alla fine della primavera o all’inizio dell’autunno. I semi devono essere distanziati e posti a circa 2 o 3 cm di profondità e germineranno dopo circa 10 giorni. Si tratta di una pianta molto resistente che preferisce terreni fertili e leggermente calcarei e ben drenanti. Può essere coltivata facilmente anche in vaso.
L’infiorescenza del cumino
  • Scalogno: facile da coltivare soprattutto per la sua capacità di resistere a batteri e parassiti. Non produce fiori e predilige i climi temperati. L’interramento dei bulbi va ripetuto ogni anno, tra ottobre e dicembre. Preferisce terreni sabbiosi e ben drenati. L’irrigazione va effettuata soprattutto tra maggio e giugno. Non deve essere coltivato insieme ad altre Liliacee, né ai cavoli, alle barbabietole o alle Solanacee.
  • Prezzemolo: si tratta di un’erba abbastanza resistente e facile da coltivare. Per crescere bene ha bisogno di due cose:clima temperato e innaffiature abbondanti. Il prezzemolo, infatti, non tollera il caldo e i terreni secchi, pertanto occorre assicurargli una posizione poco esposta alla luce diretta del sole e terreni soffici e ben drenanti.

Piante biennali in giardino e in vaso

La maggior parte delle biennali da fiore più conosciute e apprezzate per la coltivazione in vaso e in giardino fioriscono all’inizio della primavera. Esistono anche delle varietà precoci come la violacciocca gialla, il miosotide, la pratolina e la viola del pensiero. A partire da maggio, invece, fioriscono varietà come la giulietta, il papavero d’Islanda, la digitale e il verbasco.

Biennali con fioritura a inizio primavera

Tra le piante biennali coltivabili in giardino con fioritura a inizio primavera, ricordiamo:

  • Il Miosotide alpino: cresce spontaneo sulle Alpi e predilige luoghi freschi e umidi. Coltivato ai piedi degli alberi forma tappeti fioriti e bellissime bordure.
  • La Pratolina: produce piccoli fiori bianchi sfumati di rosa. Dalle specie  spontanee sono state create numerose varietà.
  • La violacciocca: fiorisce in capolini doppi con colorazioni che vanno dal bianco al rosa. Molto adatta per incorniciare sentieri o abbinata a tulipani e miosotidi.
La Violacciocca
  • La margheritina: pianta perenne coltivata come biennale. Si semina in piena terra in giugno,e si pone a dimora in settembre. Ama le esposizioni in mezzombra. Fiorisce da marzo a ottobre.
  • La Violacciocca gialla: bellissima in composizioni primaverili assieme a tulipani e miosotidi. E’ una pianta rustica, facile da coltivare coltivata come biennale, benché perenne.
La vivacità dei colori del papavero d’Islanda
  • La Viola del pensiero: fiorisce per tutta la primavera fino all’inizio dell’estate. Alcune varietà nelle zone climatiche più calde continuano la fioritura per tutto l’inverno. Non è una pianta esigente, cresce in qualunque posizione e si adatta benissimo alla vita in vaso o in fioriera.

Biennali con fioritura in altri periodi dell’anno

  • La Digitale: pianta molto decorativa e molto robusta che raggiunge e supera il metro di altezza. Preferisce le esposizioni parzialmente ombreggiate, ma si adatta bene anche alla vita in piena ombra. I fusti sono rigidi ed eretti, da sostenere con tutori.
viola del pensiero
  • Il Papavero d’Islanda: alto 30-50 cm, è un piccolo fiore semplice che colpisce per la vivacità dei colori. Fiorisce da giugno a settembre. Facile da coltivare, cresce bene in ogni tipo di terreno, in pieno sole. Si tratta dell’unico papavero adatto per ottenere fiori da taglio ma occorre raccogliere i fiori appena i boccioli iniziano a schiudersi.

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Published by
Erika Facciolla

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